Il Ministero dell’Istruzione ha firmato lo scorso marzo le ordinanze sugli esami di Stato del primo e del secondo ciclo di istruzione, che definiscono gli esami di giugno tenendo conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese.
Sia per l’esame di maturità che per quello di terza media ci sarà solo la prova orale in presenza.
Sappiamo tutti che questi esami comportano un notevole carico di stress per gli studenti.
Per i ragazzi delle medie si passa dall’infanzia all’adolescenza nel suo pieno sviluppo, si è chiamati a scegliere il successivo percorso di studi con tutte le preoccupazioni annesse, l’incertezza riguardo i nuovi compagni di classe ed i docenti, il maggiore impegno richiesto sui libri e la consapevolezza più o meno radicata che questa scelta segnerà gran parte del proprio futuro formativo.
Simile la situazione per coloro che si apprestano a conseguire il diploma di maturità: il futuro post esame sarà determinante per il resto della loro vita poiché sono portati a decidere se proseguire con gli studi all’università o approcciarsi direttamente al mondo del lavoro, con i problemi occupazionali che sappiamo attanagliano il nostro Paese.
L’uso della mascherina durante l’esame orale non aiuterà certo i ragazzi ma probabilmente costituirà un ostacolo in più per molti.
È stato messo a punto dall'Università di Trento, Cibio, Provincia ed Azienda Sanitaria uno strumento quale il test salivare che si potrà rivelare fondamentale per evitare la creazione di focolai.
La certificazione nazionale sul metodo trentino di rilevazione della positività al Coronavirus, arrivata nei giorni scorsi, rappresenta il via libera a questa procedura. Infatti la Provincia si è detta pronta ad attivare al più presto questa procedura diagnostica.
Alcuni genitori mi hanno contattata dicendosi entusisti di questa opportunità. Il Covid sta colpendo le fasce di alunni giovani e giovanissimi. Sarebbe importantissimo tutelare docenti, personale Ata e alunni: con questi test ci sarebbe la certezza che non ci sono casi di positività. Un test salivare ai ragazzi prima dell’esame orale consentirebbe loro di affrontare la prova alleggeriti dalla costrizione della mascherina.
Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
• quale sia l’orientamento della Giunta provinciale sulla possibilità di effettuare i test salivari prima dell’esame orale a tutti gli studenti che affrontano l’esame di Stato di terza media e quinta superiore e agli insegnanti e personale Ata;
• se si ritenga che l’accertata negatività a seguito dei test salivari, ma anche dei tamponi rapidi se i primi non fossero disponibili, consentirebbe agli alunni di affrontare questa importante prova di esame senza l’uso delle mascherine. Garantendo così più disinvoltura nell’eloquio, miglior respiro e maggiore empatia con i compagni e insegnanti in un momento particolare della propria vita come l’esame di terza media o l’esame di maturità: destinato ad essere ricordato negli anni a venire.
Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde
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