Conclusa con la replica del Vicepresidente Fugatti la discussione generale. I lavori riprendono dimani alle 10.00.
E’ ripresa nel pomeriggio, con la discussione generale, la trattazione congiunta sui disegni di legge n.12, 13 e 14: “Legge collegata alla legge di Stabilità della Regione”; “Legge regionale di stabilità 2020” e “Bilancio di Previsione per la Regione Autonoma Trentino-Alto Adge/Südtirol per l’esercizio finanziario 2020-2022”.
Primo a prendere la parola il Consigliere Hanspeter Staffler (Verdi) ha espresso parere favorevole ai disegni di legge, perchè “Non sono state introdotte norme segrete”. Riguardo agli interventi a favore dei Sindaci ha detto che si tratta di “un passo importante in avanti”. Ha ricordato che si tratta soprattutto di garantire gli stessi diritti a chi vuole mettersi a disposizione del proprio comune”. Sul tema delle Circoscrizioni nel Comune di Bolzano: “come segno politico è un segnale negativo, perché le CIrcoscrizioni sono un elemento di raccordo tra i cittadini e il Sindaco”. “Secondo alcune forze questi Consigli circoscrizionali sono qualcosa di negativo perchè rappresentano un rallentamento per chi vuole decidere subito, ma in democrazia occorre ascoltare le persone e gli organi che nascono dal basso”. Ha quindi citato un emendamento che chiede la riduzione dei gettoni di presenza per chi vi partecipa. Ha detto che se lo spirito originario dell’abolizione era quello dei costi, allora va respinta questa proposta perchè è giusto riconoscere l’impegno delle persone che si dedicano alla propria Comunità.
Brigitte Foppa (verdi) si è concentrata su due elementi: i Sindaci e i Consigli circoscrizionali. Ha detto che occorre trovare una copertura previdenziale per coloro che si dedicano all’amministrazione ed è un riconoscimento per l’impegno. Ha detto che anche tra i sindaci esistono coloro che lavorano a tempo parziale e ha detto che occorre pensare anche alla loro copertura previdenziale. Ha poi posto l’accento sulla questione del ruolo dei consiglieri circoscrizionali: “Sono le persone che sono più a contatto con i cittadini. Non sono solo amministratori, ma sono figure politiche importanti a diretto contatto con i cittadini”.
Peter Faistanauer (Team K) ha chiesto chi ha voluto proporre l’abolizione delle circoscrizioni. “I Consigli circoscrizionali sono utilissimi per la comunità di Bolzano”. Per quanto riguarda la previdenza dei Sindaci, ha chiesto come mai non sia stato affrontato prima: “Conosco colleghi che hanno rinunciato alla propria attività professionale per dedicarsi all’amministrazione”. “Sono pienamente d’accordo con la previdenza integrativa anche per gli autonomi e sono sorpreso che in Commissione legislativa non si sia affrontato il tema del trattamento di fine mandato”. Ha chiesto maggiori informazioni su questo tema.
Sandro Repetto (Unione per il Trentino) ha detto di essere d’accordo con la norma riguardante le indennità, mentre si è dichiarato contrario alla cancellazione delle Circoscrizioni: “Mi chiedo se chi ha scritto questo testo è mai stato a Bolzano o conosce le circoscrizioni. Sicuramente ci sono questioni che vanno riviste e rivisitate. E’ una norma che risale al 1995. Ma quello che non si capisce è che nella città di Bolzano le Circoscrizioni hanno un ruolo preciso. Aiutano l’avvicinamento delle persone alla politica, danno la possibilità di potersi rapportare con i cittadini e con l’amministrazione pubblica”. Paul Koellensperger (Team K) ha chiesto quali siano le performance degli investimenti della Regione. Anche lui ha posto l’accento sulla questione delle Circoscrizioni a Bolzano: “Occorre certamente discutere la forma di queste circoscrizioni, ma non sulla loro necessità”. Ha chiesto chiarimenti su chi sia che ha proposto questa norma. Ha criticato la scelta di cedere le quote di Mediocredito alle due Province: “Le PMI del territorio hanno bisogno di una banca che conceda prestiti e respiro e hanno bisogno di una banca che possa agire in questo senso “.
