Via libera dalla Giunta esecutiva del Parco all’adozione di uno strumento organico di valutazione delle richieste inoltrate dalle Amministrazioni comunali riguardanti interventi di conservazione e valorizzazione del territorio, in particolare manutenzioni straordinarie su strade, sentieri e manufatti: si va dalla costruzione o il ripristino di ponti e passerelle a lavori di sistemazione idrogeologica e messa in sicurezza, fino al recupero di malghe e piccoli edifici rurali. I nuovi criteri definiscono anche la compartecipazione finanziaria dell’Ente Parco alla realizzazione degli interventi.
Nel corso dei primi mesi del 2021, con l’avvio della nuova governance in capo al presidente Walter Ferrazza, il Parco aveva proposto a tutte le Amministrazioni comunali territorialmente ricadenti nell’area protetta un nuovo modello di convenzione, di durata quinquennale, per proseguire e ampliare l’esperienza riguardante la gestione degli interventi di manutenzione della rete sentieristica e di altre infrastrutture di interesse territoriale.
Essendo tuttavia cresciuta, negli ultimi anni, la richiesta di interventi che esulano dalla manutenzione ordinaria, i quali presentano specificità e costi di realizzazione di una certa rilevanza, è stato fin da subito evidente che bisognasse mettere a punto anche uno strumento specifico che consentisse alla Giunta del Parco di valutarne di volta in volta, in maniera oggettiva, l’ammissibilità.
Lo strumento è ora operativo: il documento approvato dalla Giunta, “Criteri per la realizzazione di interventi straordinari richiesti al Parco dagli Enti proprietari ricadenti in area Parco”, individua una serie di criteri generali di ammissibilità per le seguenti tipologie di intervento:
- manutenzione straordinaria di sentieri
- rifacimento di passerelle pedonali o di nuova realizzazione
- manutenzione di tratti stradali comunali o forestali
- manutenzione di aree di sosta e picnic
- manutenzione ordinaria e straordinaria e nuove realizzazioni di ponti carrabili
- manutenzione o ristrutturazione di immobili
- interventi volti al recupero ambientali di prati e pascoli;
Per ciascuna fattispecie si individuano i criteri di ammissibilità dell’opera, generali e specifici, gli eventuali limiti alla realizzabilità, i criteri di quantificazione della spesa ammissibile per la realizzazione dell’intervento e la ripartizione ammessa della spesa.
A titolo esemplificativo: fra i criteri generali, si prevede che le opere richieste devono essere coerenti con i principi istituzionali dell’Ente Parco, che la collaborazione e compartecipazione del Parco sarà in funzione della disponibilità economica e di risorse umane all’Ufficio Tecnico Ambientale, e che la decisione degli interventi a cui dare seguito dipenderà dall’ordine di presentazione delle richieste e dalla priorità dell’opera stabilita dal Parco stesso. I criteri specifici riguardano le diverse tipologie di intervento, come la manutenzione di sentieri, il rifacimento o realizzazione ex-novo di passerelle pedonali e così via, indicando anche le diverse percentuali di compartecipazione alla spesa: a volte essa viene assunta in toto dal Parco, a volte nella misura del 50%, o di un terzo del totale, anche a volte con l’individuazione di tetti di spesa (ad esempio: 5000 euro per la manutenzione straordinaria di strade comunali e forestali in area Parco, 20.000 euro per la manutenzione straordinaria o rifacimento di ponti carrabili).
Ufficio stampa PNAB - Parco Naturale Adamello Brenta
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