Interrogazione appena depositata dal consigliere provinciale Paolo Ghezzi in merito alla decisione dell'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro di scomputare i fondi erogati dalla Regione per la cooperazione internazionale dalla quota provinciale.
Premesso che:
la dichiarazione dell’assessore Spinelli, come riportata dal Corriere del Trentino di sabato 10 agosto 2019, di voler scomputare dalla quota di cofinanziamento provinciale la percentuale dei contributi che sono erogati dalla Regione sulla base delle risorse assegnate dall’assessore regionale competente in materia di integrazione europea e aiuti umanitari Giorgio Leonardi, evidenzia la chiara intenzione di tagliare ancora i finanziamenti ai progetti di cooperazione internazionale e di mettere in ginocchio le associazioni che li coordinano, ree di essere solidali con altri esseri umani;
l’idea di scomputare i contributi regionali dai finanziamenti pubblici provinciali non solo pone dubbi sulla sua compatibilità con il sistema (che cosa fare con i contributi statali, con quelli europei – la regolamentazione dei quali spesso prevede, esattamente al contrario di quanto deciso dall’assessore, proprio il cofinanziamento da parte dello Stato o di altri enti regionali o locali) ma evidenzia una chiara presa di posizione ideologica da parte dell’assessore Spinelli, proprio colui che afferma di volersi astenere da commenti politici in quanto riveste il ruolo di “assessore tecnico” (esterno) e che tuttavia sostiene che non gli “vada bene” la scelta dell’assessore Leonardi di confermare le risorse per gli aiuti umanitari (al tempo stesso però registriamo che gli “fa anche piacere”);
l’articolo del Corriere del Trentino si conclude con una considerazione dell’assessore Spinelli, che giustifica la decisione presa: “esistono diverse sensibilità, ognuno è legittimo portatore della propria”. Insomma, è finito il tempo in cui ci si faceva portavoce delle istanze di un popolo o di una comunità. Non solo non si ascoltano più quei trentini che alla cooperazione internazionale ci credono e la supportano (e non sono pochi) – questa Giunta non li ha mai presi in considerazione. Ora non conta più nessuno: le scelte politiche che un assessore (che sia esterno o interno poco importa) compie ora rispondono alla visione di chiusura egoistica al mondo e di socialità limitata ("prima i trentini") che sconfessa una lunga nobile tradizione di solidarietà senza confini della nostra Provincia;
SI INTERROGANO
L’ASSESSORE ALLO SVILUPPO ECONOMICO, RICERCA E LAVORO
E IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
PER SAPERE:
1. quali siano le motivazioni politiche sottostanti alla scelta di voler scomputare dalla quota di cofinanziamento provinciale la percentuale dei contributi che sono erogati dalla Regione sulla base delle risorse assegnate dall’assessore regionale competente in materia di integrazione europea e aiuti umanitari;
2. se non ritenga tale scelta contrastante con le necessità assolute di finanziamento delle associazioni che si occupano di cooperazione internazionale, vista la difficoltà delle stesse di reperire fondi sul mercato privato e vista la scelta della giunta provinciale di bloccare i progetti di solidarietà già in cantiere per il 2019 e di tagliare drasticamente quelli dei prossimi anni;
3. perché e su quale base giuridica i fondi regionali siano equiparati a quelli provinciali; e se questo principio di equiparazione e di compensazione incrociata sia utilizzato in altri settori.
Paolo Ghezzi
consigliere provinciale Futura 2018
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