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Per la prima volta, un ateneo italiano diventa luogo di ideazione, progettazione, creazione, promozione e produzione di un’opera musicale. La Giuditta di UniTrento, con musiche originali di Marco Uvietta e testi di Francesco Ghia e Carla Gubert, debutta mercoledì 21 settembre nella chiesa di San Francesco Saverio a Trento nell’ambito della XXXVI edizione del Festival MusicAntica.
L’evento si inserisce all’interno del programma di TRENTO MUSICANTICA, la rassegna organizzata dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara e dal Centro di eccellenza Laurence K.J. Feininger che ogni autunno riprende il suo cammino tra gli innumerevoli sentieri della musica antica, giungendo quest’anno alla 36esima edizione.
L'episodio biblico di Giuditta, con la donna eroica che salva la propria città – Betùlia, alle porte di Gerusalemme – dall’assedio dell’esercito nemico – quello degli Assiri del generale Oloferne – è entrato più volte nella storia dell’arte mondiale. Nelle arti figurative, con le opere, tra gli altri, di Botticelli, Michelangelo, Caravaggio, Rembrandt, Rubens, Gentileschi e Klimt; nella letteratura, con i poemetti anglosassoni e tedeschi e le menzioni nella Commedia di Dante, fino alle riscritture otto-novecentesche; ma anche nella musica, con gli oratori di Scarlatti, Vivaldi e Mozart, di Meyerbeer nell’Ottocento e Honegger nel Novecento.
Ora, per la prima volta, un oratorio musicale dedicato a questo episodio è ideato, progettato, creato, promosso e prodotto da un ateneo italiano.
La “Juditha dubitans” dell’Università di Trento debutterà mercoledì 21 settembre alle 20.30 nella chiesa di San Francesco Saverio a Trento nell’ambito della XXXVI edizione del Festival MusicAntica organizzato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e dal Centro di eccellenza Laurence K.J. Feininger.
L’idea e la musica dell’oratorio sono di Marco Uvietta, professore di Musicologia e storia della musica a UniTrento e compositore. Il libretto è invece di Francesco Ghia, docente di Filosofia morale, e Carla Gubert, professoressa di Letteratura italiana contemporanea.
Il lavoro di Uvietta è incentrato sulla figura di Giuditta, sui suoi dubbi interiori e sul suo misterioso ed enigmatico rapporto con Oloferne. L’oratorio nasce da un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto il Dipartimento di Lettere e Filosofia e il Centro di Eccellenza di Alti Studi Umanistici (CeASUm) dell’Università, con la collaborazione di esperti italiani e stranieri.
Quella di Uvietta è una Giuditta “dubitans” che prima dispera («Elohim, perché ci hai abbandonati»), poi incita il popolo («Elohim non vuole che provochiamo la sua ira […] Da noi solo dipende la nostra vita»), quindi, tormentata dal dubbio, pone tre quesiti a Oloferne per capire chi sia: un uomo da sedurre, da eliminare o entrambe le cose? Il dialogo fra Giuditta e Oloferne, intercalato dal canto gregoriano «Adonai, domine Deus […] qui dedisti salutem in manu feminæ» costituisce il cuore dell’oratorio. E se l’ambientazione è fedele al racconto biblico, la fragilità e l’ambiguità dei personaggi è tutta novecentesca.
Il debutto della “Juditha dubitans” è stato anticipato lo scorso autunno da cinque seminari di approfondimento dal titolo «Gli enigmi di Giuditta. Sguardi multidisciplinari su un archetipo culturale». L’approfondimento ha riguardato la riflessione esegetica sul Libro di Giuditta, la ricezione filosofica di alcuni dei suoi motivi principali, l’analisi di momenti significativi e paradigmatici dell’interpretazione di Giuditta nella storia dell’arte e nella storia della letteratura, l’enucleazione di alcune tappe fondamentali della rielaborazione drammaturgico-musicale della figura di Juditha.
A riprova del coinvolgimento trasversale di numerose strutture di UniTrento, è da sottolineare come l’esecuzione dell’oratorio coinvolga non solo musicisti e cantanti professionisti, ma anche la Corale polifonica dell’Università, iniziativa nata nel 2016 con l’obiettivo di coinvolgere l’Ateneo in un progetto musicale educativo.
“Juditha dubitans. Oratorio in tre quadri” è prodotto dall’Università di Trento, in collaborazione con il Centro Servizi Culturali Santa Chiara. L’iniziativa è cofinanziata dal Miur nell'ambito del CeAsum - Centro di Alti Studi Umanistici del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'ateneo.
L’ingresso è libero e gratuito. Durante l’evento verrà distribuito un opuscolo pubblicato dal Dipartimento di Lettere e Filosofia con all’interno il libretto dell’opera e una serie di saggi che analizzano il tema di Giuditta e Oloferne da varie angolazioni.
Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it o chiamare il numero verde 800013952.
Ufficio stampa Università degli Studi di Trento
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