"Da tempo la struttura dell’ex casa di Riposo di Tesero attende una ricollocazione" ha esordito "molte sono state le proposte e le ipotesi fatte ma non concretizzatesi – alcune anche da parte della PAT - e, proprio in seguito a comunicazione della Provincia -che manifestava il disinteresse a utilizzare gli spazi presenti nella stessa per destinarli allo studentato dell’ ENAIP- la Comunità di Valle e l’APSS, dopo aver operato un sopralluogo, hanno invece espresso interesse, necessitando di spazio per diversi usi quali, ad esempio, foresteria per dipendenti e infermieri, ambulatori, alloggi temporanei di tipo sociale e l’utilizzo dell’attuale cucina per gli alunni della scuola del legno, pasti degli anziani e l’aumento degli studenti in valle."
"Chiaramente" ha continuato De Godenz "questi enti singolarmente non potrebbero sostenere il carico della gestione di una struttura con volumi tanto grandi - e in parte tutelati - e sarebbe quindi auspicabile realizzare una sinergia, della quale la Comunità di Valle potrebbe essere capofila, sia per gestire gli eventuali passaggi di acquisizione che il recupero e l’utilizzo. Pertanto si interroga la Giunta per sapere se intenda dare impulso a quanto sopra riportato, convocando un tavolo di lavoro al fine di recuperare lo stabile ex casa Giovanelli e restituirlo alla collettività in un nuovo ruolo. Negli scorsi mesi è stata fatta, a mio avviso, un po' di confusione, dopo una prima manifestazione di interesse da parte provinciale, e ora appare tutto fermo. Spero si posso ripartire".
Nel rispondere l'assessora Zanotelli ha specificato come la Provincia dopo i sopralluoghi e le conseguenti valutazioni abbia stabilito di non avere più interesse all'acquisizione in comodato d'uso gratuito dell'ex struttura di Tesero in quanto lo stesso a seguito di successivi approfondimenti risulta privo delle caratteristiche idonee. "Corrisponde al vero" ha continuato l'assessora "che l'APSS abbia espresso eventuale interesse (sopralluogo mese di dicembre 2019)unicamente nel confronto del corpo di fabbrica più recente dell'intero complesso originariamente destinato a RSA che risulta assai ampio e che potrebbe ospitare con pochi adattamenti una foresteria liberando equivalenti spazi in altre sedi ed evitando così promiscuità con funzioni sanitarie. Con riferimento sempre per le parti di edificio non soggette a vincoli da parte della soprintendenza, potrebbe esservi inoltre interessa per la collocazione di eventuali funzioni ambulatoriali. Tutti gli eventuali interessi descritti saranno oggetto di ulteriori analisi e dovranno necessariamente trovare coerenza organizzativa con la progettazione del nuovo ospedale di Fiemme."
De Godenz nella replica, dopo aver ringraziato, ha voluto dirsi d'accordo su quanto attiene alla parte sanitaria "condivido appieno quanto espresso e sottolineo la giusta necessità di tenere conto anche della realizzazione del nuovo ospedale che auspico venga realizzato il prima possibile così come i lavori appena prospettati dall'assessora. Nello specifico dello stabile in oggetto è particolarmente importante evidenziare come la scuola alberghiera ad oggi non abbia un convitto. Diciamo sempre che la scuola professionale trentina deve fare un ulteriore salto di qualità e poi rischiamo di non cogliere queste opportunità. Esiste una cucina nella struttura dell'ex casa di riposo perfettamente a norma e oggi non utilizzata, con ragazze e ragazzi della scuola del legno obbligati a mangiare presso ristoranti, alberghi e pizzerie a costi che a volte sono più del doppio di quelli di una mensa. Spero pertanto che la Provincia voglia assumere un ruolo di regia che, in collaborazione con la Comunità di Valle, capofila ideale, possa portare a una completa valutazione dei bisogni in valle e a un pieno recupero dello stabile ex RSA con nuove e differenziate funzioni."
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