Presentata in Senato un’iniziativa legislativa che intende semplificare la normativa sulle manifestazioni in luogo pubblico, agevolando la realizzazione dei tanti eventi con cui le Pro Loco animano il Paese.
Martedì 11 febbraio, presso il Senato della Repubblica, è stato presentato il disegno di legge “Disposizioni in materia di manifestazioni a carattere temporaneo e delle attività organizzate dagli enti aderenti alla rete UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia).” Si tratta di una proposta legislativa che permetterebbe alle Pro Loco di realizzare attività di promozione sociale come sagre o fiere alleggerendo il peso derivante dai vincoli burocratici e mantenendo inalterati gli standard di sicurezza.
Il ruolo delle Pro Loco
Le Pro Loco sono enti che svolgono fondamentali funzioni di carattere sociale, favorendo interazioni virtuose fra persone e promuovendo i territori, e culturale: UNPLI è infatti associazione accreditata presso l’UNESCO in quanto custode del patrimonio culturale immateriale italiano (basti pensare alle numerose iniziative attuate per preservare tradizioni, dialetti e lingue locali). Inoltre, come emerso da un recente report realizzato dalla Cgia di Mestre, le 6.200 Pro Loco presenti in tutta Italia organizzano ogni anno ben 110.000 eventi che producono un effetto moltiplicatore sull’economia per cui ogni euro speso genera un valore triplo fra effetto diretto, indiretto e indotto, con significative ricadute occupazionali sui territori.
Ufficio stampa Federazione trentina Pro Loco e loro Consorzi.
Il contenuto del disegno di legge
L’iniziativa di legge presentata in Senato intende riconoscere a livello normativo l’alto valore meritorio delle attività svolte dalle Pro Loco, favorendone lo sviluppo e la proliferazione a livello territoriale; la proposta, che vede come primo firmatario il Senatore Antonio De Poli, ha ricevuto un gradimento trasversale da parte di tutto lo scacchiere politico.
Il disegno di legge si compone di quattro articoli:
· l’Articolo 1 riconosce il ruolo dell’UNPLI e definisce chiaramente cosa sono e cosa fanno le Pro Loco: associazioni aventi natura privatistica e senza scopo di lucro, con finalità di promozione del territorio e che si avvalgono di volontari;
· l’Articolo 2 intende semplificare la realizzazione di “eventi dal vivo di portata minore,” ovvero gli spettacoli a cui partecipino fino ad un massimo di 500 persone simultaneamente, stabilendo una linea di demarcazione con le grandi manifestazioni da migliaia di persone. In particolare, il comma 1 prevede che la licenza del sindaco venga sostituita dalla Scia (Segnalazione certificata di inizio attività che potrà essere presentata anche per via telematica) mentre il comma 2 stabilisce una validità di cinque anni per autorizzazioni e verifiche su manifestazioni a carattere temporaneo qualora queste non siano soggette a variazioni logistico-strutturali;
· l’Articolo 3 dispone che, per le manifestazioni temporanee che abbiano ricevuto l’autorizzazione di agibilità dalla Commissione provinciale o comunale negli ultimi 5 anni, non sia necessaria una nuova autorizzazione di agibilità nel caso in cui non sopraggiungano variazioni a livello logistico-strutturale;
· l’Articolo 4 enuncia la clausola di invarianza finanziaria per cui si rende noto che il ddl non arreca costi alle casse dello Stato.
Le dichiarazioni
"L'obiettivo del ddl è valorizzare il nostro patrimonio culturale, è una battaglia che non ha colori politici - ha dichiarato il Senatore Antonio De Poli a margine della conferenza stampa - Ci sono valori che appartengono a tutti, come quello del volontariato che non ha appartenenze politiche".
“Il ddl prevede la semplificazione delle normative in tema di eventi di spettacolo o trattenimento in luogo pubblico ed in materia di manifestazioni temporanee, intervenendo su argomenti centrali per le attività quotidianamente compiute dalle Pro Loco,” ha affermato il presidente dell’UNPLI Antonino La Spina. “Siamo i primi ad aver a cuore la sicurezza dei partecipanti agli eventi, allo stesso tempo – ha evidenziato La Spina – non è possibile pretendere che un piccolo evento di paese debba sostenere misure di sicurezza simili a quelle delle grandi manifestazioni. I 600mila volontari delle Pro Loco sono quotidianamente impegnati, da un capo all’altro dell’Italia, in un’operosa azione che si estende dalla promozione dei territori, all’accoglienza turistica, dalla salvaguardia del patrimonio culturale alla promozione dei prodotti tipici, sino a comprendere un’insostituibile funzione di collante sociale, nelle aree a rischio spopolamento. Un’attività stimata, in un anno, in oltre 25 milioni di ore di volontariato. Le Pro Loco, come gli enti del Terzo Settore, fanno davvero tanto: sostenere questo mondo, significa aiutare il sistema Italia.” ha concluso il presidente dell’Unione Nazionale delle Pro Loco.
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UNPLI - Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia
E’ il punto di riferimento nazionale delle 6500 Pro Loco italiane ed è impegnata nella realizzazione di progetti in ambito culturale, sociale, ambientale, nella tutela e nella valorizzazione delle tradizioni e dei dialetti. Grazie a questo impegno ha ottenuto il riconoscimento da parte della Commissione nazionale per l’UNESCO quale Associazione attiva nella preservazione del patrimonio culturale immateriale. E’ organizzatrice di importanti iniziative culturali come il premio nazionale Salva la tua Lingua Locale, la Giornata nazionale del Dialetto, la Giornata Nazionale delle Pro Loco e la Festa della Musica. www.unioneproloco.it
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