Nel tardo pomeriggio di ieri, StoroE20 ha ospitato l’evento dedicato ai primi centoquindici anni di storia e di attività del Cedis. Il presidente Giorgio Rossi: “possiamo essere orgogliosi del passato del Consorzio, soddisfatti del presente e fiduciosi nel futuro”.
Centoquindici anni di energia per il territorio. Dal 1904, quando venne scoccata la scintilla iniziale del Consorzio Elettrico di Storo. La cooperativa ha attraversato quasi interamente il secolo scorso e prosegue il suo cammino e il suo servizio alle comunità locali in questo avvio di nuovo millennio.
La ricorrenza è stata festeggiata ieri pomeriggio a Storo E20.
Quella di Cedis è un’idea diventata realtà grazie a “un coraggioso gruppo di pionieri. Ai primi del Novecento – ha ricordato il presidente Giorgio Rossi - guarda ai salti d’acqua del torrente Palvico e sogna di portare la luce elettrica anche a Storo. Comitato promotore formato da don Giacomo Regensburger, padre della Cooperazione Storese, Bernardo Bernardi, Ermenegildo Scaglia, Luigi Baratella, Pietro Grassi Oe e Giuseppe Giovanelli”.
Nel mese di febbraio del 1904 viene fondato il Consorzio e “bandito un concorso per una piccola centrale sul Palvico – ha aggiunto Rossi – In aprile viene scelto il progetto e ordinata la centrale. Otto mesi dopo, il primo gennaio 1905, la luce elettrica illumina le strade di Storo. Poco tempo dopo la luce arriva anche a Darzo, Lodrone, Bondone e Baitoni che avevano aderito alla fondazione del Consorzio. Successivamente a Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto fino a Bezzecca”.
Tradizione e innovazione viaggiano parallelamente. “Un secolo dopo, e siamo a inizio millennio – ha proseguito Rossi - il Consorzio anticipa i tempi portando Internet veloce mediante una rete in fibra ottica posata lungo le condutture elettriche, progressivamente estesa a tutti i paesi e anche alle case sparse. I tempi sono stati anticipati di almeno quindici anni”.
Gli impianti
La piccola centrale sul Palvico, realizzata nel 1904, viene ampliata alcuni anni dopo per far fronte ai consumi in crescita. Negli anni Trenta è sostituita con una centrale più potente. Stessa operazione compiuta negli anni Settanta. Negli anni Novanta si costruisce la centrale della val Lorina. Impianti più volte ammodernati e portati alla massima efficienza possibile. Poco meno di una decina di anni fa vengono aggiunti gli impianti fotovoltaici.
L’espansione non segna rallentamenti e prosegue a ritmo sostenuto. “Quest’anno – ha detto Rossi - abbiamo acquistato un impianto fotovoltaico e un piccolo impianto idroelettrico e abbiamo depositato, in Provincia di Trento, quattro progetti per la realizzazione di nuovi impianti idroelettrici”.
Consorzio, cooperativa aperta
“Chiunque può diventare socio – ha osservato Rossi – Il solo requisito è avere un’utenza elettrica connessa alla rete del Cedis. Oggi il Consorzio è un’azienda sana, bene inserita nel grande contesto della Cooperazione Trentina che produce consistenti benefici per i soci e per l’intera comunità”.
Il domani
Recentemente “è successo qualcosa che ci consente di guardare al futuro con maggiore serenità – ha concluso Rossi – Infatti, lo scorso dicembre l’Unione Europea ha emanato una delibera sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili. La delibera definisce e promuove l’istituzione delle Comunità di energia rinnovabile che possono produrre, consumare, immagazzinare, scambiare e vendere energia. Il Consorzio Elettrico di Storo potrà diventare precursore del futuro. Come le altre cooperative elettriche storiche, di fatto è già una Comunità energetica, produttrice di energia elettrica da fonti rinnovabili, destinata al consumo dei propri soci”.
Gli organismi centrali della Cooperazione Trentina
Sono stati rappresentati dalla presidente della Federazione Trentina della Cooperazione,Marina Mattarei, e dal vicepresidente Walter Facchinelli. “Una presenza per condividere il raggiungimento di questo traguardo – ha osservato la presidente Mattarei – e guardare al futuro rispetto a uno strumento, come quello della cooperazione, che ha davanti a sé la possibilità di rispondere alle sfide che abbiamo davanti”.
All’evento hanno partecipato anche Mario Tonina, vicepresidente della Giunta Provinciale di Trento e assessore alla cooperazione, Stefania Giacometti, vicesindaco di Storo, Gianni Cimarolli, sindaco del Comune di Bondone di Storo, e Giorgio Butterini, presidente della Comunità delle Giudicarie.
I soci premiati
Nel corso dell’evento sono stati premiati le socie e i soci con oltre cinquant’anni di appartenenza al Cedis. Sono: Olivo Armanini, Onorina Armanini, Giuseppe Beltramolli, Guerrino Beltramolli, Annamaria Bortolotti, Battista Bonomini, Luigina Bonomini in Coser, Mario Bonomini, Simone Bonomini, Simone Bonomini (rag.), Giovanni Calcari, Pietro Guido Carettoni, Silvio Carettoni, Costantino Cassinelli, Gianpietro Cattarina, Bruna Cellana, Umberto Cellana, Bruno Cimarolli, Candida Cimarolli, Emilio Cimarolli, Remo Cimarolli, Romualdo Corsetti, Francesco Cortella, Giordano Coser, Franco Cosi, Mario Crosina, Italo Danieli, Adriana Degara, Giancarlo Donati, Mario Faes, Guglielmo Ferrari, Pietro Ferrari, Domenico Ferretti, Lucillo Ferretti, Massimino Ferretti, Pietro Ferretti, Augusto Filippi, Enrico Gelpi, Luigi Giacometti, Osvaldo Giovanelli, Silvia Giovanelli, Agostino Grassi, Daniele Grassi, Giacomino Grassi, Carlo Igini, Renato Luzzani, Pietro Mantovani, Gianfranco Marini, Renzo Marini, Vigilio Marini, Gianfranco Miglio, Rino Omicini, Angelo Pasi, Antonio Piccinelli, Costanzo Piccinelli, Domenico Piccinelli, Luigi Piccinelli, Domenico Poletti, Gilberto Poletti, Cornelio Poli, Natalino Prandini, Giuseppe Robusti, Giuseppe Scaglia, Angelo Scalmazzi, Ferdinando Scalmazzi, Giuseppe Scalmazzi, Ivo Scalmazzi, Bortolino Scarpari, Antonio Serafini, Luigi Tiboni, Mario Tonini, Regilda Turinelli, Adino Valerio, Zelindo Valerio, Maria Valisi in Colombo, Severino Vescovi, Bernardino Zanetti, Fiorindo Zontini, Giuseppe Zontini, Pietro Zontini, Silvio Zontini.
Ufficio Stampa e Comunicazione
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