CULTURA | MOSTRE
Quale è stato il rapporto tra stampa ed educazione?
É questa una delle domande a cui vuole dare risposta la mostra del Museo Per Via, curata dalla ricercatrice Elisa Marazzi dell’Università di Newcastle "Stampe per crescere. Imparare, sognare e giocare con le immagini nell’Europa moderna".
Cinquanta i pezzi inseriti nell'allestimento che provengono sia dall’Italia che dall’estero «per raccontare - come sottolineano gli organizzatori - una storia in gran parte dimenticata in cui adulti e bambini di tutta Europa sono chiamati per la prima volta a liberare la fantasia e a cercare se stessi dentro a magnifici mondi di carta».
Un itinerario che scava nel passato per sfatare molti miti del presente, come spiega la stessa curatrice: «negli ultimi anni la parola scritta è diventata sempre più immateriale (penso a giornali online, e-books, e, in ambito scolastico, alle lavagne digitali) ma, nonostante questo, il libro per bambini ha ancora successo come oggetto fisico, da toccare, manipolare e anche distruggere. In questa mostra - continua la dott.ssa Marazzi - possiamo vedere gli antenati dei nostri libri per bambini, quelli che circolavano tra la gente comune e che, proprio come oggi, presupponevano una interattività: un termine che leghiamo al digitale ma che in realtà descrive quel guardare, toccare, ritagliare e incollare che era il modo in cui i bambini del passato, proprio come quelli di oggi, si rapportavano agli oggetti in mostra».
Fino almeno all’Ottocento anche chi non sapeva leggere poteva accedere a un vasto universo di narrazioni che venivano trasmesse oralmente attraverso le esibizioni pubbliche di cantastorie o i racconti in famiglia. Talvolta queste storie circolavano anche su testi arricchiti di immagini: piccoli libretti economici, oppure fogli illustrati, che venivano distribuiti anche nelle zone più remote grazie all’infaticabile lavoro dei venditori ambulanti. Per secoli circolarono in tutta Europa, superando barriere politiche, sociali e culturali, contribuendo a plasmare un immaginario collettivo europeo trasversale alle diverse tradizioni locali e nazionali e capace di dialogare con esse.
«Gli oltre 50 pezzi che compongono la mostra - aggiungono - provengono da importanti prestatori quali la Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” di Milano, partner principale dell’iniziativa che conserva una delle principali collezioni di stampe a livello internazionale, la Fondazione Tancredi di Barolo, la Biblioteca Statale del Monumento Nazionale dell’Abbazia di S. Giustina di Padova, il Museo Civico e la Biblioteca Civica di Bassano del Grappa, il Centro Apice dell’Università degli Studi di Milano, la Biblioteca Statale di Cremona e il Castello del Buonconsiglio di Trento».
Spazio dunque a strumenti per imparare a leggere e scrivere e ancora stampe narrative simili a moderni fumetti e giochi affascinanti.
«La mostra - concludono - fa delle stampe il perno di un racconto che ci illustra pratiche d’uso quotidiano ormai perdute e tali da sbriciolare alcune delle categorie con cui siamo abituati a leggere il presente e che saremmo naturalmente portati a proiettare nel passato: come l’idea che l’infanzia sia sempre stata considerata un’età dotata di bisogni ed esigenze propri o che le classi sociali siano sempre state mondi impermeabili e rigidamente separati. Di immagine in immagine prende così forma un mondo di carta ricco di soprese, di verità inaspettate e di legami e intrecci tra culture europee che l’epoca dei nazionalismi ha forse potuto nascondere, ma non cancellare».
La mostra - organizzata dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi con la partecipazione della Civica Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli” di Milano - sarà visitabile dal 17 luglio al 1° novembre 2021 durante gli orari d’apertura del Museo: dal martedì al giovedì dalle 14.30 alle 18.30 e dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 18.30. Ogni domenica alle 15.00 e alle 16.30 il Museo propone ai suoi visitatori una visita guidata inclusa nel prezzo del biglietto.
Presentazione
La presentazione della mostra si terrà sabato 17 luglio alle 16.30 a Pieve Tesino nei giardini storici di Villa Daziaro, residenza signorile realizzata nella seconda metà dell'Ottocento dai fratelli Daziaro, stampatori ed editori che fecero fortuna in Russia. L’evento vedrà la presenza della curatrice, Elisa Marazzi, e sarà accompagnato dall’esibizione degli artisti circensi del Per Via Festival, manifestazione dedicata alle arti di strada che animerà il fine settimana del Tesino. Subito dopo la presentazione sarà possibile visitare gratuitamente l’esposizione insieme alle guide del Museo Per Via, situato a pochi minuti a piedi dalla Villa.
La partecipazione è gratuita, ma è obbligatoria la prenotazione, da effettuare fino a esaurimento dei posti disponibili attraverso la piattaforma Eventbrite seguendo il link pubblicato sul sito del Museo Per Via (www.museopervia.it) nella sezione dedicata all’evento.
Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero 0461 314247 o 366 6341678.
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