Cla, il consorzio che rappresenta quaranta cooperative di produzione, lavoro e servizi, oggi in assemblea nella sede di maso Visintainer a Trento.
Bilancio positivo nonostante la contrazione del fatturato dovuta all’emergenza Covid.
Il presidente Germano Preghenella: “ci preoccupa l’incognita sul futuro. Il mercato richiede organizzazione e dimensioni adeguate. L’azione del Consorzio è fondamentale, se c’è unità e condivisione da parte di tutte le cooperative.
Siamo pronti ad intercettare gli investimenti per la ripresa: superbonus, rigenerazione energetica, valorizzazione dei contesti urbani”.
Sono quaranta le cooperative socie di Cla, una sigla che sta per Consorzio Lavoro Ambiente. Si occupano di attività molto variegate, unite dalla caratteristica di impiegare principalmente i soci lavoratori: dalle costruzioni ai lavori di ripristino ambientale, dalla ristorazione alla logistica ai servizi. Fatturano 236 milioni di euro l’anno, (dato 2020), hanno un patrimonio di 122 milioni e danno lavoro a circa 4mila persone.
Cla le rappresenta partecipando direttamente alle gare e a progetti complessi, dove occorrono competenze diverse ed adeguate dimensioni aziendali.
Un ruolo che oggi è stato difeso con fermezza dal presidente Germano Preghenella, che immagina un consorzio sempre più attivo, dimensionato e organizzato: “le cooperative – ha detto - non possono fare a meno di collaborare, e di trovare una loro rappresentazione sul mercato tramite il consorzio. Farebbero un errore le singole cooperative se, in un contesto ricco di opportunità, non cogliessero politicamente l’idea di presentare la loro offerta in modo unitario.
Il bilancio del Consorzio Lavoro Ambiente registra un valore della produzione di 53 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti sia per marginalità sia per reddito distribuito alle socie, nonostante la riduzione della produzione pari a 8 milioni di euro dovuto agli effetti della pandemia. Il patrimonio complessivo di Cla è superiore ai 19 milioni di euro (19milioni 604mila euro), l’utile ammonta a 477 mila euro.
“Un risultato che ci conforta dal punto di vista dei numeri – ha commentato Preghenella - e allo stesso tempo ci preoccupa per le incognite che ci riserva il futuro.”.
All’assemblea ha partecipato Roberto Simoni, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione. Nel suo intervento ha evidenziato che “alla luce del venire meno, prima o dopo, del blocco dei licenziamenti, il mondo della cooperazione di produzione e lavoro in Trentino e quindi il Consorzio Lavoro Ambiente possano avere un ruolo strategico fondamentale all’interno del mondo della Cooperazione Trentina. Dovrà prevalere un ruolo di squadra perché abbiamo tante sfide da affrontare insieme e se lo facciamo con una logica di sinergia complessiva avremo un ruolo da protagonisti nell’economia trentina come è sempre stato fino a oggi”.
All'appuntamento assembleare ha partecipato anche Alessandro Ceschi, direttore della Federazione Trentina della Cooperazione.
Quale futuro per il dopo pandemia?
La ripartenza dopo il “Covid-19 sarà un’emergenza. Durante la pandemia alcune cooperative hanno sofferto come nel settore della ristorazione, altre molto impegnate come nel caso della logistica, tutte hanno dato prova di grande coraggio e reattività nell’indubbia difficoltà del momento.
Nella realtà consortile che ha sede a Trento in via al Maso Visintainer e diretta da Melchiorre Lino Orler c’è consapevolezza di avere davanti un periodo che sarà fortemente condizionato dalle risorse pubbliche straordinarie messe in campo per il sostegno alla ripresa.
Le nuove sfide
Le sfide che attendono le cooperative del settore saranno più complesse e difficili, e saranno in grado di affrontarle con successo solo con aziende adeguatamente dimensionate per realizzare investimenti, ricerca, capacità di risposta. Particolarmente importante risulterà l’azione del Consorzio, che rappresenta la punta di diamante del mondo cooperativo verso l’esterno.
“Intendiamo affrontare il futuro – ha affermato Preghenella - con serietà e con un marchio di qualità molto conosciuto nel settore pubblico che ora intendiamo rivolgere anche alla clientela privata”.
Temi come la rigenerazione energetica, il recupero e la valorizzazione dei contesti urbani, sono orientamenti di un mercato che nei prossimi anni assorbirà grandi risorse, e sarà sostenuto anche da un forte movimento di opinione pubblica; anche la formula del Superbonus 110% - che vede il Consorzio come protagonista - va in questa direzione e contribuirà ad imprimere un forte incremento alle imprese del settore.
Ufficio Stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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