Paolo Ghezzi (Futura) ha parlato di Regione come “Residuato autonomistico”: “Prendiamo atto che il Fugattismo che è: “Noi siamo pragmatici e non vogliamo evocare una visione”, ha contagiato anche Arno Kompatscher. Nella sua relazione infatti non c’è alcun riferimento ad una visione politica della Regione. C’è un volo molto basso in cui la Regione risulta un residuato autonomistico”. Entrando nel merito della manovra di bilancio, ha detto che “le due Province non si parlano e vanno in direzioni diverse”. “Il fatto che manchi qualsiasi riferimento alle autonomie, al futuro, ci trova in disaccordo”.
Carlo Vettori (Patt) è entrato nel merito della questione Circoscrizioni: “Ad oggi le Circoscrizioni come sono organizzate non funzionano. Tutto quello di cui si parla all’interno delle Circoscrizioni può essere affrontato direttamente dall’assessorato competente”. “Si può tornare a dare competenze più pesanti alle Circoscrizioni, ma così come sono oggi sono svuotate dal loro impegno, dalla loro ragione d’essere”.
Lucia Coppola (Futura) ha detto di essere in netto contrasto con l’intervento del Consigliere Vettori: “Non si può cancellare una realtà come quella delle Circoscrizioni con una mannaia calata dall’alto che non tiene conto di un principio democratico e partecipativo. Il secondo punto è che parlare di una panchina, di un marciapiede è importante in una comunità. Le Circoscrizioni non sono livelli bassi di politica, ma sono politica dal basso”. “Credo davvero che questa norma sia da ripensare: andava condivisa con la città, con il Comune, non all’interno di una Commissione”. “Occorre cercare di capire e lavorare sulle criticità, non certo cancellare con un colpo di spugna qualcosa di fondamentale per la Comunità”.
“Noi, come noto, il Provncia di Trento siamo all’opposizione” - ha detto Ugo Rossi (Patt) - “Ciononostante in Regione abbiamo voluto dare una apertura di credito sulla dimensione regionale. Tuttavia in questo momento le due principali forze politiche della maggioranza non hanno coinvolto gli altri rappresentanti e sembra che vi sia una netta divisione tra Trento e Bolzano”. “Stamani siamo stati fermi due ore perchè c’erano delle questioni interne trentini che andavano risolte. “Prendere atto che c’è una barriera tra Trento e Bolzano”. “Qualche hanno il Presidente della Regione, diceva che la seduta del Bilancio era l’occasione per fare il punto dei rapporti tra Trento e Bolzano, dove si parlava di futuro e di sfide per l’Autonomia”. “Mi auguro che si torni a parlare di futuro, sfide e autonomia. Siccome lo Statuto è unico ed è dentro questo Statuto che si ragione di Autonomia. Come Consigliere provinciale trentino prima e Consigliere regionale poi, mi piacerebbe sapere qual è la visione dei Governatori delle problematiche aperte con lo Stato?”. Ha quindi chiesto spiegazioni anche su A22 e su Mediocredito. “Mi piacerebbe sapere sugli asset strategici qual è l’idea di collaborazione e lavoro comune. C’è un silenzio assordante che nasconde il fatto che forse ci sono idee diverse e che non sono messe a fattore comune”. “Se avrò risposte a queste mie richieste, pur mai coinvolto, continuerò a votare nell’interesse regionale. Ma occorre qualche informazione in più sui temi che ho posto”.
