Premesso che,
con delibera del 29 marzo 2018 la Provincia definiva criteri e termini per le domande di contributo di cui al piano di recupero centri storici previsto dalla legge di stabilità provinciale del 2018.
Il piano aveva l’obiettivo di promuovere il recupero del patrimonio edilizio dei centri storici valorizzandone le caratteristiche tradizionali e paesaggistiche e nel contempo di favorire il rilancio del settore edilizio.
Specifiche quote del piano erano riservate al finanziamento di interventi diretti a facilitare la domiciliarità degli anziani e a sostenere le giovani coppie.
A tale scopo il bilancio della Provincia prevede una dotazione di 20 milioni di euro sull’anno 2018 e di 19,8 milioni sul 2019.
Le domande potevano essere presentate dal 2 maggio al 31 luglio 2018.
In data 15 marzo 2019 la Giunta provinciale deliberava di avvalersi della collaborazione delle Comunità di Valle per l’istruttoria delle domande e comunicava che entro due mesi sarebbero state ultimate le istruttorie e quindi si sarebbe proceduto alla comunicazione di concessione del contributo. Nello stesso tempo veniva data notizia che le domande in attesa di risposta erano oltre 1000.
Molte persone segnalano di essere in attesa di notizie, e per quanto consta, le comunità di valle pare non abbiano ancora iniziato l’attività di istruttoria.
Il piano di ristrutturazione dei centri storici costituisce, con particolare riferimento alle valli, un importantissimo strumento di incentivazione all’utilizzo del patrimonio edilizio e nel contempo va quindi nella direzione di sostenere chi decide di restare nei paesi, obiettivo più volte dichiarato con grande insistenza ed enfasi dalla Giunta provinciale.
Altro obiettivo è la volontà sempre sbandierata di ridurre i tempi burocratici e quindi di favorire cittadini e imprese.
Appare quindi necessario ed urgente accelerare al massimo le procedure per la concessione dei contributi e verificare se in tale ottica non convenga affidare il tutto ad una “task-force” di professionisti anche esterni che in poco tempo chiudano le procedure.
Si interroga il Presidente della Provincia per sapere:
quante siano ad oggi le domande presentate;
a quanto ammonti il totale richiesto delle stesse;
per quante domande si sia provveduto alla concessione di contributo e per quale importo totale;
entro che termini si intenda provvedere alla concessione di contributo per le domande restanti;
se le risorse stanziate siano o meno sufficienti per far fronte a tutte le domande;
se e come si intenda eventualmente finanziare in aggiunta qualora le risorse non siano sufficienti;
in caso residuassero risorse come si intenda utilizzarle;
se non ritenga che convenga affidare il tutto ad una “task-force” di professionisti anche esterni che in poco tempo chiudano le procedure.
A norma di regolamento si chiede risposta scritta.
Ugo Rossi
Michele Dallapiccola
Paola Demagri
Lorenzo Ossanna
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