Ideate dall’azienda insediata in Polo Meccatronica, verranno prodotte a partire da settembre. Un mercato di nicchia con un fatturato mondiale che supera il miliardo di dollari.
Una nuova scintilla si accende nel motore. Candele “intelligenti”, in grado di capire e segnalare quando il loro stato di usura è avanzato e necessitano la sostituzione. Il prodotto, ideato da Foxxcube, azienda insediata in Polo Meccatronica, l’incubatore hi-tech di Trentino Sviluppo, sarà sul mercato nel mese di settembre e verrà prodotto a Rovereto nella sede dell’azienda grazie a macchinari unici in Italia per lavorare metallo, vetro e ceramica. Foxxcube - nome che combina la furbizia della volpe alla termodinamica e meccanica unita all’elettronica - è un’azienda innovativa che ha già importanti commesse internazionali grazie ad accordi con gruppi austro-tedeschi che costruiscono motori per la produzione di energia termica. Quattro soci (italiani, svizzeri, italo-tedeschi) e cinque dipendenti per competere su un mercato globale molto ristretto ma che premia la specializzazione e l’alta qualità che il know-how e i processi di prototipazione di Polo Meccatronica permettono. La decisione di investire in Trentino, da parte di Foxxcube, è il risultato dell’attività di scouting svolta da Trentino Sviluppo.
«Grazie all’attività del nostro team di Attrazione – spiega Nicola Polito, direttore operativo di Trentino Sviluppo - abbiamo intercettato questa iniziativa che ha scelto Polo Meccatronica come luogo ideale per sviluppare il proprio progetto. In linea con i risultati della Carta di Rovereto sull’Innovazione, siamo al lavoro per addensare nel nostro hub tecnologico le migliori aziende che sviluppano ricerca industriale, avvalendosi del sistema della ricerca trentina e del laboratorio Prom Facility, creando così un volano di innovazione in grado generare opportunità anche per le grandi aziende del territorio».
Foxxcube prevede di produrre a Rovereto 3 mila candele “intelligenti” entro la fine dell’anno. Nel 2020 si punta a circa 15 mila pezzi per un fatturato pari a 1 milione di euro. I clienti sono soprattutto in Germania e Austria: tre aziende produttrici di grandi motori a gas per produrre energia hanno già presentato ordini per la componentistica hi-tech prodotta dall’azienda.
«Normalmente le componenti meccaniche dei motori per la produzione di energia vengono sostituite a ritmi e scadenze fisse – spiega Michele Schilirò, ingegnere e amministratore delegato di Foxxcube - ma spesso è tardi, altre volte è prematuro, e quindi diventa un costo inutile. Con la nostra meccatronica di precisione rendiamo intelligenti candele e piccole componenti, che diventano così in grado di segnalare il proprio stato di usura prematura o la piena efficienza anche dopo la presunta scadenza. Migliorare anche solo dell’1% le prestazioni di uno di questi motori significa un vantaggio economico che può arrivare anche ad un milione di euro».
I componenti meccanici che sono ospitati nei grandi motori per la produzione di energia elettrica sono sottoposti a forti sollecitazioni termiche e di pressione (600 gradi C, 500 bar) e a ritmi di lavoro di 8 mila ore l’anno. Per produrli Foxxcube realizza la fusione di metalli con ceramica e vetro.
L’ingegner Schilirò è italiano di origine ma da quando aveva dieci anni si è trasferito in Germania, dove ha lavorato per importanti multinazionali del mondo dell’elettricità, nel settore ricerca e sviluppo, occupandosi di combustione. «Dal 2007 – racconta – ho fondato un ufficio di ingegneria che ha collaborato con l’Università di Zurigo per riscrivere le equazioni alla base di alcuni processi di combustione. Abbiamo deciso di investire a Rovereto – prosegue Schilirò – valutando la posizione geografica cruciale tra Germania e Italia, apprezzando le politiche di attrazione e innovazione di Trentino Sviluppo così come la possibilità di entrare in progetti di collaborazione con altre aziende meccatroniche e di poterci avvalere dei laboratori di prototipazione meccatronica ProM Facility, a disposizione nel Polo, per testare le nostre candele».
A settembre la produzione entrerà a pieno regime: il management, composto da Michele Schilirò, da Kristina Martin (tedesca, product manager e responsabile finanza), Pietro Conti (responsabile amministrativo) e un quarto socio italiano in arrivo, cerca un ingegnere meccatronico e un esperto di software per il microcontrollo da affiancare alle tre figure già in organico.
Nel frattempo si stanno concludendo i lavori per attrezzare gli spazi - 300 metri quadri di ambienti produttivi e 50 mq di ufficio – a disposizione nel Corpo P di Polo Meccatronica. La prima ad arrivare, lo scorso giugno, è stata una macchina statunitense, prodotta in California: è un tornio-fresa di precisione, con utensili motorizzati, pressocché unica in Italia. In questi giorni stano arrivando altri macchinari di dimensioni più grandi per lavorare materiali meccatronici da 20 millimetri di lunghezza fino a 60-70 mm, da utilizzare nei grandi impianti di produzione di energia elettrica termica da gas e impianti di cogenerazione.
Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampaimmaginied intervistea cura dell’Ufficio stampa Trentino Sviluppo (d.b.)
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