L’incontro con il presidente Fugatti e con i rappresentanti delle diverse componenti del “sistema integrato” locale.
Il capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio ha incontrato questo pomeriggio i responsabili dei Servizi provinciali e una rappresentanza dei volontari che – assieme – formano il sistema integrato della Protezione civile del Trentino. Accompagnato dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dal dirigente generale del Dipartimento di protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col, Curcio ha visitato la caserma dei vigili del fuoco volontari di Mezzolombardo, sede dell’omonima Unione di distretto, dove è stato accolto - tra gli altri - dal sindaco Christian Girardi e dal presidente della Federazione dei Corpi dei vigili del fuoco volontari della Provincia di Trento Giancarlo Pederiva. “La Protezione civile trentina può contare sul prezioso apporto dei volontari, che rappresentano un punto di riferimento per le autorità locali e per i cittadini. Si tratta di persone che stanno continuando a dare il proprio contributo anche nel difficile contesto emergenziale della pandemia e che sono stati fondamentali nel gestire gli effetti della tempesta Vaia. Le loro organizzazioni di riferimento, che ben si integrano con le strutture provinciali, meritano dunque di continuare ad essere sostenute dall’ente pubblico” sono state le parole del capo della Protezione civile Curcio, al quale Pderiva ha consegnato in dono lo stemma della Federazione “che rappresenta seimila cuori trentini”.
Nell'evidenziare l'importanza rivestita dalla Protezione civile nella prevenzione e nella gestione delle emergenze, anche in relazione al ruolo di coordinamento svolto dal Trentino nell'ambito della Commissione speciale creata all'interno della Conferenza delle Regioni, Curcio ha consegnato al presidente Fugatti il simbolo della Protezione civile nazionale: “Perché in Trentino esiste una vera integrazione e un coordinamento tra le varie componenti, dalle istituzioni alle strutture amministrative, dai permanenti ai volontari. Un modello da esportare nel resto d’Italia, pur rispettando le diversità che caratterizzano i territori”.
Nel corso del proprio intervento, Fugatti si è detto orgoglioso di rappresentare il Trentino, il cui sistema di Protezione civile è una vera eccellenza: “La nostra terra ha la responsabilità di coordinare la Protezione civile nazionale. Una sfida importante, che ha consentito al Trentino di dimostrare la propria capacità innovativa anche nel difficile contesto dell’emergenza Covid. Se stiamo riuscendo ad uscire da un momento così difficile, è anche grazie a tutte le forze della Protezione civile che hnno lavorato in questi mesi e stanno contribuendo tutt’ora al successo del piano vaccinale”.
Il dirigente generale De Col ha evidenziato la necessità di sostenere i volontari, affinché possano intervenire in caso di emergenza nella massima sicurezza possibile, non solo dal punto di vista fisico, anche per facilitare l’ingresso di giovani leve all’interno dei Corpi che presidiano l’intero territorio del Trentino. Infine il sindaco di Mezzolombardo, Girardi, ha parlato del sistema di Protezione civile come “fiore all’occhiello della nostra provincia perché rappresenta, nell’operatività e non nelle chiacchiere, il valore della vicinanza a chi è in difficoltà anche fuori dai confini del nostro territorio”.
(ab) Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento
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