CULTURA | LIBRI E AUTORI | TRENTO
Diventare "cittadini delle Dolomiti".
É questo il fine con cui al MUSE vengono promossi due incontri volti a far conoscere ed amare le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO.
Fondamentale infatti valorizzare i paesaggi unici di queste montagne ampliandone la conoscenza: «quali luoghi in continua evoluzione, le Dolomiti -spiega il geologo del MUSE Riccardo Tomasoni - sono ambienti fragili e mutevoli e approfondirne la conoscenza è la via maestra per accrescere la consapevolezza che la bellezza e la vivibilità di questi paesaggi dipendono dalla salvaguardia di delicati equilibri».
Spazio quindi a "Dolomiti. Fenomeni geologici e paesaggi umani", in programma per venerdì 17 settembre alle 21, e a “Zigzagando tra le Dolomiti. Storie di uomini, animali e montagne” in calendario per mercoledì 22 settembre alle 21. Entrambi gli eventi però potranno essere seguiti in diretta streaming sul canale YouTube del MUSE.
«Il riconoscimento delle Dolomiti quale Bene del Patrimonio Mondiale UNESCO - sottolineano gli organizzatori - costituisce una grande sfida, che assegna agli abitanti e ai visitatori il compito di tutelare e promuovere valori riconosciuti di interesse globale. Siamo tutti chiamati a divenire "cittadini delle Dolomiti", assumendo l'impegno alla conoscenza, alla conservazione e alla valorizzazione di un Bene complesso, composto da formazioni geologiche, ecosistemi fragili, importanti patrimoni floristici e faunistici, luoghi vissuti da secoli da comunità che parlano lingue diverse e conservano culture e identità radicate. Nei paesaggi delle Dolomiti, che oggi attraggono significativi flussi turistici, si rispecchiano una molteplicità di imprese alpinistiche, indagini scientifiche, elaborazioni culturali, produzioni letterarie, artistiche e cinematografiche che le rendono uniche».
Programma
Venerdì 17 settembre Bruno Zanon del Comitato scientifico tsm | step Scuola per il Governo del Territorio e del Paesaggio, Riccardo Tomasoni, geologo del MUSE, Maria Bertolini, Servizi Educativi del MUSE e Alessandro de Bertolini, giornalista e ricercatore della Fondazione Museo storico del Trentino presenteranno i contenuti del libro “Le Dolomiti. Patrimonio Mondiale UNESCO” (ETS, 2021) come parte di un ampio progetto culturale che si propone di coniugare l’educazione al paesaggio, all’ambiente e al territorio con l’educazione alla cittadinanza.
«La pubblicazione “Le Dolomiti. Patrimonio Mondiale UNESCO” che accompagna la mostra che è stata allestita in questi mesi dal MUSE – sottolinea Bruno Zanon, curatore del volume - è un lavoro collettivo che raccoglie competenze e esperienze di più autori e istituzioni appartenenti alla “Rete della formazione e della ricerca scientifica” della Fondazione Dolomiti UNESCO. La pubblicazione va oltre la il riconoscimento UNESCO collocando il patrimonio nel più ampio contesto naturalistico, culturale e paesaggistico delle montagne più belle del mondo».
Mercoledì 22 settembre sarà invece il giornalista e scrittore Marco Albino Ferrari ad interpretare il suo monologo dal titolo “Zigzagando tra le Dolomiti. Storie di uomini, animali e montagne”. Lo spazio dei Monti Pallidi come non è mai stato raccontato. Dal Brenta alle Dolomiti Friulane, un susseguirsi di incontri inattesi: volti, avventure, presenze selvatiche, simboli apparentemente distanti tra loro eppure legati da un filo invisibile. Vagando nel tempo e nello spazio.
«Faremo un viaggio immaginario nelle Dolomiti. E lo faremo perpetuando, come in un gioco della fantasia, quel passatempo antichissimo legato alla montagna che è il racconto orale, strettamente legato alla cultura montanara – racconta Ferrari. Il filò – o la “veillà” valdostana – ha caratterizzato le lunghe notti invernali degli alpigiani fin dal Medioevo: era come un rito, che avveniva di sera quando tutta la famiglia si trovava intorno al fuoco, dal nonno al nipote, e il patriarca raccontava storie e leggende intrise di saggezza popolare, racconti spesso ammonitori per impaurire i bambini e farli rigare dritto. Questa volta non faremo paura ai bambini, lo posso garantire. Parleremo della grande varietà umana che ha vissuto e che vive nelle valli dolomitiche, i problemi, le aspirazioni, e gli antichi retaggi che resistono da secoli. Il ritorno dei grandi predatori, la nascita delle alte vie, immagineremo gli sfalci di fine stagione e i preparativi per l’inverno. E speriamo di entrare tutti insieme in quella sottile ipnosi che ogni racconto riuscito sa provocare».
Per prendere parte all’evento, a ingresso gratuito, è necessario registrarsi sul sito MUSE di Trento | Museo delle Scienze.
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