55: proposte per la cultura, per le persone in difficoltà, per gli studenti universitari, per la scuola e il terzo settore.
Oggi il gruppo consiliare di FUTURA ha depositato 55 emendamenti al DDL 55 della giunta provinciale per la ripresa in Trentino, che sabato sarà discussa in Consiglio provinciale.
L’obiettivo è dare risposte a quelle categorie di persone e settori che non trovano, nelle scelte della giunta Fugatti, riscontro alle loro difficoltà economiche e lavorative.
La nostra priorità è stata quella di garantire le fasce più deboli della popolazione attraverso la sostanziale modifica delle modalità di erogazione dell’assegno unico provinciale che aveva penalizzato soprattutto le famiglie più povere, tutte le famiglie più povere che siano in Trentino da 3 o 10 anni, per questo prosegue la nostra lotta per l’ eliminazione della norma - che noi riteniamo incostituzionale - che prevede i 10 anni di residenza. La nostra proposta, inoltre è quella di prevedere che l’anticipazione dell’intera quota dell’assegno sia a carico della Provincia, la quale si rivarrà, in seguito in sede statale.
Non di meno abbiamo dato dignità al settore del pubblico impiego che si è visto penalizzato dal taglio di 20 milioni. Vogliamo restituire il maltolto.
Se pensiamo al settore pubblico pensiamo anche alle e agli insegnanti che hanno garantito, molto spesso senza aiuti e supporti, agli alunni e alle alunne di ogni ordine e grado la prosecuzione della didattica. A loro abbiamo riconosciuto questo sforzo anche attraverso il riconoscimento totale del loro lavoro.
Abbiamo risposto alle richieste degli studenti e delle studentesse universitarie in merito alla difficoltà legata agli affitti. Questo perché crediamo fortemente che vada garantita e supportata la loro presenza che è anche motore economico, oltre che culturale e associativo, per tutto il territorio provinciale.
Il terzo settore sta assorbendo l’urto dell’emergenza riuscendo a rendere concreta testimonianza di vicinanza alle persone fragili. L’infrastruttura dei servizi realizzati dal non profit sta reggendo, pur con notevoli contraccolpi sul piano degli equilibri occupazionali ed economici di molte realtà. Questa “infrastruttura” va tutelata ed è urgente metterla in sicurezza, procedendo ad una moratoria di appalti, modalità di affidamento e procedure di accreditamento almeno fino al dicembre 2022. Esporre le organizzazioni di terzo settore e la continuità di rapporto che intrattengono con persone rese ancor più fragili dall’emergenza Covid-19 a procedure di appalto vorrebbe dire mettere a repentaglio migliaia di posti di lavoro (per la maggior parte donne). L’Autonomia ha la facoltà di realizzare una scelta risoluta in entrambe le direzioni: tutelare le persone e innovare l’impianto normativo.
Abbiamo sostenuto il comparto della cultura, inserendolo tra i settori strategici per lo sviluppo economico e sociale del Trentino, garantendo un particolare sostegno economico di 5 milioni di euro.
Paolo Ghezzi
Lucia Coppola
Gruppo consiliare provinciale FUTURA
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