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Ormai svegliatosi dal letargo, l’orso M49 ha ripreso i suoi spostamenti e ha già colpito in alcune occasioni, prima penetrando nelle malghe del Vanoi, in Val Calamento e poi in Val di Fiemme tra Carano, Daiano e verso passo Oclini, facendo danni, spaventando e disturbando animali e persone, soprattutto quelle che hanno attività economiche in zona.

Sappiamo, ed è stato anche confermato dai quotidiani, di un passaggio ad Arodolo, sopra Molina, con relativa scorribanda e tentativo di forzare più volte i recinti per impadronirsi delle arnie di alcuni apicoltori della zona che si dicono, ovviamente, estremamente spaventati e preoccupati. Alle loro voci si uniscono quelli di altri professionisti della zona, ad esempio i proprietari di agriturismi che si chiedono e chiedono alla Provincia, cosa fare per tutelare se stessi e non scoraggiare gli ospiti presenti o i potenziali clienti.

Il Corpo forestale è intervenuto con i cani da valanga e posizionando trappole ma senza successo. Sappiamo tutti che M49 è riconosciuto come un orso problematico e pertanto auspico che la Provincia Autonoma di Trento, faccia tutto quanto in suo potere per intervenire prontamente e catturarlo, scongiurando ulteriori problemi. Ricordo come, sia la Valle di Fiemme che il Trentino, stiano attraversando un periodo complesso e certamente negativo – mi riferisco in particolare modo agli ingentissimi danni economici causati dall’allarme Coronavirus che vede, ad esempio, la chiusura anticipata di ben 10 alberghi in Fiemme e un calo delle prenotazioni nell’ordine dell’80%- con le cittadine, i cittadini, gli ospiti e gli addetti alle attività economiche che hanno bisogno di soluzioni concrete e vere. Credo che data la stagione e la presenza di neve possa essere più semplice seguire l’orso, catturarlo e garantire sia la sua che l’incolumità di chi per lavoro e per turismo viene nelle nostre valli.

Siamo già in emergenza e di certo non abbiamo bisogno di vedere l’orso al passo Lavazé che cerca di prendere lezioni di sci di fondo. Sarebbe davvero troppo per il nostro sistema economico e turistico. 

cons. Pietro De Godenz

Ufficio stampa UPT