“A nessuno deve essere permesso di sporcare la reputazione di progetto Manifattura, e nella casa della rivoluzione verde e sostenibile non debbono trovare posto i furbetti”.
Su quello che sembra emergere come un utilizzo distorto della misura provinciale che prevede l’azzeramento dell’IRAP a favore delle nuove iniziative imprenditoriali, il consigliere del Partito Democratico ed ex assessore allo Sviluppo economico Alessandro Olivi è risoluto, tanto da scegliere di depositare contemporaneamente un’interrogazione alla Giunta, e una proposta di mozione che la impegna.
“La misura – chiarisce Olivi – prevede che la Provincia sconti del tutto il pagamento dell’IRAP per i primi 5 anni alle nuove aziende, o a quelle già esistenti che aprono una nuova sede in Trentino. E’ una misura che abbiamo voluto per promuovere un territorio amico delle imprese, che fosse realmente al fianco di quelle realtà imprenditoriali decise a cimentarsi e rischiare del proprio per investire e creare lavoro. E’ una norma, lo ribadisco, che ha funzionato e che deve essere difesa nella sua finalità: meno tasse in cambio di più investimenti e più lavoro. Recentemente sembra però che qualcuno abbia deciso di utilizzarla in modo distorto”.
Il riferimento del consigliere Democratico è ad una recente inchiesta di “Report”, che mostra una sospetta concentrazione in Trentino e in Alto Adige di aziende operanti nel settore delle energie rinnovabili, aziende che avrebbero collocato in questi territori le loro sedi solo per beneficiare degli aiuti pubblici, senza creare alcun nuovo posto di lavoro né alcuna ricaduta in termini di sviluppo. Un comportamento in netto contrasto con l’obiettivo della misura agevolativa, e che finisce oltretutto per svilire il ruolo degli incubatori pubblici e dei poli tecnologici come Manifattura a Rovereto, creati per sostenere la nascita e lo sviluppo di start-up innovative, e sfruttati in questi casi solo per “accasarsi” è pagare meno tasse.
Considerato che per la stessa fonte di Trentino Sviluppo risulterebbe che una concentrazione di sole sedi legali di gruppi industriali trasferitisi da fuori provincia sia avvenuta tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019 il consigliere Olivi interviene proponendo di agire su due versanti:
1) Affidare ad un team specializzato e rinnovato il compito di promuovere l’habitat di Manifattura e del sistema trentino di aiuti alle imprese capace di sviluppare i talenti soprattutto locali ed evitando qualsiasi commistione tra l’attività di incubazione e i vantaggi personali di qualcuno.
2) Anche in ragione di quanto prevede il principio generale sull’imputabilità dell’IRAP alle aziende che hanno più sedi sul territorio nazionale è necessario introdurre una nuova regola che limiti il beneficio dell’azzeramento dell’IRAP alle sole aziende che dimostrino di avere operatività ma soprattutto forza lavoro sul territorio.
“Trentino Sviluppo, il Progetto Manifattura, i Poli tecnologici e produttivi del Trentino devono essere un’habitat che accoglie e promuove le imprese di qualità, serie e che contribuiscono allo sviluppo del territorio e dei suoi distretti tecnologici avanzati. Soprattutto devono essere luoghi che promuovono il lavoro creando opportunità principalmente per i giovani. Se qualcuno si sta muovendo per un proprio business offrendo vantaggi competitivi a chi adotta comportamenti al di fuori delle regole non deve trovare nella Provincia alcuna sponda”.
Qui i testi della proposta di mozione e dell’interrogazione depositate.
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