Il nuovo Centro Geo-cartografico di studio e documentazione, istituito dall’Università di Trento con la Provincia autonoma di Trento e il Comune di Rovereto, sarà al servizio della ricerca scientifica e del territorio. Domani, giovedì 10 ottobre, a Rovereto l’inaugurazione con una giornata sull’attualità e le tante applicazioni della geografia.
Nasce a Rovereto GeCo, il nuovo Centro Geo-cartografico di studio e documentazione dell’Università di Trento. Diverse le caratteristiche che la geografia ha in comune con il simpatico animale, simbolo di rigenerazione e adattabilità, capace di mimetizzarsi e di aderire in modo resistente a qualsiasi superficie. La geografia, infatti, è una disciplina dinamica, resistente, perché attraversa il tempo e lo spazio, in grado di dialogare proficuamente con le altre discipline. Con il suo patrimonio documentale cartografico digitalizzato e con le competenze dei suoi ricercatori, il GeCo offrirà una base conoscitiva fondamentale per la gestione del patrimonio paesaggistico, culturale e ambientale e sarà al servizio della ricerca scientifica e del territorio in vari ambiti, come ad esempio la prevenzione del rischio ambientale e antropico, la gestione delle risorse boschive, la pianificazione urbana sostenibile. Con queste caratteristiche, il GeCo costituisce un unicum nel panorama europeo.
Il Centro viene istituito per iniziativa dell’Università di Trento, della Provincia autonoma di Trento e del Comune di Rovereto, con la regia di Elena Dai Prà, professoressa di Geografia al Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento e direttrice del nuovo centro.
Per la nascita del GeCo è stata organizzata una giornata di incontri a tema geografico e cartografico domani, giovedì 10 ottobre a Rovereto. Si comincia alle 10 al Teatro Zandonai (Corso Bettini, 78) con la cerimonia inaugurale e la lectio magistralis di Giuseppe Scanu, presidente dell’Associazione italiana di cartografia, che parlerà del ruolo della cartografia al giorno d’oggi.
All’apertura ufficiale del centro interverranno il sindaco di Rovereto, Francesco Valduga, il rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, l’assessore all’Università della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti, il presidente SOGEI Andrea Riggio, oltre al generale C.A. Claudio Berto, comandante delle Truppe Alpine.
Ci si sposterà poi nella sede del GeCo, a Palazzo Alberti Poja (Corso Bettini, 41), dove alle 12.15 sono in programma una visita agli spazi del Centro, l’apertura dell’esposizione cartografico-storica e una visita alla mostra cartografica “Imago tridentina”, che raccoglie la cartografia storica manoscritta provenienti dagli archivi del territorio provinciale, e che è stata organizzata grazie al fondamentale supporto della Soprintendenza per i Beni culturali.
Nel pomeriggio, alle 14.45, a Palazzo Piomarta (Corso Bettini, 84) sarà proposto un salotto geografico dal provocatorio titolo “A cosa serve la geografia?”, durante il quale importanti studiosi e rappresentanti del mondo accademico e delle istituzioni si confronteranno sulle prospettive della geografia nel campo della formazione, e sulle applicazioni della geografia per la pianificazione del territorio.
(e.b.) – Ufficio Stampa Università degli Studi di Trento
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