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Torna la collaborazione all’insegna dell’arte e della bellezza tra il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano e la storica orchestra dei Solisti Veneti. Nato nel 2020 dalla fantasia creativa de “I Solisti Veneti” in collaborazione con il FAI, il ciclo concertistico “I Solisti Veneti per il FAI” è strutturato in forma itinerante per promuovere il dialogo tra musica, storia e arte, proponendo al pubblico dei programmi musicali che rispecchino, illuminino e attualizzino l’eredità culturale e naturale di monumenti e parchi fra i più belli d’Italia.
Riflettori puntati allora sulla terza edizione de “I Solisti Veneti per il FAI”, una tournée all’insegna della grande musica che, al via il 30 agosto, si chiuderà il 15 settembre e che anche quest’anno ripropone al pubblico il suo format consolidato: un dialogo ideale tra la musica classica e alcuni Beni del FAI di grande pregio, collocati tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Trentino-Alto Adige. Magici scenari dove ascoltare le straordinarie esecuzioni de I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella sono Villa Necchi Campiglio a Milano (30 agosto), Villa Panza a Varese (1 settembre e 15 settembre), il Castello di Avio a Sabbionara di Avio (TN) (2 settembre), il Castello di Masino a Caravino (TO) (4 settembre) e Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (VA) (9 settembre).
Venerdì 2 settembre alle ore 21 al Castello di Avio a Sabbionara di Avio (TN) l’Ensamble Vivaldi de I Solisti Veneti proporrà musiche di Vivaldi, Tartini, Mozart, Turina e Paganini. In particolare, il programma del concerto aprirà con due brani di Vivaldi - Sinfonia dall’Opera “La Verità in Cimento” per archi e Sonata in re minore op. 1 n. 12 “La Follia” per due violini e violoncello – seguiti dalla Sonata in sol minore g5 “Il Trillo del Diavolo” per violino e archi di Tartini. E ancora, Mozart con Divertimento in fa maggiore K 138 per archi, Turina con “La Oracion del Torero” per archi e, in chiusura di serata, “Le Streghe” Variazioni op. 8 su un tema di Süssmayr per violino e archi di Paganini.
L’occasione è la vendemmia al Castello nei terreni coltivati a vite di proprietà del FAI. Il programma scelto per la serata è quindi appunto legato al tema della vendemmia e quindi del vino con Bacco, il trillo del diavolo, la follia e il divertimento come temi forti che legano quindi le pagine musicali scelte per la serata.
Vivaldi pone un ciclo di venti variazioni sulla Follia, l'antico e celeberrimo tema in tempo di sarabanda utilizzato da numerosi compositori dell'epoca. Ciò che contraddistingue il ciclo e la sua originalità sono anzitutto l'interpretazione drammatica e, per così dire, narrativa del progetto compositivo e la presenza di variazioni cantabili, in tempo lento, nettamente diversificate da quelle figurali. L'organizzazione formale, l'ordine e la configurazione delle variazioni mirano a integrare i singoli pannelli in un unico arco di respiro drammatico e di grande effetto esecutivo.
Per quanto riguarda Mozart, i Divertimenti, sono legati al gusto settecentesco di far musica insieme e riflettono una identica struttura formale, in cui si alternano movimenti di danza e passaggi solistici e virtuosistici, riservati ad esecutori di talento. Per questa ragione i Divertimenti per archi di Mozart sono musiche di piacevole ascolto, dai giochi armonici chiari e precisi, che denotano un classicismo equilibrato e sereno. Il dato rilevante di questi Divertimenti è la limpidezza e la trasparenza quartettistica del suono e l'omogeneità e la fusione del gruppo strumentale. Il Divertimento in fa maggiore K. 138 fu composto tra gennaio e marzo del 1772 e risente dell'influenza stilistica sia dei maestri italiani che di Michael Haydn, con una netta preferenza per il discorso melodico chiaro e scorrevole. Il finale è un delizioso rondò e il tema particolarmente gaio e spensierato viene esposto attraverso la forma della imitazione tra la viola e il violoncello e ripetuto per ben cinque volte, secondo i moduli ad incastro di scuola tedesca, lasciandoci la freschezza di un sentimento di gioiosa cantabilità.
E come non celebrare la rinomata Sonata in sol minore g5, “Il Trillo del Diavolo”? Pagina sulla quale la letteratura romantica ha edificato la storiella del diavolo che, durante la notte avrebbe suggerito a Tartini il tema della sonata. Che tale tema sia di Tartini o del Diavolo (peraltro Tartini raccontò di essersi sforzato di ricordarlo, al mattino, ma di non essere riuscito a rammentarne tutta la bellezza…) – fatto sta che alla sua bellezza si deve la celebrità del Maestro delle Nazioni anche in epoche – l’Ottocento e il primo Novecento – nelle quali la gran parte delle sue composizioni non erano più conosciute ed eseguite. Mentre, grazie all’impegno che fu del Maestro Claudio Scimone e oggi dei Solisti Veneti e del loro Direttore Giuliano carella, Tartini è uno dei compositori più amati e suonati al mondo.
In caso di pioggia il concerto si terrà all’interno del Palazzo Baronale del Castello.
L’Orchestra de “I Solisti Veneti” fu fondata nel 1959 da Claudio Scimone. Il Maestro Scimone consacrò la sua esistenza alla diffusione della musica classica, divulgando nel mondo l’immenso patrimonio culturale veneto e italiano, con la precisa volontà di rendere l’esperienza culturale accessibile a tutti. Ascesa rapidamente ai vertici della fama internazionale, con più di 6.000 concerti in 90 diversi Paesi da oltre sessant’anni l’Orchestra dei Solisti Veneti riscuote da sempre l’affetto e l’incondizionato entusiasmo del pubblico. Sotto la guida del nuovo Direttore, il Maestro Giuliano Carella, degno erede di Claudio Scimone, dal 2018 l’Orchestra continua nel solco della propria storia, attivando nuovi progetti che coinvolgono il pubblico e la critica con sempre maggior attenzione e entusiasmo.
Per informazioni: info@solistiveneti.it; www.solistiveneti.it
Costo del biglietto: intero 25€ | Ridotto Iscritti FAI 20€ | Ridotto studenti universitari e del Conservatorio 10€ | Ridotto bambini under 12 anni 10€. Biglietti disponibili in prevendita online al link: https://bit.ly/ISolistiVenetiperilFAI
Prima del concerto, sarà possibile visitare il Castello di Avio alle ore 20 con visita guidata (N.B. il costo della visita non è incluso nel biglietto del concerto). Per info e prenotazioni visite guidate: www.castellodiavio.it; tel. 0464 684453.
Ufficio Stampa Solisti Veneti
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