In risposta alla mia domanda a risposta immediata, presentata oggi in Consiglio, ho apprezzato l’impegno della Provincia e, nello specifico, del Dipartimento Trasporti nel programmare con adeguato anticipo le misure necessarie per conciliare il bypass ferroviario con i progetti di mobilità cittadina in fase di studio, ovvero il Nordus e la tramvia fra Spini e il centro storico di Trento. Qualora non fossero realizzabili le auspicabili ipotesi dell’uscita più a Nord del bypass o di “destra Adige”, risulta di fondamentale importanza che i lavori per la circonvallazione e quelli per il Nordus e la tramvia vengano gestiti con efficienza ed in sinergia per evitare di generare una situazione caotica che renderebbe la zona a Nord di Trento invivibile per molti anni. Si tratta dunque di conciliazione dei lavori, ma anche delle effettive necessità trasportistiche. Considerando infatti che la data di inizio degli scavi per il bypass è prevista per l’estate 2023, ipotizzare la realizzazione della tramvia prima dell’inizio dei lavori per la circonvallazione è sostanzialmente impossibile. Va quindi chiarito quale sarà la sua compatibilità con il Nordus una volta che quest’ultimo sarà realizzato. Serve un’analisi seria e approfondita dei flussi di utenza per dare vita a una mobilità cittadina armoniosa e integrata, non certo ridondante o finanziariamente insostenibile nel medio-lungo periodo. È giusto immaginare una mobilità “green” e virtuosa per Trento, in cui i mezzi pubblici prendono il posto dei veicoli privati, ma attenzione a valutare in maniera approfondita la funzionalità dei progetti, specialmente se essi vanno a sommarsi l’uno con l’altro aumentando le criticità date dalle esternalità negative dei cantieri (analogamente a quanto avvenuto con i lavori stradali al viadotto Montevideo in concomitanza con quelli lungo la Statale della Valsugana che hanno generato forti disagi per i pendolari – si pensi ad esempio a chi dalla Valle dei Laghi doveva raggiungere Pergine o Borgo per lavoro-) . Le opere pubbliche sono importanti per dare il via a una nuova fase di slancio dell’economia nazionale e provinciale, ma vanno studiate adeguatamente perché siano funzionali ed efficienti per la città in base a una pianificazione strategica e ponderata della viabilità dei prossimi decenni.
Da sottolineare inoltre l’importanza della Trento-Malè per tanti pendolari e studenti che arrivano a Trento ogni giorno. A partire dall’estate 2023 la linea verrà sospesa per l’inizio degli scavi per il bypass nella zona dell’ex Scalo Filzi. Se i lavori dovessero dilungarsi o fosse approntato un servizio alternativo inadeguato vi sarebbero fortissimi disagi per l’utenza. Su questa tratta infatti, a pieno regime nel periodo pre-covid, erano trasportate oltre 7 mila persone ogni giorno e ben 2 milioni e mezzo di persone all’anno. Si può dunque comprendere facilmente l’importanza della Trento-Malè per tantissimi lavoratori, studenti e visitatori che quotidianamente giungono a Trento dalla Piana Rotaliana e dalle valli di Non e di Sole.
Cons. Alessia Ambrosi
Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia
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