L’Asat e l’Unat insieme con l’Amministrazione Provinciale, rispondendo alle sollecitazioni di molti operatori e di tanti ospiti, auspicano la conclusione anticipata della stagione invernale ed un posticipo dell’inizio di quella primaverile
Con l’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo (ieri) tutto il territorio nazionale, compreso il nostro Trentino, risulta sottoposto a norme che limitano la circolazione delle persone al fine di contenere la diffusione del Coronavirus e gestire, in tal modo, l’emergenza sanitaria.
Nello specifico, i singoli individui non possono spostarsi sull’intero territorio nazionale, ed anche in Trentino, se non per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute, situazioni di necessità oppure rientro presso il proprio domicilio (abitazione o residenza). In particolare vengono interdetti gli spostamenti turistici (anche per questi ultimi, come per i casi di assenza di giustificata motivazione, vengono applicate sanzioni da pecuniarie a penali) fino alla data di venerdì 3 aprile, come contempla il suddetto Decreto ministeriale.
Da questa mattina (martedì 10 marzo), inoltre, è attivo il provvedimento di chiusura degli impianti sciistici, delle strutture di servizio e le infrastrutture turistiche.
Esiste, poi, una legittima preoccupazione da parte degli imprenditori e dei collaboratori che lavorano nelle diverse strutture ricettive relativa alla difficile gestione delle misure di sicurezza sanitaria. Inoltre, molti turisti hanno deciso di anticipare la loro partenza per fare rientro a casa, interrompendo di fatto il loro soggiorno in Trentino.
In osservazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri citato e delle indicazioni fornite dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari e in un’ottica di responsabilità e di condivisione con i sacrifici richiesti a tutto il Paese, l’Asat e l’Unat in qualità di associazioni di categoria rappresentative delle strutture alberghiere ed extralberghiere del settore turistico trentino sono convinte del fatto che ogni impresa turistica sia chiamata ad assumersi le proprie responsabilità. Con questa premessa, quindi, invitiamo gli alberghi e le altre strutture ricettive a terminare in anticipo la stagione invernale ed a posticipare l’inizio di quella primaverile/estiva. Per quanto riguarda, poi, gli «alberghi ad apertura annuale» l’Asat e l’Unat ritengono che esista la necessità di garantire, in qualità di esercizio pubblico, livelli di servizio idonei ed è, in tal senso, auspicabile l’accordo ed il confronto con le amministrazioni comunali per cui le Associazioni si farebbero parti attive d’intermediazione.
Con questa presa di posizione e di responsabilità, condivisa con l’Amministrazione Provinciale, l’Asat e l’Unat sono convinte di dare risposta alle sollecitazioni che, in tal direzione, sono pervenute da molti operatori.
È fondamentale fermarsi oggi nell’interesse di tutti. Per poi ripartire, speriamo presto, con la qualità dell’ospitalità e dell’accoglienza che caratterizza il Trentino e le sue strutture ricettive.
Il Presidente ASAT Giovanni Battaiola
Il Presidente UNAT Giovanni Bort
Ufficio stampa ASAT
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