Nel testo l'interrogazione a firma dei consiglieri provinciali di FUTURA, Paolo Ghezzi e Lucia Coppola, che pongono cinque domande al presidente della Provincia e all'assessore competente in materia sul futuro del turismo in Trentino alla luce dell'ipotesi dell'ampliamento del demanio sciabile nell’area ricompresa tra Mondifrà, Malga Dimaro, Serodoli, val Gelada, Pellizzano e malga Ritort.
Trento, 16 settembre 2019
Egregio Signor
Walter Kaswalder
Presidente del Consiglio Provinciale
SEDE
Interrogazione a risposta scritta n. /XVI
GLI IMPIANTISTI CHIEDONO NUOVE PISTE IN AMBIENTE PREGIATO MA IL NUOVO TURISMO IN TRENTINO NON SARÀ SOLO SCI
Premesso che:
all’assemblea della società Funivie Folgarida Marilleva S.p.A, controllata da Funivie Madonna di Campiglio S.p.A. è tornata a farsi strada l’ipotesi di ampliamento del demanio sciabile di ulteriori 45 chilometri rispetto nell’area ricompresa tra Mondifrà, Malga Dimaro, Serodoli, val Gelada, Pellizzano e malga Ritort, in nome delle “esigenze del mercato”;
l’area è di rilevante importanza dal punto di vista ambientale e paesaggistico, senza dimenticare la ricchezza del patrimonio delle acque di altissima qualità dei celebri “cinque laghi” di origine glaciale del famoso sentiero;
pare che la società abbia già avviato un confronto con la giunta provinciale, i Comuni, le Asuc e le Comunità di Valle per chiedere una revisione del Piano urbanistico provinciale che includa l’ampliamento del demanio sciabile;
il Parco Naturale Adamello Brenta, che già nel 2015 aveva espresso con forza la propria contrarietà all’ipotizzata infrastrutturazione di Serodoli, non è stato coinvolto in questa prima fase di dibattito;
il presidente del Parco ha ribadito il no dell’ente all’ “accoglimento di proposte di ampliamento dell’area sciabile, che devono necessariamente contemperarsi con le ragioni del rispetto e della conservazione del territorio, ma soprattutto in relazione a scelte ormai pacificamente radicate, acquisite e condivise nella individuazione di un’area, quella del parco naturale, ove la ricchezza è rappresentata dall’ambiente e l’obiettivo primario è la sua tutela”;
se da un lato è necessario riconoscere l’importanza degli impianti sciistici per il complesso dell’economia delle valli trentine; dall’altro però deve essere sempre tenuto in primo il valore assoluto dell’ambiente, vero generatore di ricchezza che deve essere tutelato e preservato, nell’interesse di tutti;
in tale ottica è necessario quindi promuovere un modello di turismo sostenibile, innovativo e attento alla tutela dell’ambiente: solo così e non con selvagge espansioni dei comprensori sciistici, potrà essere salvaguardata la qualità e l’unicità del turismo in Trentino, il cui futuro non può misurarsi unicamente col bilancio annuale delle società funiviarie ma viceversa avere capacità di rispondere in modo resiliente al clima che cambia e alle esigenze dei nuovi trend turistici sempre più attenti e consapevoli;
SI INTERROGANO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO E L’ASSESSORE COMPETENTE PER SAPERE:
PAOLO GHEZZI
LUCIA COPPOLA
consiglieri provinciali FUTURA 2018
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