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L’attore e autore veneto sarà in scena con i personaggi diventati ormai di culto grazie ai suoi interventi a PropagandaLive su La7. Il giorno successivo Pennacchi sarà ancora sul palco dell’Auditorium con “Una piccola Odissea”.
“Pojana e i suoi fratelli” – 7 novembre, ore 20.30, Auditorium S. Chiara (Trento)
“Una piccola Odissea” – 8 novembre, ore 10, Auditorium S. Chiara (Trento)
Da sempre luogo di grandi eventi, l’Auditorium S. Chiara di Trento è pronto ad accogliere il pubblico con tanti appuntamenti per tutta la famiglia che vedranno protagonisti alcuni tra i più importanti rappresentanti del nuovo teatro di narrazione della scena nazionale.
Il compito di inaugurare la programmazione in Auditorium del Centro S. Chiara spetterà lunedì 7 novembre (ore 20.30) all’attore ANDREA PENNACCHI con Pojana e i suoi fratelli, spettacolo ironico e graffiante che porta in scena una schiera di personaggi forgiati dalla sua immaginazione. Ma non finisce qui, dato che l’autore e attore veneto sarà nuovamente protagonista in scena anche il mattino del giorno successivo, martedì 8 novembre (Auditorium S. Chiara, ore 10), con il primo appuntamento della rassegna Scappo a teatro dal titolo Una piccola Odissea, una versione a più voci con accompagnamento musicale dal vivo pensata per restituire il gusto del racconto di Omero.
Pojana e i suoi fratelli
Franco Ford – “Pojana” è un personaggio mitologico nato molti anni fa, impersonato da Andrea Pennacchi: un avido padroncino del Nordest, ossessionato da i schei e dal suo per nulla velato razzismo, che sfoggia senza remore opinioni durissime in merito ai tempi incerti che vivono il Nordest e il Paese tutto. Un personaggio oramai di culto, grazie ai suoi interventi televisivi a PropagandaLive, su LA7.
I suoi “fratelli” maggiori - Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il Nero e molti altri - vennero alla luce all’indomani del primo aprile 2014, quando in un capanón di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un Tanko – una macchina movimento terra blindata, con un piccolo cannone in torretta.
Pojana e i suoi fratelli è uno spettacolo ferocemente ironico, implacabile e graffiante che porta in scena una schiera di personaggi forgiati dall’immaginazione di Pennacchi. Assieme al musicista Giorgio Gobbo, l’autore e attore veneto racconta alla nazione le surreali storie del Nordest che «fuori dai confini della neonata Padania» non conosce nessuno.
«È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi – riflette Pennacchi – da provinciali buoni, gran lavoratori, si sono trasformati in avidi padroncini. Così, di colpo, con l’ignoranza a fare da comune denominatore agli stereotipi. Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente».
Una piccola Odissea
L’Odissea è stata definita: “un racconto di racconti”, una maestosa cattedrale di racconti e raccontatori, attraversata da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete atta a catturare il lettore. Proprio il suo essere costruita mirabilmente per la lettura, però, la rende difficile da raccontare a teatro, ricca com’è.
In questa Piccola Odissea, Andrea Pennacchi ha pensato di restituirne il sapore di racconto orale proponendone una versione a più voci, che potesse dare il giusto peso anche alla ricca componente femminile e al ritorno vero e proprio. Pochi si ricordano, infatti, che gran parte della storia si svolge nell’arco di pochi giorni, tra la partenza di Odisseo da Ogigia e il suo trionfo contro i proci e il ricongiungimento con moglie, figlio e padre. Il resto della storia, la parte più conosciuta, è raccontata, da aèdi, dai suoi vecchi compagni, da Telemaco e Penelope, e da Odisseo stesso.
Una piccola Odissea partirà così dalla capanna dei racconti, quella capanna del chiaro Eumeo, principe e guardiano di porci, in cui inizia la vera e propria riconquista di Itaca da parte di Odisseo. Lo spettacolo vede l’accompagnamento musicale dal vivo di Giorgio Gobbo (chitarra e voce), Annamaria Moro (violoncello) e Gianluca Segato (lap steel guitar).
Andrea Pennacchi
Teatrista dal 1993, il suo viaggio è iniziato col Teatro Popolare di Ricerca di Padova. Si è formato come attore seguendo maestri come Eimuntas Nekrosius, Carlos Alsina, e Cesar Brie, Laura Curino e Gigi Dall'aglio. Ha composto Eroi, finalista al Premio Off del Teatro Stabile del Veneto, con il supporto di Giorgio Gobbo e Sergio Marchesini. Ha debuttato nella drammaturgia con Villan People prodotto da Pantakin, poi selezionato al festival Tramedautore del Piccolo Teatro Grassi di Milano e premio Fersen alla regia 2014. Per anni, con la collaborazione di Arteven, ha ideato e portato in scena una serie di lezioni-spettacolo con le quali ha girato le scuole superiori del Veneto. Progetti dedicati alle scuole che tuttora girano grazie a Teatro Boxer, compagnia da lui fondata.
É direttore artistico, di Terrevolute – festival della bonifica e della rassegna Odeo days. Ha recitato in cinque produzioni del Teatro Stabile del Veneto sotto la direzione di registi come Damiano Michieletto, Bepi Emiliani e Emanuele Maria Basso e Natalino Balasso.
Per il cinema, ha iniziato recitando la parte di Sandro in Io sono Li di Andrea Segre, per Carlo Mazzacurati ha recitato ne La sedia della felicità. Altre sue apparizioni sono in Leoni, Suburra e Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini. Per la televisione, oltre ad essere stato il Ragionier Galli ne Il paradiso delle signore, ha lavorato in L’Oriana, Grand Hotel, Non Uccidere 2, Don Matteo, e A un passo dal Cielo. E’ spalla di Paola Cortellesi nella serie Sky Petra.
Per informazioni e biglietti è possibile visitare il sito www.centrosantachiara.it
Ufficio stampa Centro servizi culturali S. Chiara
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