L’assemblea annuale della Federazione all“Assicura Arena”, in località Acquaviva ha offerto molti spunti per immaginare la cooperazione del dopo-pandemia.
Per il secondo anno consecutivo l’assemblea della Federazione Trentina della Cooperazione è stata ospitata all’interno della “Assicura Arena” di Trento, in località Acquaviva, struttura in grado di garantire gli standard di sicurezza richiesti dall’emergenza sanitaria in corso legata al Covid-19.
La relazione del presidente Roberto Simoni
Roberto Simoni, alla sua prima assemblea dopo l’elezione dello scorso anno, nella sua ampia relazione ha ricordato le molte iniziative della cooperazione trentina a sostegno di chi nell’emergenza Covid ha sofferto maggiormente. Un impegno proseguito anche di recente al fianco dell’Azienda sanitaria per allestire centri vaccinali sul territorio.
Le gravi conseguenze della crisi sanitaria stanno trasformando gli stili di vita e di lavoro, gli assetti di welfare, i modelli di sostenibilità ambientale e le frontiere tecnologiche.
“L’emergenza pandemica è stata una tragedia che colpisce il cuore – ha detto il presidente della Cooperazione – ma adesso incombe la responsabilità di pensare alla ripartenza, che presenta molte criticità ma anche importanti segnali di fiducia”.
La crisi non ha toccato in modo significativo la solidità delle imprese cooperative, e anche gli investimenti si mantengono per lo più stabili. Per il 23% delle imprese l’occupazione è addirittura aumentata.
Il presidente della Cooperazione trentina ha fotografato una realtà del movimento molto dinamica, già orientata ad una cultura “green” che ha nella sostenibilità, rispetto per l’ambiente, tutela del lavoro, innovazione i suoi tratti principali.
Lavoro agile, mobilità alternativa, utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, qualità e genuinità delle produzioni agricole, nuovi modelli di welfare, rilancio della cooperazione di abitazione, sono alcuni dei temi su cui la Federazione è fortemente impegnata insieme alle imprese cooperative.
Simoni ha richiamato la necessità di completare il progetto di digitalizzazione del Trentino fino all’ultimo miglio: “abbiamo costruito autostrade ma mancano le strade provinciali e comunali, con il rischio di vanificare gli sforzi fin qui fatti.
La connettività diffusa minimizza le distanze e valorizza la multicentralità, avvicinando quindi la città alle valli. Digitalizzazione significa anche inclusione – ha proseguito il presidente -. L’emergenza pandemica ha dimostrato come il mancato accesso alla rete possa rappresentare l'esclusione da bisogni primari”.
Focus particolare sulla partecipazione femminile e giovanile nei consigli di amministrazione: “i dati sono in miglioramento, ma si può fare di piu”, e sulla la partecipazione dei soci che va ulteriormente ingaggiata. La leva della formazione è fondamentale per costruire una classe dirigente nuova e motivata.
Il presidente ha evidenziato le comuni radici valoriali della cooperazione e dell’autonomia istituzionale. “L’una e l’altra fanno parte del nostro capitale territoriale. C’è bisogno di buon governo, di spirito creativo, di qualità; di non disperdere le risorse in politiche assistenzialistiche, ma di concentrarle a favore del sistema, degli investimenti, della crescita, della coesione sociale, fornendo essenziali stimoli al tessuto imprenditoriale”, ha concluso.
Gli interventi degli ospiti
All’assemblea sono intervenuti il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini, che ha parlato di un rinnovato protagonismo della cooperazione in tutti i sei pilastri del piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Essere nella cabina di regia per la gestione di queste risorse sarà fondamentale perché anche il mondo della Cooperazione possa dare il proprio contributo e la propria visione affinché queste risorse non siano solo per alcuni ma sia una presenza diffusa”.
Il presidente di Federcasse Augusto dell’Erba ha posto l’attenzione sulla regolamentazione delle banche cooperative che non tiene conto delle dimensioni territoriali. “Un quadro che non va bene – ha affermato - che va riordinato per consentire alle Bcc di operare secondo il loro business, coerente con l’attività di impresa che esse svolgono”.
Il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti ha ringraziato la cooperazione per l’impegno nell’emergenza della pandemia, confermando l’attenzione su alcuni temi che riguardano in particolare gli incentivi per i negozi di vicinato e per la cooperazione edilizia.
Fugatti ha riconosciuto il ruolo della cooperazione per attuare progetti sul territorio: “autonomia e cooperazione viaggiano di pari passo”.
Unico intervento critico, quello della ex presidente Marina Mattarei, che ha tacciato di mancanza di visione la relazione di Simoni, riconoscendo però il valore e la competenza della Federazione nell’erogazione dei servizi.
All’assemblea sono intervenuti anche la presidente delle Donne in Cooperazione Nadia Martinelli e la vicepresidente dei Giovani Sofia Pederzolli, i parlamentari sen. Andrea de Bertoldi, sen. Elena Testor, on. Martina Loss e l’on. Emanuela Rossini, i direttori di Federcasse Sergio Gatti e Fabiola di Loreto.
Presenti il questore Cracovia, il comandante provinciale dei Carabinieri col. Simone Salotti, consiglieri provinciali e gli assessori provinciali Mario Tonina, Giulia Zanotelli, Mirko Bisesti e Stefania Segnana.