“Credo che stamani abbiamo avuto un momento di incertezza sul senso di stare qui” - ha detto Riccardo Dello Barba (Verdi) - “Soprattutto quando non c’era nessuno in aula e non capivamo cosa stesse accadendo. Anche ascoltando la relazione del Presidente Kompatscher sembrava “leggerina”. Con questo bilancio siamo arrivati alla Regione “Minima”. Credo che in parte sia dovuto al fatto che i due partner non vanno proprio d’accordo”. Per quanto riguarda le Circoscrizioni ha detto che “in realtà la competenza sulle Circoscrizioni è del Comune di Bolzano e non si può andare a chiedere alla Giunta regionale una norma che taglia tutto e supera la discussione in corso in Comune a Bolzano”. “Siamo arrivati a dicembre 2019 e abbiamo di fronte quattro anni di legislatura: non penso che potremo affrontare il prossimo anno un bilancio ancora più minimo. Occorre pensare a cosa fare di questa Regione: non vi si chiede di fare miracoli con la Regione, ma si dovrebbe capire che è sede è questa per fare cosa. Chiedo al Presidente Kompatscher se avete delineato un progetto per questa Regione”. Ha ricordato proposte fatte in passato, con la discussione sul terzo Statuto fatta da Convenzione e Consulta. “Quando e con quale percorso noi vogliamo decidere cosa fare con questa Regione? Siamo arrivati ad un punto che meno di così non è immaginabile”. Giorgio Tonini (Pd) ha espresso “delusione” sul dibattito sul Bilancio. “A diversi mesi dall’insediamento di questa Giunta, sarebbe stato interessante un bilancio di questa esperienza. Invece ci siamo infilati in un dibattito su un dettaglio della vita della nostra Regione. Ci sono partite fondamentali sulle quali la Regioni sta lavorando e che incidono sul nostro futuro più di quanto non lo facciano le Province”. “Se pensiamo a tutto il corridoio del Brennero, il luogo dove dovrebbe essere discusso è più questo che non la sede delle Province”. “Anche il tema della competenza piena in materia fiscale e della riscossione è un grande tema che potrà avere una qualche soluzione che potrà essere negoziata con il Governo centrale se ragioneremo a livello regionale. E’ difficile pensare che si possa fare senza valorizzare il quadro regionale”. “Questo è il primo vero bilancio di questa legislatura, che ha una prospettiva di quattro anni. Se non facciamo in questa occasione una riflessione sul futuro oggi, quando la faremo? Si ha la sensazione di un bilancio di svuotamento dei cassetti”.
Per Sven Knoll (Sued-Tiroler Freheit) non ha senso parlare di futuro di Regione: “Sembra che la Regione sia una coppia tenuta insieme senza più nulla in comune. Non so chi di voi oggi, dopo essere stato qui seduto in Consiglio regionale, tornerà a casa con la sensazione di aver fatto qualcosa di buono. Non è un matrimonio d’amore, si può vivere senza felicità. Forse se tagliamo questo rapporto ne può nascere una amicizia”. “Mancano interessi reciproci. Questo Consiglio regionale ci impedisce di lavorare perchè dobbiamo attuare dei progetti in Regione anzichè in Consiglio provinciale”. Ha quindi ricordato il processo per il terzo Statuto: “Non riusciamo a trovare un punto in comune in questo consesso: non riusciamo a sviluppare la nostra Autonomia perchè non troviamo un accordo”. “Ci sarebbero dei punti che potremmo affrontare meglio se facessimo dei gruppi di lavoro su temi di interesse comune, magari che coinvolgono anche Innsbruck, senza bisogno di un Consiglio regionale”. Ha criticato la pausa della mattina, dicendo che certe questioni andrebbero risolte prima di arrivare in aula. L’assessore Claudio Cia ha chiesto quindi una sospensione di quindici minuti per discutere alcuni emendamenti.
