Da anni, le relazioni strette tra Università di Trento e Confindustria Trento si traducono in progetti concreti, opportunità di occupazione e di business, storie di partnership di successo tra i mondi della ricerca e dell'impresa. Una ricognizione delle occasioni e degli esiti della collaborazione è il motivo della conferenza stampa convocata oggi a Palazzo Stella, con la partecipazione del presidente del Cda UniTrento Daniele Finocchiaro, del rettore Paolo Collini, di Flavio Deflorian, prorettore vicario e prorettore al supporto al sistema produttivo, Paolo Giorgini, coordinatore del dottorato industriale, e per Confindustria Trento del presidente Fausto Manzana, di Stefania Segata, vicepresidente con delega a Capitale Umano, Giovani e Formazione, Luca Arighi, presidente della Sezione metalmeccanica dell'Associazione e componente del Consiglio di amministrazione di Unitn, del direttore generale Roberto Busato.
La partecipazione ai tavoli, alle audizioni annuali e agli stati generali, la presenza di imprenditori negli advisory board di quasi tutti i dipartimenti, i momenti di incontro e il dialogo sempre vivo sono stati di cruciale contributo alla definizione di alcuni manifesti degli studi, alla organizzazione di eventi condivisi, di seminari e gruppi di lavoro congiunto, con il fine ultimo di supportare le politiche a cavallo tra education e innovazione, per un percorso ad alto impatto qualitativo di contrasto al mismatch tra domanda e offerta. Risponde a questa sfida la partnership sul fronte del placement, per la quale i vari Career Daye il Career Fair sono momenti cruciali.
Tra gli interventi più recenti, il nuovo Corso di Dottorato in innovazione industriale, promosso in collaborazione con l’Associazione dai Dipartimenti di Ingegneria Industriale, di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e di Economia e Management (DII, DISI e DEM). Dal dottorato derivano vantaggi per le aziende, che avranno accesso a professionisti di talento in grado di dare una risposta alle esigenze di innovazione dell’impresa attraverso processi di ricerca e sviluppo e che avranno la possibilità di collaborare con gruppi di ricerca di eccellenza a livello internazionale. A beneficiare della nuova iniziativa saranno anche gli enti coinvolti nel progetto perché avranno la possibilità di lavorare su tematiche di ricerca ad alto potenziale di innovazione e di dimostrare l’applicabilità e l’utilità della ricerca su casi d’uso concreti. L’interdisciplinarietà vuole garantire una formazione a più ampio raggio su temi di Innovazione Industriale, sia in termini tecnologici (Industry 4.0 con una conoscenza approfondita delle problematiche industriali e una competenza specifica nella ricerca di soluzioni innovative nel settore scientifico di riferimento), che in termini di business model (valorizzazione delle capacità imprenditoriali, manageriali, di attrazione di fondi pubblici e privati e di gestione dei processi di innovazione incentrate sui bisogni di
mercato).
La collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Industriale si esprime anche nella definizione dei corsi della Laurea magistrale in Meccatronica.
L’Associazione e il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale collaborano allo sviluppo di percorsi congiunti sul fronte della sostenibilità ambientale, all’ordine del giorno dell’agenda europea e in testa alle priorità delle imprese che si occupano di edilizia e costruzioni e che recentemente l’Associazione ha coinvolto nel progetto Polo Edilizia 4.0.
Dalla collaborazione con il Dipartimento di Fisica è nato il progetto degli IPSP - Industrial Problem Solving with Physics, promossocon lo scopo di favorire in particolare la connessione tra il mondo della ricerca in fisica e il mondo delle imprese. I giovani ricercatori coinvolti negli anni scorsi hanno avuto l’opportunità di mettere alla prova leproprie conoscenze e capacità; le aziende hanno potuto sperimentarel’opportunità unica di collaborare con cervelli di talento e trovare soluzioni inaspettate a problemi industriali concreti tramite l’utilizzo della “semplice” fisica.
Per l’iniziativa congiunta del Dipartimento di Lettere e Filosofia, Confindustria Trento, Fondazione Bruno Kessler, Istituto Pavoniano Artigianelli, è stato inaugurato il Design Research Lab. DRLabcolloca la sua attività nel contesto del passaggio dall’economia del prodotto all’economia dei servizi e della conoscenza e per questo individua il proprio quadro di riferimento negli indirizzi strategici dati al territorio trentino. Il team di DRLab offre al territorio la progettazione di servizi e occasioni di formazione avanzata, mettendo a disposizione skills e conoscenze di design ritenute oggi di primaria importanza per l’innovazione di prodotti e servizi.
Confindustria Trento, come Digital Innovation Hub del Trentino, ha deciso di collaborare, come anche l’Università di Trento, a diverse Challenge organizzate da Hub Innovazione Trentino. La prima, chiamata UX challenge, è orientata al miglioramento della userexperience, ovvero di tutto ciò che l’utente percepisce, sente e pensa mentre utilizza un prodotto o fruisce di un servizio. La UX impatta direttamente sulla soddisfazione dell’utente, e quindi sul business dell'impresa. Esistono metodi e tecniche per progettare una perfetta user experience già in fase di design, e di minimizzare gli sprechi di tempo e risorse in fase di sviluppo. La seconda challenge a cui il Digital Innovation Hub di Confindustria Trento ha deciso di collaborare è la Proto Challenge. Come suggerito dal nome si tratta di una sfida nel campo della prototipazione industriale per l’ottimizzazione della forma di un prodotto o componente meccanico partendo dal CAD 3D (modellino digitale) del prodotto stesso. Attraverso questo metodo è possibile ottenere forme innovative dei componenti, che garantiscono le prestazioni desiderate in termini di rigidezza statica ma utilizzando la minor quantità di materiale possibile e rispettando i vincoli di producibilità.
Come nel caso della UX challenge, studenti e ricercatori hanno ideato delle soluzioni che in alcuni casi si sono trasformate in innovazioni di processo, brevetti e progetti di innovazione commissionati dalle aziende
all’università. Questo a testimoniare il successo del format delle challenge, che permette non solo agli studenti e ricercatori di poter sviluppare al massimo la loro capacità creativa e di problem solvingma anche alle aziende di trovare soluzioni a problemi complessi in modo rapido e a costo quasi zero.
Nell’ambito delle iniziative sviluppate in seno al piano nazionale Industria 4.0, Confindustria Trento e Università di Trento sono alleate nella valorizzazione sul nostro territorio delle attività dello Smact, ilCompetence Center del Triveneto, fondato anche da tre aziende trentine associate (Adige BLM Group, Enginsoft e Optoi). Promossa di recente la costituzione di un Live Demo presso il Polo Meccatronica di Rovereto sulle tematiche della robotica e dell’automazione industriale.
ProM Facility, il laboratorio per la prototipazione rapida di Polo Meccatronica, si basa infine su un protocollo d’intesa sottoscrittoanche da UNITN e Confindustria Trento, oltre che da PAT, FBK e Trentino Sviluppo.
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