SPORT | VAL DI SOLE
Cielo azzurro, sole splendente e clima tipicamente d’alta quota a cui, sportivamente parlando, i tifosi partenopei vogliono abituarsi velocemente. Sono questi i fattori che hanno accolto il nuovo Napoli targo “Mister Carlo Ancelotti” nel ritiro estivo di Dimaro-Folgarida. Da martedì infatti, e fino al prossimo 30 luglio, gli azzurri prepareranno la nuova stagione presso lo “Stadio Carciato” nel cuore della Valle di Sole. Da diversi anni infatti la società di patron Aurelio De Laurentis, arrivato pure lui in Trentino Alto Adige nella tarda serata di martedì dopo aver partecipato ai funerali del regista Carlo Vanzina, effettua la pre-season ai piedi delle Dolomiti di Brenta.
La grande novità di quest’anno è il nuovo staff tecnico. Carletto Ancelotti, allenatore pluricampione di fama mondiale, guiderà infatti Hamsik e compagni verso il sogno cullato da ormai diversi anni: lo scudetto. Termina quindi, dopo aver raggiunto buoni risultati ed aver perso allo sprint finale il testa a testa con la Juventus, la gestione targata Maurizio Sarri con il quale, la società partenopea, deve ancora risolvere alcune questioni contrattuali. Questioni che potrebbero risolversi ad ore in quanto è ormai imminente l’approdo del tecnico toscano in terra inglese, alla corte del magnate russo Roman Abramovich, come guida del Chelsea allenato nelle ultime due stagioni dall’altro italiano Antonio Conte.
Gli azzurri, nonostante la bomba di mercato ufficializzata dagli eterni rivali della Juventus con l’acquisto di Cristiano Ronaldo, sono stati accolti da grande calore e da oltre 400 tifosi i quali, nella permanenza in terra trentina, non faranno mancare il proprio supporto.
GLI OBIETTIVI STAGIONALI:
Gli azzurri nella stagione 2018-2019 saranno impegnati su tre fronti: campionato, coppa italia e champions league. Inevitabile che l’obiettivo principale sia lo scudetto, sogno che dura ormai da troppi anni, ovvero dai tempi di Maradona. Mister Ancelotti, tramite il lavoro quotidiano, cercherà però di inculcare nei giocatori azzurri la mentalità vincente acquisita nel corso degli anni al fine di competere su tutti i fronti cercando di disputare al meglio ogni competizione.
Indubbiamente Ancelotti si aspetta qualche prezioso innesto in questa sessione di mercato estiva in modo da completare la già collaudata rosa. Dopo gli acquisti dei portieri Meret e Karnezis e dei talentuosi, ed altrettanto cari, Fabian Ruiz e Simone Verdi, la priorità è senza dubbio il sostituto del play azzurro Jorginho ormai in volo verso la Premier League.
LE PRIME INDICAZIONI TATTICHE:
Dopo la prima sgambata effettuata nel tardo pomeriggio di ieri sotto un autentico nubifragio è tempo dei primi esperimenti per Mister Ancelotti. Nell’odierna seduta mattutina gli azzurri hanno effettuato un breve riscaldamento con la palla cui è seguita un’esercitazione tecnico-tattica alternata in due gruppi. La prima importante indicazione emersa dalle prime prove del neo-allenatore napoletano è l’esperimento di Hamsik nel ruolo di regista davanti alla difesa. Un’indicazione primaria e lontana da qualsiasi concreto ragionamento tattico in ottica campionato ma, fin da subito, dimostrazione di quanto Ancelotti voglia destinare all’interno del nuovo corso della società napoletana un ruolo centrale e primario anche per il capitano slovacco il quale, dopo aver rifiutato le allettanti offerte cinesi, è destinato a diventare sempre più la bandiera moderna del club di De Laurentis.
Il primo gol stagionale è invece segnato a Grassi nel corso della prima partitella dell’anno a campo ridotto. Il giovane centrocampista italiano ha infatti battuto con un bel tiro da fuori area il giovane portiere Contini.
