#lacooperazione c’è
Le conseguenze economiche dell’emergenza Corona virus costringono la Commissione Europea a modificare temporaneamente la normativa che regola la materia degli aiuti di Stato. Via libera al sostegno pubblico all’economia.
Ceschi: “è una misura senza precedenti, che riprende e potenzia il regime introdotto con la crisi finanziaria iniziata nel 2008. La flessibilità concessa agli Stati può combinarsi con la flessibilità anche su altri fronti, come il Patto di stabilità e crescita”.
L’ufficio di Bruxelles della Federazione disponibile per approfondimenti.
L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 allenta le maglie dell’Unione europea nella concessione degli aiuti pubblici alle imprese. In una Comunicazione del 19 marzo, la Commissione europea introduce un regime temporaneo della disciplina sugli aiuti di Stato, sfruttando il comma terzo dell’art. 107 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, per cui possono essere dichiarati compatibili con il mercato interno “gli aiuti destinati a porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno o più Stati membri”. Al momento, il regime temporaneo sarà applicabile fino al 31 dicembre 2020.
La Commissione definisce quali tipi di aiuti alle imprese possano essere ammessi senza essere considerati aiuti di Stato: aiuti diretti, anticipi, sconti fiscali, prestiti e garanzie sui prestiti, prestiti e garanzie tramite banche, supporto alle esportazioni.
Gli aiuti – si legge nella Comunicazione della Commissione Ue – non dovranno superare gli 800mila euro per impresa, che diventano di 120mila euro per il settore della pesca e acquacoltura e 100mila euro per le aziende attive nella produzione agricola primaria.
Gli aiuti devono essere concessi nell’ambito di uno specifico regime a budget preventivato. Le imprese beneficiarie non devono essere state in difficoltà alla data del 31 dicembre scorso.
Trasparenza. Le misure concesse dovranno essere registrate su un apposito sito web. Inoltre, dovrà essere redatto un report annuale alla Commissione, con la lista delle misure adottate in ogni Stato membro, entro il 31 dicembre 2020.
“È una misura senza precedenti – dichiara il direttore generale della Federazione Alessandro Ceschi - che riprende in parte il regime della crisi finanziaria iniziata nel 2008, potenziandolo. La flessibilità concessa agli Stati può combinarsi con la flessibilità anche su altri fronti, come il Patto di stabilità e crescita (e relativi requisiti di deficit).
La nuova normativa sugli aiuti di Stato si aggiunge agli interventi straordinari della BCE, e, in prospettiva, della BEI a favore di Stati e imprese.
La Federazione, attraverso la propria struttura e l’ufficio distaccato di Bruxelles, è a disposizione delle imprese che ne facciano richiesta per approfondire il tema ed offrire consulenza. Mail: emergenzavirus@ftcoop.it, oppure samuel.cornella@ftcoop.it.
Ufficio Stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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