Il Consigliere Ugo Rossi (PATT) ha quindi ripreso parola per chiedere al collega Marini o agli Assessori l’esito delle trattative. Il Consigliere Alex Marini (M5S) ha preso parola per ritarare gli emendamenti agli articoli 1 e 2. In riferimento alle critiche ricevute da qualche Consigliere ha detto che “Non si è trattato di una prova muscolare, come qualcuno ha detto, ma di una trattativa per lavorare “sulla strada del rafforzamento della partecipazione popolare”. Ha detto che in Commissione non era stato possibile presentare questi interventi e che appena ha intravisto la possibilità di intervenire su queste materie ha colto l’occasione. Sul problema delle Circoscrizioni, ha detto che nasce dalla normativa regionale che accentra l’autonomia decisionale nelle mani dell’organo, il Comune, anziché ai cittadini. “Anche qualora i cittadini volessero modificare la legge riguardante le circoscrizioni, i cittadini non potrebbero farlo, perchè il regolamento regionale lo impedisce”. Per quanto riguarda i Sindaci che non prendono una indennità, “ho fatto una comparazione prendendo come modello Bolzano. Un sindaco con un coniuge a carico, con figli due figli a carico avrebbe un netto più di 90.000 euro con un IRPEF di circa 50.000 euro. Se fosse un dipendente con un lordo da 40.000 euro, avrebbe un versamento a fini INPS di poco più di 10.000 euro. Se invece fosse un lavoratore autonomo, avrebbe diritto a un versamento integrativo di circa 38.000 euro a carico dell’ente pubblico. Quindi due soggetti che hanno la stessa carica pubblica, hanno versamenti completamente diversi”. “Non si tratta certo di un principio di equità”. Ha quindi spiegato l’accordo raggiunto, con la creazione di una Commissione per la Provincia di Trento -come già avviene in Provincia di Bolzano - che sia chiamata a decidere sulla legittimità quando vi siano richieste da parte dei Comuni di referendum, con una terna d’intesa con Corte dei Conti, Università e Ordine degli Avvocati di Trento”.
Il Vicepresidente Maurizio Fugatti ha dunque esposto la replica della GIunta: “Per quanto riguarda i rapporti con Roma, questi vengono delineati con le iniziative che le due Province di Trento e Bolzano stanno portando avanti con Roma e le iniziative delle due Province hanno una influenza diretta anche sulla Regione”. “Su Autobrennero siamo in attesa di una proposta emendativa che pare stia venendo avanti di ipotetica proroga di sei mesi durante i quali definire il percorso da seguire per quanto riguarda il futuro di A22. Nell’ultimo incontro che c’è stato con il Ministro competente sono state presentate due ipotesi: la prima una definizione di accordo per la liquidazione dei soci dei privati; la seconda ipotesi che il Ministero si faccia carico di una valutazione della permanenza dei soci all’interno. Il Ministro competente ci ha fatto capire che, a fronte di queste due ipotesi, valuterà quella che sarà più percorribile, se sarà percorribile. E anche per questo abbiamo ritenuto di dover usufruire di questi tre/sei mesi per poter lavorare. Per quanto riguarda la Giustizia, siamo convinti anche noi che non debba essere una competenza residuale. Abbiamo lavorato con il Ministero competente per definire la strada da seguire. Per quanto riguarda gli accordi finanziari pluriennali sulla materia, siamo in attesa che siano convocate le parti. Sappiamo che gli Uffici giudiziari lamentano carenze di personale. Nel 2019 sono stati banditi due percorsi pubblici, sedici posti per la Provincia di Trento e dodici per la Provincia di Bolzano”. Per quanto riguarda il ruolo della Regione, Fugatti ha spiegato che "i risultati della Convenzione e della Consulta rappresentano un ampio spettro che non è facile da riassumere; su di essa vi sono opinioni diverse. Vi sono certamente questioni in cui sarebbe utile una cooperazione più intensa. La maggioranza ne ha discusso intensamente per mesi e saranno presentate proposte".
La seduta si è quindi conclusa alle 17.30, come da programma e riprenderà domani, 10 dicembre, alle ore 10.00.
(MNP) Ufficio stampa Consiglio regionale del Trentino-Alto Adige
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