C'è preoccupazione da parte dei cittadini, a tutti i livelli, per le precauzioni da prendere al fine di evitare il contagio da coronavirus.
In particolare tutti i lavoratori che hanno un impiego a contatto con il pubblico e che quindi sono costretti, seppur con le dovute precauzioni, a relazionarsi con molte persone.
Per quanto riguarda le scelte della Giunta interviene la Consigliera Paola Demagri, che ritiene necessario aumentare ancora il livello di sicurezza, soprattutto negli ospedali.
“Abbiamo già visto la lentezza della Giunta nel decidere, ad esempio sulle piste da sci dove è stata anticipata dal Governo. Ora è il momento di essere coraggiosi e agire anche su tutto ciò che non è strettamente necessario. Negli ospedali vanno fermati gli interventi programmati e non urgenti, così come le visite ambulatoriali di controllo.”
Demagri ritiene che questo serva per ridurre ulteriormente le possibilità di contagio. Gli interventi programmati vengano garantiti solo ai pazienti oncologici pur consapevoli che sono pazienti immunodepressi e quindi più facilmente esposti a infezioni.
Per le visite ambulatoriali si possono adottare approcci a distanza come la telemedicina o raccogliendo al telefono dati sanitari soprattutto per i pazienti cronici dei quali si conosce già il decorso clinico.
La Consigliera Demagri chiede alla Giunta di non adottare scelte agoniche , spostate in là di qualche giorno ma è necessario un coraggioso ma utile blocco di molte attività.
“La scelta di limitare gli interventi e le visite ambulatoriali, è necessaria. Per prima cosa per evitare contagi alle persone e al personale, e anche per far sì che il personale dei blocchi operatori e degli ambulatori possa sostituirsi e andare a supporto del personale delle aree mediche e di Pronto Soccorso.
Questa presa di posizione - continua Demagri - serve per essere coerenti con tutto il resto delle scelte.”
L'ultima valutazione della consigliera riguarda “l’apprensione “che una scelta di questo tipo potrebbe creare
“L’apprensione è un sentimento che può essere di paura ma anche di protezione. E in questo caso, visto il resto delle misure, può essere valutata in maniera positiva e apprezzata anche dai cittadini.
Servono 15 giorni di interruzione dei contatti non necessari, 15 giorni per cercare di invertire la tendenza . Solo così saremmo in grado di fermare il virus e vincere questa battaglia, come fatto in Cina e Corea, che stanno arrivando alla fine della battaglia.”
Dobbiamo temere covid 19 ma non temere di adottare misure efficaci già applicate da chi questa battaglia ha iniziato a combatterla prima di noi.
Ufficio stampa PATT
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