Considerata l'emergenza coronavirus, la quale sta interessando tutti ma anche e soprattutto le fasce più deboli, il consigliere Pietro De Godenz ha approntato una interrogazione scritta dedicata agli abitanti degli alloggi ITEA.
"Questo crisi senza precedenti, oltre a cambiare abitudini e stili di vita va inevitabilmente a colpire e penalizzare ulteriormente le fasce già deboli della popolazione" ha dichiarato " perciò ho deciso di interrogare la Giunta per sapere se intenda se intenda operare al fine di attivare da subito azioni atte a supportare quelle persone che ospitate presso residenze ITEA si trovino, date le ripercussioni dell'emergenza coronavirus, impossibilitate al pagamento del canone di affitto o delle spese condominiali nei tempi stabiliti a causa di un ulteriore abbassamento del loro già esiguo reddito; e, ancora, se intenda predisporre da subito un tavolo di lavoro avente il compito di pianificare strategie di medio-lungo periodo atte a garantire un progressivo rientro delle eventuali esposizioni debitorie degli interessati al fine di impedirne un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita. L'affitto, infatti, unitamente al pagamento delle bollette di luce,acqua e gas per la cucina e il riscaldamento, rappresenta un costo imprescindibile e rischia di provocare, laddove non presente, e incrementare, laddove già in atto, un immediato impoverimento di quei soggetti - e non sono certo pochi - che già prima dell'emergenza riuscivano in molti casi a stento a onorare quanto dovuto.
E' infatti indubbio come le numerose famiglie e persone che vivono in affitto negli alloggi pubblici trentini debbano essere interessate dall'attuazione di misure urgenti al fine di limitare il più possibile il rischio di inadempienza.
"Pertanto" spiega De Godenz nella sua interrogazione "risulta davvero necessario procedere con una precisa e urgentissima mappatura della situazione e, una volta definiti i bisogni più urgenti, provvedere subito per coloro i quali ne avessero bisogno con la sospensione dei canoni di locazione e, nel caso anche questo non fosse sufficiente, aggiungervi anche la dilazione nel tempo del pagamento delle spese condominiali, oppure, in caso di estrema gravità, l’annullamento delle stesse per un periodo di alcuni mesi - da 4 a 6 a seconda delle situazioni"
"Nessuno deve essere lasciato solo" ha concluso De Godenz " e sono certo che ITEA, strumento della Provincia Autonoma di Trento da sempre all'avanguardia per quanto attiene alla gestione di immobili pubblici che potrà, su questo punto non nutro dubbio alcuno, fornire per l'ennesima volta prova di efficacia ed efficienza nella risoluzione delle nuove problematiche che il Trentino tutto è chiamato ad affrontare”
Sotto si riporta copia integrale dell'interrogazione
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
E' evidente come l'emergenza legata alla diffusione del virus Covid-19 stia interessando tutte le componenti economiche sociali a livello mondiale, nazionale e, ovviamente anche trentino.
Oltre a cambiare abitudini e stili di vita e minare la salute di ognuno il coronavirus sta certamente penalizzando ulteriormente le fasce già deboli della popolazione.
In particolare, per quanto riguarda la nostra provincia sono già emerse serie difficoltà nel mantenere l'occupazione – soprattutto se caratterizzata da stagionalità o se precaria – e, conseguentemente, far fronte a quei costi che potremo definire necessari, quali la spesa quotidiana per il sostentamento proprio e della famiglia, il pagamento delle utenze e, ultimo, ma primo per importanza, il pagamento mensile del canone di locazione.
L'affitto, infatti, unitamente al pagamento delle bollette di luce,acqua e gas per la cucina e il riscaldamento, rappresenta un costo imprescindibile e rischia di provocare, laddove non presente, e incrementare, laddove già in atto, un immediato impoverimento di quei soggetti - e non sono certo pochi - che già prima dell'emergenza riuscivano in molti casi a stento a onorare quanto dovuto.
Tali situazioni riguardano ovviamente anche i residenti presso gli alloggi posseduti e gestiti da ITEA – Istituto trentino edilizia abitativa – strumento della Provincia Autonoma di Trento da sempre all'avanguardia per quanto attiene alla gestione di immobili pubblici che potrà, su questo punto non nutro dubbio alcuno, fornire per l'ennesima volta prova di efficacia ed efficienza nella risoluzione delle nuove problematiche che il Trentino tutto è chiamato ad affrontare.
E' infatti indubbio come le numerose famiglie e persone che vivono in affitto negli alloggi pubblici trentini debbano essere interessate dall'attuazione di misure urgenti al fine di limitare il più possibile il rischio di inadempienza;
Nessuno deve essere lasciato solo, a partire da chi più si trova in difficoltà.
Pertanto, risulta davvero necessario procedere con una precisa mappatura dello stato dell'arte e, una volta definiti i bisogni più urgenti, provvedere subito per coloro i quali ne avessero bisogno con la sospensione dei canoni di locazione e nel caso anche questo non fosse sufficiente aggiungervi anche la dilazione nel tempo del pagamento delle spese condominiali, oppure in caso di estrema gravità la sospensione delle stesse per un periodo di alcuni mesi (da 4 a 6 a seconda delle situazioni).
Ovviamente tali azioni attivate sull'emergenza si configurerebbero quali momenti propedeutici ad un revisione completa del sistema locazione – gestione spese che andrà rivalutato e ricalibrato a partire da subito in una visione di medio-lungo periodo onde consentire un rientro graduale delle esposizioni debitorie degli interessati – magari prevedendo un blocco degli interessi o una copertura degli stessi da parte della Provincia Autonoma di Trento, similmente a quanto già pianificato per la copertura degli interessi dei mutui, al fine di impedire un loro ulteriore impoverimento.
Tutto ciò premesso, si interroga la Giunta provinciale per sapere
Secondo quanto previsto dal regolamento interno chiedo risposta scritta.
cons. Pietro De Godenz
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