LA PRIMA CONFERENZA STAMPA DEL MISTER CARLO ANCELOTTI:
Teatro comunale di Dimaro gremito di giornalisti e telecamere dei principali canali di comunicazione napoletani e nazionali. Moltissimi cronisti hanno voluto partecipare alla prima conferenza stampa di Carlo Ancelotti da allenatore del Napoli. Per l’ufficialità della nuova guida tecnica infatti il presidente De Laurentis i era affidato ai social network. Palpabile quindi la curiosità per le prime dichiarazione del successore di Sarri.
In una conferenza fiume, durata oltre quaranta minuti ed a cui ha preso parte anche il Presidente, il Mister ha risposto a tutte le domande chiarendo fin da subito alcuni aspetti.
"Ho accettato il Napoli perché ha creduto nelle mie capacità - sono le prime parole del tecnico -. Volevo fortemente tornare in Italia e ho trovato una società che ha voglia di crescere e da un punto di vista tecnico una squadra che mi soddisfa, con una filosofia di gioco molto vicina alle mie idee. Accetto questa sfida con molto entusiasmo con l’obiettivo di vincere".
L'obiettivo di Carletto è preciso, a prescindere dalle rivali: "Non c'è solo la Juve, negli ultimi anni il calcio italiano ha mostrato molta incertezza. Tutti i verdetti nell’ultimo anno si sono decise nelle ultime gare. Ovviamente non siamo qui per pettinare le bambole, siamo qui per vincere, partiamo per quello. A nessuno piace arrivare secondi Voglio rendere la squadra competitiva in tutte le competizioni per rimanere su tutti i fronti il più a lungo possibile. Se siamo dentro a tutte le competizioni a marzo/aprile, poi faremo i conti e tutto potrà succedere. La squadra l'anno scorso ha fatto 91 punti, un campionato straordinario, ma si può vincere pure a 85, non è detto... Il Napoli ha fatto il massimo ed è quello che vogliamo fare anche noi".
Si passa quindi alle questioni di mercato e il tecnico, anche su questo delicato aspetto, ha le idee chiare: "Siamo alla ricerca di un laterale destro, poi dobbiamo valutare Ghoulam ma ci sono abbastanza certezze. Per il resto Raul Albiol ha scelto di restare, Chiriches sta già abbastanza bene e poi ci sono Maksimovic e Tonelli, oltre a Luperto che ha fatto molto bene l'anno scorso e lo stiamo valutando in questo ritiro. Top player? Non sempre sono quelli che guadagnano di più. I top player sono quelli più bravi e funzionali al progetto di una società. Chiunque è arrivato qui a Napoli ha le qualità giuste per migliorare questa rosa, che ribadisco era già competitiva di per sé. La prima cosa che ho detto al presidente è stata quella di tenere la struttura portante di questa squadra. Nell’ultimo periodo è stato scritto che ho parlato con Ronaldo, Benzema, Di Maria, Cavani, David Luiz. Niente di tutto questo. Nell’ultimo periodo io ho parlato solo con Giuntoli e il presidente. Questo non cancella la stima e lìaffetto per tanti giocatori, ma questa è un'altra esperienza e si parla sempre col club delle soluzioni migliori. Non ho mai imposto giocatori e mai lo farò. Capitolo attacco? Milik ha superato l'infortunio e deve solo trovare continuità. Con Milik, Inglese e Mertens siamo a posto".
Inevitabile la domanda sull’arrivo alla Juve di Cristiano Ronaldo, allenato da Ancelotti ai tempi di Madrid: "Conosco molto bene Cristiano, è forse il migliore giocatore al mondo. Casualmente arrivo in Italia nell'anno in cui arriva anche lui, ma il calcio italiano trae sicuramente vantaggio da questo, e non solo la Juventus, ma tutte le squadre. Per noi sarà una motivazione in più rivaleggiare con loro fino alla fine".
