Il Comitato Mobilità Sostenibile Trentino-CMST ha inviato le Osservazioni alla proposta di Variante del PUP, elaborate dall’ing. Ezio Viglietti ai seguenti enti: al Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio, al Presidente della Provincia Autonoma di Trento, alla Giunta, al Consiglio, ai Ministeri delle infrastrutture della Mobilità sostenibile e della Transizione Ecologica dell’ambiente e della Tutela del Territorio, al Presidente Consiglio dei Ministri.
Riservandosi di integrare, dopo aver visionato la Variante del PUP e il Rapporto Ambientale (VAS) prodotte dalla PAT a seguito dei documenti presentati dagli Enti Locali.
La Giunta Provinciale con l'avvio della procedura di Variante del PUP, ha voluto esprimere la propria volontà politica per la progettazione e realizzazione dell'opera di completamento dell'infrastruttura autostradale Valdastico Nord A31. Tale opera del costo presunto di 3 miliardi, creerà notevoli danni al paesaggio e all’ambiente delle valli Trentine oltre che anche ulteriori esternalità negative; essa è in netto contrasto con il Protocollo Trasporti della Convenzione delle Alpi e servirà unicamente ad Atlantia, per il rinnovo della concessione.
Ma esiste un’alternativa alla realizzazione della Valdastico Nord A31?
Il potenziamento della linea ferroviaria della Valsugana potrebbe rappresentare una valida alternativa per trasferire il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia. Il CMST ritiene che il potenziamento della linea ferroviaria Trento-Primolano-Mestre possa svolgere la funzione di collegamento degli interporti orientali tra i porti di Venezia, Trieste nel Veneto e nel Friuli Venezia Giulia, con l’asse dell’Adige e l’interporto di Trento.
In cosa consisterebbe il vantaggio rispetto alla a31?
Il trasferimento del trasporto delle merci attraverso i mezzi pesanti che percorrono la SS47 ai treni di trasporto combinato potranno concretamente ridurre i flussi di traffico su questa arteria del corridoio est, eliminando molte criticità come ad esempio: il pesante flusso automobilistico che spesso crea congestioni di traffico, riduzione degli incidenti stradali oltre che una notevole riduzione dell’inquinamento e di emissioni.
IL CMST denuncia la mancanza di una visione strategica, da parte della Provincia Autonoma di Trento, in materia di mobilità sostenibile; infatti manca il Piano Provinciale per la Mobilità (sostenibile) (PPMS), che non è stato approvato né dalla Giunta né dal Consiglio Provinciale. Il PPMS, insieme al PUP, sono importanti per definire politiche di mobilità sostenibile in coerenza con le politiche nazionali ed europee. Diventa urgente e improrogabile rallentare lo sviluppo economico lineare e pensare ad un modello, anche per la mobilità, di sviluppo economico sostenibile e all’economia circolare.
Il CMST ritiene, a tal proposito, che si possa avanzare la proposta di elaborare un protocollo o una Convenzione tra i Ministeri competenti,(ossia la PAT e la Regione Veneto) per la conferma della concessione ad Atlantia con la realizzazione del vero potenziamento della linea ferroviaria Trento -Primolano - Venezia, e l'abbandono definitivo della realizzazione della Valdastico Nord A31, la messa in sicurezza delle strade provinciali e statali dei corridoi di accesso del Trentino (ad es. SS 47)
Il CMST non condivide i contenuti e gli obiettivi della Variante per le ampie motivazioni illustrate nelle Osservazioni presentate e invita il Presidente, alla Giunta e al Consiglio Provinciale di Trento.
Come si potrebbe ripianificare il tutto o meglio in che modo si deve agire in alternativa, nella fattispecie?
1. Recedere ed interrompere la procedura di approvazione e abbandonare il progetto della Valdastico Nord A31;
2. approvare al più presto il Piano Provinciale della Mobilità (Sostenibile) e/o i suoi Piani Stralcio previsti nell’art.2 della legge provinciale 30 giugno 2017, n.6;
3. programmare interventi per l’efficientamento del Sistema di mobilità Sostenibile, con finanziamenti certi e trasparenti, per lo sviluppo dell’economia circolare in Trentino e in Veneto intrecciare relazioni economiche dell’Euregio nel contesto europeo;
4. istituire il Fondo Provinciale per la Mobilità Sostenibile alimentato da risorse finanziarie dai pedaggi e accise (chi inquina paga);
5. progettare e realizzare opere ferroviarie prioritariamente importanti per gli accessi con i territori limitrofi e per le connessioni interne intervallive del Trentino, tra le quali il collegamento ferroviario tra l’asse Verona Brennero e il lago di Garda, la ferrovia dell’Avisio, il potenziamento della linea della Valsugana.
Il CMST ritiene che si possano realizzare le linee ferroviarie prevalentemente in superficie e adottare il sistema TRAM TRENO.
Inoltre ritiene di aver dato un fattivo contributo alla discussione sul futuro assetto dello sviluppo urbanistico, sociale e ambientale del Trentino, in un contesto europeo e di aver contribuito a ricercare le migliori soluzioni, per l’appunto sostenibili, per i collegamenti con il Veneto.
Recentemente sono state presentate e approvate all’unanimità mozioni presso numerosi consigli comunali trentini sull’opposizione alla Valdastico Nord A31 e sulle proposte sopra esposte.
La progettazione della circonvallazione di Trento (lotto 3/a), così pure gli altri lotti prevede il quadruplicamento con un aumento della potenzialità teorica di 450 treni/giorno della linea Fortezza – Verona.
Tale aumentata potenzialità è necessaria?
E’ indubbio che se si vuole migliorare la rete dei trasporti ferroviari trentini, e si vuole trasferire il traffico merci dalla gomma alla rotaia, occorrerà aumentare la potenzialità della linea, ma nessuno è in grado di stabilire quale dovrà essere, senza pianificazione.
Qui le osservazioni.
Portavoce Alessio Bazzani
COMITATO PER LA MOBILITÀ’ SOSTENIBILE TRENTINO CMST
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