Con la delibera di Giunta n. 1987 del 2019 la Provincia ha concesso degli incentivi per l'acquisto di e-bike per il percorso casa-lavoro. Imprese, consorzi di imprese, enti e associazioni per le attività di impresa, con almeno 5 dipendenti, possono accedere ad agevolazioni sull'acquisto di almeno 5 e-bike da assegnare in uso ai propri dipendenti a condizione che i medesimi le utilizzino negli spostamenti casa-lavoro e compartecipino alla spesa.
Ritengo che quando a breve riprenderanno le attività lavorative e vi sarà un conseguente aumento degli spostamenti su strada, la Provincia debba fare un passo avanti e sostenere l'acquisto di biciclette elettriche per la popolazione che ne sarà interessata, mediante incentivi o bonus, in modo da rendere appetibile l'acquisto di questo mezzo, ovviamente prevedendo una soglia massima di spesa, in quanto la bicicletta non dovrà essere pensata per i momenti di svago o per fare sport performanti, ma come mezzo di mobilità urbana. Come alternativa all'auto e complementare all'uso dei trasporti pubblici.
Di seguito l'interrogazione.
POTENZIARE LA MOBILITÀ ATTIVA COME ALTERNATIVA ALL'AUTO PRIVATA E COMPLEMENTARE AL TRASPORTO PUBBLICO
A piccoli passi ci stiamo avvicinando alla fase di allentamento delle restrizioni dovute alla gestione della diffusione del Coronavirus.
La prossima ripresa delle attività lavorative comporterà che sempre più persone avranno la necessità di spostarsi per raggiungere il luogo di lavoro. Ma non solo. La popolazione dovrà muoversi anche per altri motivi, quali la cura della salute, gli acquisti, il raggiungimento di familiari e altro.
Il settore del trasporto pubblico non sarà facile da gestire e sostenere. Infatti la mobilità pubblica rischia di essere fortemente ridotta: minore spostamento di studenti, se verrà attuata la turnazione tra presenza scolastica e studio on line e il mantenimento almeno in parte dello smart working per i lavoratori che potranno proseguire la propria attività lavorativa con questa modalità.
Inoltre è facile prevedere che una parte della popolazione rinuncerà a prendere i mezzi pubblici per paura che non siano sufficientemente sanificati e cercherà altre modalità di spostamento, quale per esempio l'automobile privata.
Se questo dovesse avvenire rischieremo di andare incontro ad un collasso della mobilità e a un incremento dell'inquinamento atmosferico, a discapito della salute collettiva.
Sarà compito della Provincia, di Trentino Trasporti e Trenitalia garantire la possibilità a tutta la popolazione di spostarsi col mezzo pubblico in sicurezza, facendo uno sforzo economico e di organizzazione al fine di attirare sempre più persone all'uso di questi mezzi.
Ci sono persone che abitano lontano dal luogo di lavoro e non hanno la macchina, oppure ne hanno una per famiglia. A queste persone dovrà essere garantita la possibilità di raggiungere la propria destinazione in sicurezza e potendo usufruire di orari ben cadenzati.
La bicicletta è il mezzo di trasporto ecosostenibile per eccellenza (dopo i piedi), il cui uso nella nostra provincia è già diffuso specialmente a scopo sportivo e turistico, ma che auspico ricoprirà ruoli sempre più rilevanti per risolvere i problemi legati alla mobilità delle aree urbane.
La bicicletta è un mezzo ecologico, grazie all'abbattimento delle emissioni nocive, economico, in quanto contribuisce a contenere la spesa che le famiglie dedicano all’automobile. Riduce le ore perse negli ingorghi a sprecare carburante, concorre a ridurre i costi del sistema sanitario e questo, mai come oggi, è importante.
Con la delibera di Giunta n. 1987 del 2019 la Provincia ha concesso degli incentivi per l'acquisto di e-bike per il percorso casa-lavoro. Imprese, consorzi di imprese, reti d’impresa con soggettività giuridica, enti e associazioni per le attività di impresa, nonché le associazioni di categoria aderenti a Confederazioni presenti all’interno del C.N.E.L. che abbiano al momento della domanda 5 dipendenti e sottoscritto il patto con la Provincia possono accedere ad agevolazioni sull'acquisto di almeno 5 e-bike da assegnare, un solo mezzo per singola unità lavorativa, in uso ai propri dipendenti a condizione che i medesimi le utilizzino negli spostamenti casa-lavoro e compartecipino alla spesa.
Ritengo sia ora di fare un passo avanti e sostenere l'acquisto di biciclette elettriche per la popolazione che ne sarà interessata, mediante incentivi o bonus, in modo da rendere appetibile l'acquisto di questo mezzo, ovviamente prevedendo una soglia massima di spesa, in quanto la bicicletta non dovrà essere pensata per i momenti di svago o per fare sport performanti, ma come mezzo di mobilità urbana.
Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento per sapere:
se intenda sostenere, con incentivi o bonus, l'acquisto da parte della popolazione trentina di bici elettriche al fine del potenziamento della mobilità attiva come alternativa all'uso dell'auto privata e complementare al trasporto pubblico;
stimolare i cittadini all'uso della bicicletta per gli spostamenti di lavoro o per la vita quotidiana attraverso campagne informative sui stili di vita basati su forme di mobilità attiva, indispensabili per tenersi in buona salute;
promuovere una attenta educazione stradale e civica in modo da rendere possibile la convivenza in sicurezza per pedoni, ciclisti, automobilisti;
implementare e rendere sempre più sicure le piste ciclabili cittadine ed extra-cittadine in modo da garantire la percorribilità in sicurezza.
Cons. Lucia Coppola
Futura
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