É con grande orgoglio che il presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Walter Ferrazza è intervenuto ier alla cerimonia ufficiale della seconda edizione del premio Fondazione Santagata AWARD, vinto dal Parco con il suo progetto sulla mobilità sostenibile. Il progetto, nelle ultime due estati, ha consentito a migliaia di visitatori di accedere alle valli e ai luoghi di maggior richiamo dell’area protetta utilizzando un mix di trasporto collettivo e parcheggi di attestamento, gestiti dal personale del Parco, anche con l’ausilio dlele tecnologie informatiche. Il premio della Fondazione Santagata, che ha sede a Torino, è rivolto a progetti di sviluppo sostenibile realizzati tra il 2020 ed il 2021, ed è conferito da un comitato scientifico coordinato dalla Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura. Il Parco ha partecipato presentando il “Sistema di gestione della mobilità sostenibile nelle valle del Parco”, iniziativa longeva ma che la nuova Giunta dell’Ente ha saputo rinnovare e reinterpretare, riadattandola alle nuove esigenze territoriali e dandole nuova vitalità sia in termini gestionali (prenotazione on line sia del parcheggi che della navette) che in termini di estensione territoriale, coinvolgendo nuove aree tra cui Malga Zeledria e la Val Biole.
Obiettivo del premio Fondazione Santagata AWARD, alla sua seconda edizione, era quello di fornire visibilità e riconoscimento a un progetto di sviluppo sostenibile, in linea con gli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, caratterizzato da innovazione, multi-disciplinarietà, capacità di applicare l’utilizzo di strumenti digitali per soluzioni e proposte che favoriscano la resilienza e l’adattamento in situazioni di crisi.
Per la selezione del progetto vincitore, il Comitato Scientifico individuato da Fondazione Santagata, ha preso in esame progettualità che nel corso delle annualità 2020/2021 sono state in grado di rispondere ai seguenti criteri generali:
1. Capacità di generare impatti sullo sviluppo sostenibile, in particolare in chiave culturale ed economica, dei territori/comunità nel quale sono inseriti;
2. Coerenza con uno o più Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite;
3. Utilizzo di elementi di innovazione tecnologica e/o di processo;
4. Capacità di favorire il coinvolgimento attivo delle comunità locali;
5. Capacità di favorire la resilienza e l’adattamento in situazioni di crisi;
6. Capacità di costruire reti collaborative tra designazioni, anche diverse.
Al premio potevano candidarsi territori che fossero referenti di progetti svolti in aree o comunità inseriti in una delle seguenti cinque designazioni UNESCO: Patrimonio Mondiale, Patrimonio Culturale Immateriale, Città Creative, Riserve della Biosfera o Geoparchi.
Il progetto di mobilità sostenibile del Parco Adamello Brenta è stato giudicato il migliore, tra i progetti italiani, sia per l’innovativo impianto tecnologico su cui si basava la piattaforma di prenotazione on line, che per l’estensione territoriale sulla quale il progetto insiste e il sisitema di governance che sottende ad una progettualità simile. Il terreno della mobilità costituisce infati una delle frontiere più avanzate di sperimentazione dell’innovazione tecnologica, in particolare incorporando i valori della sostenibilità e della sicurezza che sono sempre più centrali nei nuovi modelli di gestione. Le istanze relative alla salvaguardia dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita in generale costituiscono l’espressione di una rinnovata sensibilità degli utenti, sempre più attratti da soluzioni innovative al riguardo. La sfida appare dunque cruciale soprattutto in un ambito turistico così peculiare come quello del Parco Adamello Brenta, dove l’alta densità di uomini e mezzi impone un intervento continuo, efficace e lungimirante.
Al Parco è stata riconosciuta una spiccata dinamicità e flessibilità nella gestione di un territorio estremanente frazionato e diversificato. E nell’intento del presidente Ferrazza, chiare sono risultate le intenzioni future: il Parco deve investire e implementare il sistema così che il progetto diventi elemento distintivo dell’offerta turistica, rendendo ancora più chiara la percezione delle conservazione attiva dell’area protetta nel rispetto degli obiettivi dell’Agenda 2030. “Alla natura – ha aggiunto - si comanda solo ubbidendole”.
Ufficio stampa Parco Naturale Adamello Brenta
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