Sono stati prelevati dall’elicottero al mattino presto da malga Campo e in pochi minuti sono arrivati in quota, a circa 2900 metri s.l.m., sotto la Presanella, sulla linea di fortificazioni del Tamalè, Cimòn de le Gère e Cima Botteri, per procedere con la posa delle ultime tabelle che segnano i confini esterni del Parco Naturale Adamello Brenta. Tutt’attorno, in un panorama maestoso, le tracce lasciate dalla Grande Guerra: i resti della teleferica che, con diversi strappi, portava viveri e attrezzature alle truppe stanziate qui, assieme a resti di reticolati, baraccamenti, bossoli e quant’altro. Oggi però questi non sono più confini di guerra ma di pace: delimitano un’area protetta e informano chi si spinge fin quassù sui comportamenti che deve osservare. Le squadre del Parco – sette in tutto, per un totale di 14 persone - si muovono veloci e sicure, grazie all’esperienza che hanno accumulato da luglio, quando è iniziato il progetto, che si sta concludendo in questi giorni. In tutto i cartelli e le tabelle posate, che segnalano gli ingressi al Parco e anche alle riserve speciali presenti al suo interno, sono 300. La segnaletica, prevista dalle normative sulle aree protette, è posta in tutti i punti in cui strade e sentieri intersecano i confini del Parco o delle Riserve, individuati tramite il GIS; le tabelle più grandi contengono sia le mappe in 3 D del territorio sia l’elenco delle norme di comportamento che i visitatori devono rispettare. I segnali posti in quota segnalano semplicemente l’ingresso al parco o all’area protetta, anche per non impattare sul paesaggio.
La realizzazione del progetto, finanziato attraverso il Programma di Sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento, per circa 100.000 euro, ha comportato per il Parco uno sforzo importante. Sette in tutto le squadre impiegate, di due uomini ciascuna: quattro si sono mosse via terra, e tre con l’aiuto dell’elicottero, per raggiungere anche le zone più impervie, le creste e i valichi di confine dei massicci dell’Adamello Presanella e delle Dolomiti di Brenta. L’impegno totale è stato di circa 200 giornate-uomo.
L’apposizione della nuova segnaletica risponde alla necessità di offrire una corretta informazione sulle norme comportamentali da osservare all’interno del Parco e delle Riserve speciali, indicando con precisione i luoghi dove queste misure vanno rispettate e trovano applicazione. Ciò anche al fine di consentire agli organi di vigilanza – guardie forestali provinciali, custodi forestali e vigilanza venatoria – di svolgere la propria attività nella certezza del diritto.
Il progetto è iniziato nel 2019, con la fase di progettazione e realizzazione della cartellonistica, dell’individuazione dei punti dove apporla, e con la richiesta delle necessarie autorizzazioni ai Comuni e alle Asuc interessate.
L’organizzazione del lavoro è stata curata fin nei minimi dettagli, per ottimizzare risorse ed energie e minimizzare i costi. I tragitti delle squadre in elicottero, della durata media di 7 minuti, sono stati pianificati con particolare cura. In montagna, anche alle alte quote, gli operatori si sono sempre tenuti in contatto attraverso la rete Tetra. I lavori si concludono in questi giorni, con legittima soddisfazione per tutte le persone coinvolte.
I costi relativi per la manutenzione della segnaletica, verranno coperti con lo stanziamento annuale di fondi dell’Ente Parco destinati per la manutenzione ordinaria dei sentieri.
Ufficio stampa Provincia autonoma di Trento e Parco Naturale Adamello Brenta
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