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Con le nuove disposizioni per contenere la diffusione del Coronavirus i cittadini devono recarsi a fare la spesa nel luogo più vicino alla propria abitazione. Mi sono giunte, in questi giorni, diverse segnalazioni da parte di ciitadini trentini sulle difficoltà economiche che incontrano nel fare approvigionamenti alimentari. Molti, soprattutto quelli che risiedono nei comuni più piccoli, dove spesso non sono presenti grossi supermercati in grado di proporre un’offerta di generi alimentari esaustiva, sia sotto il profilo dei prodotti messi in vendita sia, soprattutto, sotto quello delle offerte commerciali, si sono trovati in questi giorni a dover fare la spesa nel punto vendita più vicino, spesso una cooperativa o una piccola catena all'ingrosso. Ma i prezzi purtroppo sono più alti rispetto a quelli dei grandi discount e questo pesa su tante famiglie mettendole in difficoltà. Esempio ho avuto una segnalazione da parte di una famiglia composta da 4 persone, dove solo uno lavora e a breve verrà messo in cassa integrazione. Facendo la spesa nella cooperativa o nel piccolo discount vicino a casa, oltre a non trovare varietà di prodotti, spende molto di più di quando poteva acquistando nei grandi discount più lontani.

La Provincia di Trento ha annunciato di aver avuto un incontro con la Cooperazione per cercare un modo per calmierare i prezzi dei centri cooperativi multiservizi .

In questo periodo di grave crisi economica, per le tasche di tutti, l'impegno deve essere massimo per trovare al più presto una soluzione.

Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento per sapere:

1. a che punto è il confronto con la Cooperazione per cercare di calmierare i prezzi dei centri cooperativi multiservizi presenti in Trentino, in modo da venire incontro ai tanti cittadini, in particolare quelli che abitano lontani dai grandi centri e dai grandi discount, che si trovano a dover sostenere spese alimentari troppo elevate per le proprie possibilità;
2. se sono già state già individuate le modalità di intervento e se è previsto un conseguente controllo per verificare la corretta applicazione delle disposizioni;
3. se si pensa possa essere utile ampliare l'offerta alimentare delle cooperative alimentari per venire incontro anche alle esigenze delle persone che seguono tipi di alimentazioni particolari, alimenti senza lattosio, glutine e vegani.
   

cons. Lucia Coppola

Futura