Ogni studente dovrebbe poter accedere liberamente all’istituto scolastico che frequenta, incluse le persone con disabilità. Questo diritto, riconosciuto dalla legge, purtroppo spesso si scontra con scuole vecchie e non sempre pensate per rispondere alle esigenze di questi ragazzi.
Per barriere fisiche si intendono tutti quegli impedimenti strutturali che impediscono l’accesso a scuola ai portatori di handicap: l’assenza di ascensori, di rampe per il superamento di dislivelli o di bagni a norma.
Ma vanno considerate anche barriere di tipo sensoriale e percettivo che, per alcuni tipi di disabilità (cecità, sordità), sono altrettanto impattanti. Nello specifico si intende la mancanza di accorgimenti (mappe in rilievo e altri indicatori visivi, segnali acustici, percorsi tattili per i ragazzi con gravi problemi alla vista) volti a facilitare l'orientamento degli studenti non vedenti, ipovedenti e non udenti.
A livello nazionale dal mondo della scuola emergono carenze preoccupanti: soltanto il 31,5 per cento delle scuole ha abbattuto le barriere architettoniche, percentuale che «crolla» addirittura al 17,5 per cento in caso di barriere senso-percettive.
La mancanza di accessibilità pregiudica le relazioni sociali tra gli studenti con disabilità e il resto della classe, sia rispetto alla fruizione delle lezioni, sia rispetto ai rapporti interpersonali, dentro e fuori dall'aula scolastica (esempio partecipazione a gite), creando stigma e isolamento e pregiudicando lo sviluppo della propria personalità.
Senza la rimozione di questi limiti, l’inclusione del minore con disabilità all’interno del mondo scolastico rischia di rimanere solo sulla carta. Per questo è importante monitorare, dati alla mano, qual è lo stato delle strutture scolastiche trentine di ogni ordine e grado.
Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
1. se è stato effettuato un monitoraggio del livello di accessibilità delle strutture scolastiche trentine;
2. se tale monitoraggio viene effettuato a scadenze regolari;
3. quanti sono gli alunni con disabilità che frequentano le scuole trentine e se il dato è in crescita nel tempo;
4. in percentuale quante scuole trentine risultano completamente accessibili per i disabili motori e quante tengono in considerazione le barriere senso-percettive;
5. quante scuole trentine sono sprovviste di servoscala per le carrozzine;
6. quante scuole trentine dispongono di ascensori idonei al trasporto dei disabili e quante ne sono sprovviste;
7. quante scuole trentine non hanno rampe per il superamento dei dislivelli;
8. quante scuole trentine hanno bagni, scale e porte non a norma;
9. quante scuole trentine dispongono di almeno un ausilio senso-percettivo volto a favorire l’orientamento all’interno del plesso;
10. quante scuole trentine hanno percorsi interni e esterni alla stessa accessibili ai disabili;
11. quante scuole non sono ancora provviste di postazioni informatiche, in apposite aule attrezzate, adeguate e rispondenti alle esigenze degli alunni con disabilità;
12. quante scuole trentine hanno effettuato lavori per l'abbattimento di barriere architettoniche negli ultimi cinque anni;
13. se sono in programma investimenti per l’abbattimento delle barriere architettoniche fisiche e sensoriali nelle scuole trentine dove sono presenti.
Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde
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