E’ quanto è stato deciso dall’assemblea straordinaria dei soci ospitata, stasera, al PalaRotari di Mezzocorona. I sì sono stati 1265. 512 i voti contrari e 5 astenuti.
I soci hanno detto sì.
L’assemblea straordinaria della Cassa Rurale Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra, ospitata stasera al PalaRotari, ha espresso voto favorevole al progetto di unificazione con la Cassa Rurale di Trento.
L’esito: 1265 i voti favorevoli. 512 quelli contrari. Cinque astenuti.
“Incassato” il sì della base sociale dell’istituto di credito cooperativo con sede a Lavis, l’attenzione si sposta all’assemblea straordinaria della Cassa Rurale di Trento in calendario mercoledì 27 novembre alle ore 20 al Palazzetto dello Sport del capoluogo. Qui i soci saranno chiamati a votare il progetto di fusione con la Cassa Rurale Lavis-Mezzocorona-Valle di Cembra.
“Una banca cooperativa più robusta può svolgere meglio la sua funzione - ha osservato il presidente Ermano Villotti nel suo intervento – Una banca più robusta ma animata dagli stessi principi e dalla stessa attenzione al territorio. Una banca cooperativa in grado di garantire prodotti e servizi ottimali”.
Un “progetto di fusione con visione prospettica – ha aggiunto il direttore Paolo Pojer – Una Cassa Rurale con un indice di solidità del 19,48%, decisamente superiore al parametro minimo richiesto del 10,25%. Una Cassa Rurale con le radici nel territorio e la testa nella modernità”.
All’assemblea straordinaria ha partecipato Mario Sartori, amministratore delegato del Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano. “Il sistema delle Casse Rurali è un sistema forte, sano e competitivo – ha osservato – Le Casse Rurali danno risposte alle imprese e alle famiglie. Abbiamo la possibilità di guardare avanti, di guardare al futuro. Per questo abbiamo creato un Gruppo Bancario con baricentro a Trento. Il destino si può decidere quando si è forti. E per fare questo servono Casse Rurali sane e forti”.
I numeri
La nuova Cassa Rurale conta 3 miliardi di euro di attivo, 1 miliardo 700 milioni di euro di impieghi. Raccolta diretta di 2 miliardi 357 milioni di euro, raccolta indiretta 1 miliardo 210 milioni di euro.
Quarantasei filiali, 384 collaboratrici e collaboratori a servizio di soci e clienti nella sede e nella rete di sportelli. Oltre 25mila i soci.
Cassa Rurale con 233 miliardi di euro di patrimonio. Una conferma ulteriore arriva dalla valutazione espressa dal Gruppo Cassa Centrale Banca che colloca entrambi gli istituti di credito cooperativo nella prima “fascia di merito”. Il criterio di valutazione tiene conto dei principali parametri che ne valutano la solidità.
Inoltre, la nuova banca, è la più grande Cassa Rurale del Trentino e la seconda del Gruppo Bancario Cassa Centrale Banca che, complessivamente, conta 84 istituti di credito cooperativo.
Ufficio stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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