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“Ammirare le bellezze naturali da un altro punto di vista”: potrebbe essere riassunta in queste poche parole la presentazione dell’evento “Snow and Fly” in programma per domenica 18 marzo tra Pinzolo e Carisolo, in Val Rendena.
Una giornata in volo sul parapendio che, come anticipano gli organizzatori ovvero i ragazzi dell'associazione "Par-Aria", permetterà di osservare - condizioni meteo permettendo - lo spettacolo della Dolomiti di Brenta ancora innevate. Il tutto abbinato però ad una prova di atterraggio di precisione.
Il programma è molto semplice: ritrovo alle 9:30 a Carisolo, nel grande prato di fronte all’azienda “Surgiva”, luogo in cui verranno regolarizzate le iscrizioni. Successivamente i partecipanti saliranno in decollo al Doss del Sabion. La sfida prevede poi l'atterraggio di precisione e cioè il più vicino possibile allo spazio che sarà delineato nel centro del prato. Durante tutta la giornata ci sarà la possibilità di volare ma, ai fini della prova di atterraggio, sarà considerato valido solamente il primo tentativo.
Obiettivo dell’evento? Premiare l’atterraggio più preciso, ma soprattutto passare una giornata di pure divertimento ammirando le bellezze naturali che ci circondando.
A pochi giorni dall’evento abbiamo quindi incontrato Alessandro Zapparoli, presidente di “Par-Aria” con lo scopo di condividere con voi qualche curiosità e qualche dettaglio in più dell’iniziativa.
Alessandro, da dove nasce l'idea?
In realtà l’idea dell’evento è presente da moltissimi anni. Come associazione abbiamo solamente voluto rispolverare una manifestazione che si svolgeva in passato cercando di far aderire un cospicuo numero di persone. L’anno scorso, i risultati in termine di partecipazione, furono molto positivi. Parteciparono infatti oltre 50 volatori.
A differenza di altri sport, “il parapendio” è conosciuto meno. Quali sono i segreti di questa attività sportiva?
Mi preme evidenziare che lo sport non è poco conosciuto. C’è solo molta disinformazione a riguardo. Negli ultimi anni, anche grazie all’atleta di Merano Aaron Durogati, campione del mondo l’anno scorso, la visibilità della disciplina sportiva del “parapendio” è sensibilmente aumentata. Al dispetto di quello che pensa molto gente volare in parapendio non è un’attività riservata solamente alle persone “con un pizzico di follia in testa”. È uno sport che richiede diverse conoscenze tra cui: meteo, fisiche e ambientali. E come tutti gli sport definiti “estremi” incorre in rischi. Dal mio punto di vista però ritengo che, se praticato in sicurezza e con cognizione, è uno sport divertente e soprattutto emozionante. Diciamo che non è più pericoloso di un’uscita in mountain bike.
Quello che rende unico il volo in Parapendio è che si vola in completa simbiosi con l’ambiente senza rumori meccanici o motori. Sfruttando le correnti ascensionali, proprio come gli uccelli, si possono percorrere anche lunghe distanze in volo, e vedere tutto da una prospettiva diversa.
Qual è l’obiettivo della gara?
Per quanto riguarda la gara di precisione, bisogna cercare di avvicinarsi il più possibile, ad un centro posto nel prato in atterraggio. Chi si avvicina di più senza dover fare manovre pericolose vince. La prova richiede quindi concentrazione e controllo della vela. Questa gara è solo la prima di una serie di eventi che organizzeremo in valle come associazione “Par-Aria”. A luglio, in occasione della 24Ore Val Rendena, ospiteremo una tappa del campionato Triveneto di Parapendio. Anche l’anno scorso era in programma, ma a causa delle pessime condizioni meteorologiche, è stata annullata. Quest’anno speriamo nelle condizioni meteo favorevoli le quali permetteranno ai partecipanti che voleranno nei cieli dell’intera Val Rendena di assistere ad uno spettacolo senza eguali. Incrociamo le dita!
Quali sono le altre attività a cui sta lavorando l’associazione “Par-Aria”?
In chiusura di stagione “volatoria” - tra settembre ed ottobre - vorremmo organizzare un raduno di “Hike & Fly”. Tradotto, camminare e volare, perché è proprio di questo che si tratta. L’obiettivo è raggiungere il decollo con attrezzatura annessa, vela e imbrago, con le proprie forze e poi volare riproducendo un “eco-fly”. Senza mezzi a motore, senza cabinovie ma solo con le proprie forze naturali. Un volo unico e più soddisfacente rispetto ai voli abituali ed a diretto contatto con la natura.
È questo quindi in sintesi il mondo del volo libero, tante discipline che racchiudono un unico scopo: volare e staccare i piedi da terra in compagnia o da soli, in pieno rispetto della natura e godendosi paesaggi straordinari da una prospettiva diversa perché come diceva Leonardo Da Vinci “l’uomo che avrà volato, camminerà sulla terra con gli occhi rivolti al cielo, perchè là è stato ed è là che vuole ritornare”.
Appuntamento quindi per domenica 18 marzo a Pinzolo con una giornata all’insegna del volo con l’opportunità, condizioni meteo permettendo, di sorvolare sopra le spettacolari Dolomiti di Brenta.
MM
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