Il tecnico dal ciglio alzato fa poi il punto su Mertens: "Non lo vedo come 'ala, ha qualità per giocare anche tra le linee senza problemi. E' un attaccante completo, da prima punta ero perplesso ma poi ha fatto 30 gol. Può giocare da punta, dietro la punta, poi come esterno ma non da ala perché come Insigne gioca bene tra le linee e voglio sfruttarlo lì".
I nuovi arrivi? "Meret è un talento e ha già fatto bene. Tecnicamente molto forte. Karnezis è esperto e aiuterà Meret a crescere. Inglese ha fatto molto bene col Chievo, non è giovanissimo però ha potenzialità. Fabian Ruiz invece è un giovane già completo e rappresenta il classico centrocampo moderno. Non credo possa giocare davanti alla difesa. Verdi infine è molto simile a Mertens, bravo a giocare nella trequarti. In quel frangente ho varie possibilità perché Callejon è formidabile da esterno, in profondità, meno tra le linee. Potrò variare l'atteggiamento tattico dal 4-2-3-1 al 4-3-3".
Nelle prime esercitazioni tattiche, andate in scena allo “Stadio Carciato” Ancelotti ha subito provato il capitano Hamsik nel nuovo ruolo di regista nel centrocampo a tre. “Marek è un giocatore fondamentale per noi. A mio modo di vedere ha tutte le qualità per poter giocare nel ruolo di regista ad altissimi livelli. Ruolo in cui abbiamo anche Diawara che proseguirà il processo di crescita iniziato l’anno scorso.”
L’altro protagonista di giornata è stato il Presidente De Laurentis il quale ha risposto a diverse domande che riguardavano vari aspetti partendo dall’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juve: "Non si cresce con i nomi che fanno risonanza. Sono operazioni pericolose perché la squadra poi gioca per quel giocatore. Il calcio si gioca in 11. Quando ho letto stamattina di Ronaldo ho fatto un tweet, welcome Ronaldo, sale e pepe nel calcio italiano. Poi mi sono adombrato. Mi sono adombrato per la poca crescita che c'è nel calcio italiano, visto che nell'ultima assemblea di Lega mi ero battuto per fare un accordo con Sky annuale con opzioni e non triennale. Ora con l'arrivo di Ronaldo guardate quanti introiti perderemo".
Il Presidente De Laurentis, arrivato a Dimaro nella serata di martedì, ha poi annunciato che la “vicenda Sarri” è vicina all’epilogo confermando inoltre che Jorginho è sempre più vicino al Chelsea. Il Presidente ha parlato anche della possibilità, di trattenere i big: "Resteranno, poi Ancelotti potrà valutare tutto. Andremo a Dublino contro il Liverpool, poi a San Gallo contro il Borussia Dortmund e poi ci sposteremo a Wolfsburg. A quel punto il mister avrà avuto la possibilità di vedere i valori e dall'11 agosto avremo alcuni giorni per capire eventualmente chi non si amalgama col gioco. E' un periodo di verifica. Vediamo anche quanto si rinforzeranno gli altri. Con Ronaldo poi l'asse si risposta sull'Italia mediaticamente e come valori.
Infine una risposta anche sul VAR: "Episodi controversi? Abbiamo fatto un passo avanti col VAR, ora mi batto per le modifiche perché non diventi solo un'altra bastarda opportunità che poi si fa presto a pensar male. Se non fossero accadute certe cose palesi a tutti, avremmo superato di 1 o 2 punti la nostra concorrente. Ma questo è passato. L’unica cosa che non condivido dello scorso anno è l'uscita dalle coppe la quale ha determinato una perdita di bilancio di 15 milioni di euro".
Chiusura quindi con Mister Carlo Ancelotti con una battuta sui mondiali di calcio che si avviano alla conclusione. “Ho assistito a qualche sfida nei dieci giorni che ho trascorso in Russia. Il livello del gioco è stato piacevole e l’organizzazione della manifestazione eccellente. Ci sono state delle sorprese nel tabellone come il Brasile il quale, anche per il sottoscritto, era la principale favorita. Ora probabilmente la Francia ha qualcosa in più ma non escludo un colpo di scena finale.”
M.Mae
Dimaro-Folgarida – 11.07.2018
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