“Un anno fa, il 22 ottobre 2018, il risultato delle elezioni provinciali sanciva la vittoria della coalizione del cambiamento, portando ad uno storico cambio alla guida della Provincia autonoma di Trento, da decenni di centrosinistra. Una vittoria che certamente rappresenta un importante tassello nella storia del Trentino e che esprime quella voglia di cambiamento di un popolo stufo di quella politica che purtroppo a Roma è ritornata al potere con un gioco di palazzo che, per quanto legittimo, è contro il voto popolare.
La nostra coalizione, con i partiti storici del centrodestra, è una coalizione che si definì e continua a definirsi giustamente popolare e autonomista. Costruire il futuro in questo periodo storico, con le previsioni di bilancio non rosee, ci porta a lavorare sul concreto basandoci sul Buonsenso. Siamo un popolo tranquillo, laborioso e che intende rispettare quella fiducia accordataci lo scorso anno. Allo stesso tempo assisto con sempre un certo grado di stupore ai toni e contenuti di chi si erge, senza motivo se non il proprio smisurato ego, a paladino locale del bene universale e che trancia giudizi con una modestia mai avuta. Abbiamo iniziato con orgoglio un cambiamento, un cambiamento che tuttavia deve esser portato avanti all’interno della complessa amministrazione provinciale con ancor più decisione e con buonsenso. Del resto è questo che gli elettori trentini ci hanno chiesto un anno fa. Lo ripeto, è solo il primo anno e le priorità sulle quali siamo intervenuti sono state molte ed importanti. Penso al piano famiglia, alla riduzione delle rette per gli Asili nido, all'importante bonus bebè che partirà da gennaio, al Forum per la ricerca e al Forum per la cultura in Trentino. Penso anche all’attenzioneal mondo della scuola per garantirne il ruolo di presidio del territorio anche nelle realtà più isolate e gli interventi a favore di una maggior qualità, con la diminuzione del numero massimo di studenti per classe e alla modifica del Clil. Il cambiamento ha interessato poi anche i trasporti pubblici, non solo per gli over 70 ma anche per gli studenti dei paesi di montagna, senza dimenticare la lotta per una maggiore semplificazione burocratica e la grande sfida di Vaia. Ci sono molti altri campi e settori nei quali stiamo intervenendo e sono sicuro che il lavoro costante porterà i suoi frutti. Quel che rimane di quel sistema, che i trentini con il voto libero e democratico hanno deciso di cambiare, usa tutti i metodi in suo possesso per screditare e tentare di salvaguardarsi ma donne e uomini liberi e coraggiosi non si fanno certo spaventare e così abbiamo iniziato in questi primi dodici mesi a metter insieme tutta una serie di iniziative che sono in totale discontinuità con il passato. Rilanciare la natalità è in netta discontinuità con chi vedeva e vede nell'arrivo di immigrati irregolari la soluzione del problema demografico, il rilancio delle opere pubbliche a favore di investimenti, che possano generare una ricaduta reale e concreta sul nostro territorio, è in discontinuità con chi ha bloccato per decenni lo sviluppo di grandi opere.
Una discontinuità che - come dimostrano le elezioni europee e suppletive del maggio scorso, anch'esse vittoriose per la Lega – i trentini hanno dimostrato di apprezzare. La strada comunque è ancora lunga, la difesa dell'autonomia è fatta quotidianamente con scelte di merito reali e ora con questo governo nazionale dobbiamo esser ancor più vigili e attenti. Come Segretario nazionale della Lega Salvini Trentino sono più che mai orgoglioso di come, tutti insieme, si stia lavorando con passione e con determinazione, non per gli interessi di qualcuno ma per l’interesse di tutti i trentini. Un anno è passato, ma l'entusiasmo è lo stesso di quel giorno. La voglia di impegnarsi per il Trentino è, ancora oggi, più grande che mai”.
È quanto dichiarato in una nota dal Segretario nazionale della Lega Salvini Trentino, Mirko Bisesti
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