I numeri di un sistema di imprese a servizio della comunità trentina
Il sistema della Cooperazione Trentina poggia su numeri significativi. Sono 442 le cooperative associate alla Federazione diretta da Alessandro Ceschi. Garantiscono occupazione a oltre 23 mila donne e uomini e si caratterizzano anche per una attenzione ai soggetti fragili: 1600, infatti, lavorano all’interno di strutture cooperative. I soci sono 290mila. Gli amministratori oltre 3000.
Il valore della produzione supera i 3 miliardi di euro. Il patrimonio è di 2 miliardi e mezzo di euro.
Le cooperative sono realtà del territorio per il territorio: caratteristica riscontrabile nella cifra di 750milioni di euro investiti in lavoro sul territorio. Ma anche nei 380 negozi della cooperazione di consumo a servizio di altrettante comunità locali (gran parte di questi rappresentano il solo servizio commerciale della località), nei 306 sportelli del credito cooperativo, nelle 130 imprese impegnate nella quotidianità nel lavoro e nei servizi, nella cura del territorio nei 53 mila ettari coltivati a pascolo, nelle migliaia di persone assistite dalle cooperative sociali.
Il nuovo volto di Cooperazione Trentina
Durante l’assemblea sono stati svelati nuova immagine, nuovi siti e nuovi progetti della Federazione.
La nuova immagine della Cooperazione Trentina dimostra la forte volontà di migliorare il modo di comunicare con gli interlocutori, a vari livelli. Per questo motivo accanto al tradizionale marchio Cooperazione Trentina, ristilizzato, si affiancano altri brand che meglio identificano le varie attività della federazione a favore dei propri soci, e della comunità.
Nel dettaglio, Cooperazione Trentina è il brand istituzionale del movimento cooperativo trentino nel suo complesso, a cui afferiscono le attività di rappresentanza e le iniziative del sistema cooperativo. Sito di riferimento: www.cooperazionetrentina.it.
A questo si affiancano tre nuovi sub-brand: inFederazione identifica i servizi della Federazione pper i prosi soci. Le imprese cooperative sono la forza e il collante del territorio, inFederazione è il segmento della Cooperazione Trentina che si occupa della loro gestione e crescita, attraverso servizi che vanno dalla consulenza aziendale fino alla formazione e alla vigilanza, passando per l’innovazione e la promozione. Sito di riferimento: www.infederazione.it.
inCooperazione rappresenta i progetti per la comunità dei soci delle cooperative, che possono contare su una nuova piattaforma di servizi che gradualmente sostituirà l’attuale Carta in Cooperazione. Qui soci e clienti delle cooperative, attraverso un'app e la carta inCooperazione, potranno avere accesso a numerosi servizi, iniziative e promozioni. Sito di riferimento: www.incooperazione.it
Infine inTrentino, l'e-shop dedicato ai prodotti cooperativi trentini. Un progetto che unisce i produttori dell’agro-alimentare del territorio e che offre prodotti altamente selezionati per un target prevalentemente turistico. Sito di riferimento: www.intrentino.com
Professionisti a servizio delle associate
Il marchio inFederazione è la rappresentazione di servizi, formazione e vigilanza dedicata alle associate della Cooperazione Trentina. Un marchio reso forte da un insieme di professionalità a servizio di un mondo, quello delle cooperative territoriali, di grande forza e dimensione, che necessita di essere sostenuto nella gestione delle proprie necessità di impresa. Il sito inFederazione.it vuole essere il canale primario che, le cooperative, possono utilizzare per interfacciarsi con professionisti formati per risolvere qualsiasi esigenza legata al nostro mondo.
In tema di servizi offerti dalla Federazione ricordiamo alcuni dati che hanno caratterizzato l’attività del 2020: 294 interventi di bilancio, oltre 3600 ore di formazione erogate, 134.490 cedolini paga emessi, 297.000 fatture elettroniche intermediate, oltre 1200 pratiche amministrative, nuovi accordi quadro e convenzioni di sistema, oltre 90 interventi di revisione legale, 200 di revisione cooperativa, oltre 1000 notizie diffuse dai nostri canali e oltre 100 servizi complessivi messi a disposizione delle associate.
Bilancio della Federazione
Il bilancio 2020 della Federazione è stato presentato da Walter Lazzarotto, responsabile dell’area amministrazione dell’ente di via Segantini. L’assemblea lo ha approvato all’unanimità.
La solidità patrimoniale è consistente ed è superiore a 33 milioni di euro. La liquidità, nel corso del 2020, è aumentata a oltre 15 milioni e mezzo di euro.
Sotto il profilo strettamente economico il valore della produzione, nel 2020, ha raggiunto 23 milioni di euro con un incremento di oltre 5 milioni e mezzo di euro nel confronto con lo stesso dato di dodici mesi prima. L’utile di esercizio è stato di 360mila euro.
L’organico della Federazione, al 31 dicembre 2020, contava 158 collaboratrici e collaboratori. Di questi oltre il 60% sono donne. Altri due dati meritevoli di una sottolineatura appartengono alla percentuale di laureati (61%) e al numero di iscritti a Ordini professionali (86 dipendenti).
Elezioni in consiglio e nel collegio sindacale
L’assemblea ha integrato il consiglio di amministrazione con l’elezione di Renato Dalpalù a larghissima maggioranza. Il presidente di Sait era stato cooptato a seguito delle dimissioni di Heinrich Grandi.
L’assemblea dei soci ha anche confermato per un altro triennio il collegio sindacale uscente, nelle persone di Patrizia Gentil (presidente), Lucia Corradini e Erica Ferretti (sindache). Supplenti Cristina Roncato e Cristina Stefani.
Ufficio stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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