Sabato 19 febbraio, ore 17:30 - Piazza Santa Maria Maggiore - Trento
Il pericolo di precipitare in uno sciagurato scenario, dentro il quale una guerra che si alimenta dagli anni novanta si trasforma in un incendio di portata mondiale, sembra momentaneamente scongiurato dal ritiro parziale delle truppe di Mosca dal confine.
Sappiamo bene come siano delicati gli equilibri geopolitici planetari, che rendono inimmaginabile l’entrata dell’Ucraina nella NATO o nell’Unione Europea, insopportabile la scalata di Putin al vertice della Russia, impossibile da accettare la politica di allargamento fino ai suoi confini da parte degli Stati Uniti e della Nato.
Gli eventi di questi mesi si inseriscono nella storia della guerra fredda tra due grandi poli contrapposti, che, una volta finita, come sempre avviene, ha comportato il tentativo dei vincitori di imporre il proprio modello politico, economico e sociale, creando effetti di breve, medio e lungo periodo. Si tratta del fallimento di un ordine mondiale che speravamo democratico e che non si è mai realizzato e se, ora, giochiamo alla ricerca del responsabile, dobbiamo avere ben chiaro che, come in ogni conflitto, non c’è chi sta dalla parte giusta e chi da quella sbagliata.
La strada per la de-escalation può passare solo attraverso una soluzione diplomatica a tutto campo.
È necessario che l’Unione Europea dimostri di non essere quel vaso di coccio stretto tra l’avventurismo made in Usa e le politiche criminali di Putin, descritto da Lucio Caracciolo, e assuma in pieno il suo ruolo pacificatore in un’ottica futura di vera politica estera federale, che garantisca la dignità e l’autodeterminazione dei popoli.
È necessario che la diplomazia mondiale individui dinamiche di dialogo in grado di scongiurare le tensioni attuali e quelle che, inevitabilmente, si creeranno anche in futuro, nel supremo interesse di tutti: la pace.
Tutti noi, che consideriamo la pace il valore supremo, ci appelliamo all’art 11 della Costituzione Italiana che ripudia la guerra, impugniamo ancora una volta le bandiere di pace, e gridiamo tutti assieme il nostro disgusto per la guerra.
Vogliamo diventare un enorme fermento di idee di pace e fare in modo che si avvicini quel tempo in cui i potenti smetteranno di trascinare la gente dentro la follia della guerra e si porranno solo l’obiettivo comune del rispetto dei diritti umani, sociali ed economici a livello internazionale.
sottoscrizioni:
ANPI Trentino
Atlante delle guerre e dei conflitti
CAVA - Coordinamento Associazioni della Vallagarina per l'Africa
Centro Pace Ecologia e Diritti Umani di Rovereto
Controcultura Spazio aperto Be.Brecht
CSO Bruno
Europa Verde - Verdi del Trentino
Forum trentino per la pace e i diritti umani
Futura
Gruppo Trentino con Mimmo Lucano
Laici trentini per i Diritti civili
Partito Democratico del Trentino
Partito Rifondazione Comunista Trentino
Rete degli studenti medi Trento
Sinistra die Linke Bolzano
Sinistra Italiana
Udu Trento Unione degli universitari
UIL Trentino
Ufficio stampa Museo Wunderkammer
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