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Proseguono con successo gli appuntamenti di danza al Teatro Sociale di Trento programmati dal Centro Servizi Culturali S. Chiara. Dopo gli eventi che la scorsa settimana hanno avuto per protagonista Virgilio Sieni con Solo Goldberg Variations, giovedì 17 e venerdì 18 novembre (ore 20.30) il palco del Sociale ospiterà Silvia Gribaudi e il suo Graces, progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817.
Graces è uno spettacolo pluripremiato, vincitore del Premio Danza&Danza 2019 come “Produzione italiana dell’anno” e dell’azione CollaborAction#4 2018/2019, oltre ad essere stato selezionato a NID Platform 2019.
Prodotto da Zebra, in coproduzione con Santarcangelo Festival, Graces è stato realizzato grazie allo sguardo registico e visivo di Matteo Maffesanti (regista, formatore e videomaker), che ha seguito con Silvia Gribaudi tutto il processo artistico che si è sviluppato attraverso tappe di lavoro che comprendevano laboratori con cittadini sui materiali coreografici.
In scena tre corpi maschili, tre danzatori (Giacomo Citton, Matteo Marchesi, Andrea Rampazzo) dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura.
In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi, che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts.
Con Graces Silvia Gribaudi porta sul palco un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817. La sua ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus -Aglaia, Eufrosine e Talia- erano infatti creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità.
Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo.
«Silvia è la profetessa italiana del corpo libero. – come l’ha definita Roberto Canziani in Quantescene! Cose di Teatro - Non quello della ginnastica, che è molto legato anzi, alla forza e alla muscolatura. Ma il corpo davvero libero, quello che si è affrancato dagli obblighi e dai doveri a cui le culture lo costringono. Per indagare come l’idea del Bello, oltre che culturalmente relativa, sia un principio vitale e salubre».
Foyer del teatro
Tornano quest’anno gli appuntamenti dedicati agli approfondimenti con i protagonisti della Stagione 22-23.
Al termine dello spettacolo Silvia Gribaudi e i suoi danzatori incontreranno il pubblico per un nuovo appuntamento dei Foyer del teatro. L’incontro sarà condotto dal prof. Simone Zitelli, danzatore, coreografo e insegnante di tecnica della danza contemporanea e storia della danza al liceo coreutico Educandato “Agli Angeli” di Verona”. Attualmente è docente di tecnica contemporanea presso il liceo Musicale e Coreutico “F.A. Bonporti”.
Info e biglietti
Biglietti acquistabili su https://www.boxol.it/centrosantachiara/it oppure presso la biglietteria del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara.
Maggiori informazioni su www.centrosantachiara.it
Ufficio stampa Centro servizi culturali S. Chiara
Silvia Gribaudi
E’ una coreografa italiana attiva nelle arti performative.
Dal 2004 focalizza la propria ricerca artistica sull’impatto sociale del corpo, mettendo al centro del linguaggio coreografico la comicità e la relazione tra spettatore e performer.
Premio Giovane Danza D’Autore con “A CORPO LIBERO” (2009), finalista Premio UBU come migliore spettacolo di danza e finalista Premio Rete Critica con R.OSA (2017), Premio CollaborAction#4 2018-2019, finalista Premio Rete Critica 2019, Premio DANZA&DANZA 2019 come miglior produzione Italiana con GRACES e Premio Hystrio Corpo a Corpo 2021.
Ha partecipato a progetti artistici di ricerca quali:
CHOREOROAM (2011), TRIPTYCH (2013), ACT YOUR AGE (2014) progetto europeo sull’invecchiamento attivo attraverso l’ arte della danza, da cui è nata la performance WHAT AGE ARE YOU ACTING? e il progetto territoriale OVER 60; PERFORMING GENDER (2015); CORPO LINKS CLUSTER (2019/2020) in cui la relazione tra danza, montagna e comunità montana ha dato vita al progetto site specific TREKKING COREOGRAFICO e allo spettacolo MONJOUR (2021) prodotto da Torinodanza Festival in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto e Les Halles de Schaerbeek - Bruxelles.
Nel 2021 è coreografa ospite per “Danser Encore, 30 solos pour 30 danseurs” progetto per l’Opéra de Lyon ed è selezionata dal network internazionale Big Pulse Dance Alliance.
I suoi spettacoli sono presenti in numerosi Festival Nazionali ed Internazionali e vengono realizzati in processi creativi al cui centro c’è il dialogo e l’incontro poetico con altri/e artisti/e, compagnie e comunità.
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