FOOD | ENOGASTRONOMIA LOCALE | ROTALIANA
Qual è uno dei prodotti d'eccellenza trentini che si raccoglie in primavera???
Ma certo, è l'Asparago Bianco... e noi ci vogliamo soffermare sull'Asparago Bianco di Zambana. Un prodotto di nicchia che si distingue dagli altri sia per il suo gusto delicato che per un disciplinare "naturale al 100%". Un processo che garantisce agli amanti della buona tavola e della genuinità una coltivazione senza pesticidi e senza macchinari: tutto è fatto rigorosamente a mano ed è certificato dal marchio De.Co. (Denominazione Comunale).
L'Asparago Bianco di Zambana è coltivato nella Piana Rotaliana a Zambana ed in particolare nella zona di Zambana Vecchia fin dai primi del Novecento. Ancor oggi a celebrare questa eccellenza c'è la Festa dell'Asparago. Un'occasione per gustare questo prodotto con alcuni dei piatti della tradizione, risotto con gli aspargi e asparagi con salsa bolzanina, ma anche per confermare il rapporto strettissimo tra gli asparagicoltori dell'Impresa di rete Asparago Bianco di Zambana De.Co. e il territorio.
Vogliamo conoscere meglio questo prodotto? Ecco a voi alcune informazioni di "prima mano" grazie alla disponibilità del presidente dell'Impresa di rete Asparago Bianco di Zambana De.Co. Willy Moser.
Willy da quando nella zona di Zambana si coltiva l'Asparago bianco?
La produzione asparago a Zambana risale sicuramente ai primi del 1900, prima era una coltivazione di sussistenza, poi è diventata più intensiva. Oggi, come allora, la raccolta si esegue a mano o con attrezzi tradizionali, da fine marzo a fine maggio. Per ottenere il marchio i produttori di Zambana devono rispettare precise regole raccolte in un disciplinare.
Per voi però l'asparago non è solo questo...
No, è vero. Ci interessa promuovere il territorio e non solo vendere. Questo perchè conosciamo il nostro territorio e i nostri campi, il che fa di noi anche un'associazione "culturale".
Anche alla Festa patronale dell'Asparago, in collaborazione con la Pro Loco e le altre realtà del paese, ci mettiamo a disposizione per dare informazioni sulla coltivazione proponendo visite ai campi, per far vedere la raccolta, ma anche per far vedere il territorio e spiegare loro la nostra storia legata, ad esempio, alla frana del '56. Ci sentiamo promotori del territorio a 360°.
Cosa incide di più sulla qualità?
Sicuramente il fatto che sia un "prodotto di giornata" e di nicchia. Non c’è infatti una scorta per eventuali richieste. Incide poi il fatto che non andiamo ad influire sulla stagionalità per anticipare la raccolta. Insomma, facciamo le cose come le abbiamo sempre fatte: lavorazione a mano, utilizzo di concimi da letame bovino. Quel qualcosa in più che secondo noi c’è è poi che siamo gli unici a poter garantire un prodotto di Zambana, proprio perché dobbiamo seguire un disciplinare specifico.
Quali sono invece le caratteristiche di questo prodotto?
Sicuramente la caratteristica principale è la colorazione, il bianco, questo dà unicità del prodotto e in questo la DeCo, dal nostro punto di vista, ha funzionato benissimo.
Dal punto di vista del gusto rispetto ad altri è un po’ più delicato. Inoltre, gli asparagi fanno bene per la dieta e ne puoi mangiare quanto vuoi… visto che saziano, hanno molti elementi nutritivi, ma dal punto di vista calorico sono leggerissimi.
Ci puoi raccontare qualcosa di più sulla coltivazione di questo prodotto?
L'Asparago rimane a dimora per 15-20 anni. La gemma che produce l’asparago si lascia crescere e ogni pianta, quando arriva l'autunno si secca, e poi dopo la concimazione in primavera si riparte con la produzione.
Il lavoro è molto tutto l'anno perché noi non utilizziamo diserbanti quindi anche l’estate dobbiamo darci da fare per togliere le erbacce a mano…
Da quando a garantire la qualità del prodotto c'è questa Impresa di rete?
Si tratta di un'impresa nata in seguito all’istituzione del marchio comunale a cui hanno aderito circa la metà dei produttori locali. Gli asparagicoltori che ne fanno parte seguono il disciplinare depositato in comune che prevede una coltivazione senza diserbanti e senza concimi chimici. Gli ettari coltivati in totale sono 5 e la produzione complessivamente potrebbe arrivare ai 500 q annui, noi ne produciamo la metà.
Quali invece gli obbiettivi per il futuro?
Ci piacerebbe riuscire a coinvolgere in questa rete d'imprese anche altri produttori locali, la mentalità dei giovani va in questo senso, perché è importante far capire che con un soggetto unico ed una stessa visione si può fare un ulteriori salto di qualità.
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