E' stato approvato all'unanimità un ordine del giorno, l'ennesimo atto politico presentato negli anni, proposto dal consigliere De Godenz per sostenere gli apicoltori Trentini. " Da sempre seguo e mi occupo del tema" ha commentato il consigliere "e anche quest'anno, dato il perdurare della crisi del settore ho deciso di intervenire" ha spiegato. In particolare, come è possibile evincere dal dispositivo - emendato in accordo con la Giunta - De Godenz ha richiesto e ottenuto l'impegno della Giunta a valutare, qualora i contributi previsti a livello nazionale non si rivelassero sufficienti tenuto anche conto della polizza per la mancata produzione di miele, eventuali finanziamenti agli apicoltori trentini."
" Dobbiamo sostenere questa importante nicchia d’eccellenza trentina, fortemente in crisi e a rischio scomparsa" ha concluso De Godenz "mi sono infatti giunte notizie di imprese già chiuse o che saranno obbligate a chiudere presto se non continueremo a sostenerla con convinzione. Le api, lo sappiamo, sono strategiche per la tutela della biodiversità e per la salvaguardia degli ecosistemi. Pertanto è necessario fare ogni passo possibile per tutelarle e tutelare coloro i quali si occupano di loro, siano essi apicoltori professionisti od hobbisti. Ringrazio l'assessora per aver confermato la disponibilità sul tema, come fatto anche con le mie richieste del 2019. Il settore apistico trentino sta affrontando una lunghissima crisi: traghettiamolo verso lidi più tranquilli, utilizzando al meglio le nostre prerogative di Provincia Autonoma."
Sotto si riporta testo dell'odg come emendato e approvato
PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO N° 11
Prevedere sostegno straordinario per gli apicoltori trentini
E’ risaputo come l’apicoltura rappresenti per il Trentino un settore importante sia nella sua componente professionistica che a livello hobbistico.
Si tratta di un patrimonio raro che rappresenta appieno una declinazione della vita all'aperto, contadina e rispettosa della natura, capace, migliorandosi e aggiornandosi costantemente, di arrivare a prodotti tipici – in questo caso vari mieli - di vera eccellenza, riconosciuta, come dimostrano i numerosi premi e attestati ricevuti, sia a livello locale che nazionale.
Come purtroppo già avvenuto in passato – ad esempio già nel 2019 - gli addetti del comparto apistico hanno comunicato il loro permanere in stato di crisi, causato oltreché dall’emergenza pandemica che ha ovviamente rallentato per tutto il 2020 i processi produttivi da piogge, eventi atmosferici e temperature molto al di sotto della media, le quali hanno portato a un calo enorme nella produzione; nei mesi fino a giugno 2021 vi sono state, infatti, pochissime o quasi nulle produzioni di mieli d’acacia, di mele, millefiori primaverile e tarassaco.
Da giugno in poi, grazie anche al massiccio intervento degli apicoltori, i quali hanno profuso tutto il loro impegno per nutrire con composti zuccherini le loro arnie, la situazione appare leggermente migliorata ma ancora in forte difficoltà con una produzione molto minore rispetto al passato.
Ovviamente tali composti hanno un costo e si ritiene che, come fatto per l’appunto nel 2019 quando si andò a finanziare ognuna delle 31000 arnie trentine con un contributo di circa 20 Euro per l'acquisto di 20 kg di nutrimento cadauna, sia necessario tornare a ripensare a un finanziamento, magari portandolo, considerati gli ulteriori due anni di crisi passati nel frattempo a 35 Euro per arnia.
A livello nazionale,infatti, stando a quanto dichiarato dal sottosegretario all'Agricoltura Gian Marco Centinaio nel suo intervento alla Giornata Mondiale delle Api dovrebbero essere contenuti nel Sostegni bis già approvato dal Consiglio dei Ministri anche i fondi per gli oltre 68 mila produttori apistici che dovrebbero giungere in parte dai 15,4 miliardi per gli indennizzi alle imprese e in parte dai 2 miliardi per lo sviluppo Agroalimentare.
La speranza è quelle di vedere sostenuti da tali fondi anche tutti gli apicoltori trentini poiché molti rischiano di dover abbandonare definitivamente – informazioni di fallimenti sono già pervenute - se non saranno aiutati concretamente.
In passato l’assessorato provinciale competente ha mostrato sempre molta sensibilità e concretezza per quanto riguarda l'apicoltura e grazie al lavoro e alle proposte portate avanti anche assieme, si è speso da sempre su tema api portando avanti svariati atti politici concreti, si è sempre riusciti a sostentare questo micromondo che fa della valorizzazione della biodiversità trentina la sua caratteristica principale e più preziosa, assolutamente da mantenere viva e attiva.
Per tali ragioni utilizzando gli stanziamenti già previsti a bilancio
il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta Provinciale:
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