E’ noto che l’organizzazione della Neurologia dell’Apss, dopo il pensionamento del primario di Rovereto dott. Rossi, è stata completamente sovvertita. Prima esistevano due primariati autonomi nella loro gestione e funzionalità e cioè quello di Rovereto, specializzato soprattutto nella neuro riabilitazione, e quello di Trento caratterizzato dalla Stroke Unit.
Successivamente i due primariati sono stati aboliti ed è stata costituita una struttura unica complessa zonale di neurologia con due sedi: una istituzionale a Trento, in cui opera il direttore, e una operativa a Rovereto totalmente priva di autonomia che dipende dal primario di Trento. Da questa tipologia di organizzazione inesistente in tutta Italia deriva che la sede istituzionale di Trento diventa predominante dal punto di vista funzionale, gestionale e organizzativo mentre la sede di Rovereto, priva totalmente di autonomia, è esclusivamente di supporto a quella di Trento.
L'ex primariato di Rovereto era noto in tutta Italia per l’ eccellente neuro riabilitazione. Ora la dirigenza di neurologia della struttura complessa zonale di neurologia (questa è la nuova denominazione dopo l'accorpamento delle due preesistenti neurologie) ha sovvertito interamente l’organizzazione. Ha azzerato la neuro riabilitazione di Rovereto e sembrerebbe che in quella sede si voglia attivare una Stroke Unit che comprenda la trombolisi e la trombectomia. Faccio presente che il marcatore che documenta la qualità, l'efficienza e l'efficacia di una Stroke Unit è soprattutto la trombectomia (asportare il trombo).
In pratica si assisterebbe alla istituzione di una Stroke Unit oltre che a Trento anche a Rovereto.
A seguito di questa decisione si è creato un malcontento tra il personale perché quattro fisioterapisti, dopo anni di esperienza nella neurologia di Rovereto, sono stati trasferiti in altra sede. Si avrebbe la perdita di una struttura qualitativa dell’ospedale di Rovereto. Inoltre il primario di Trento si reca a Rovereto una volta alla settimana e sorgono quindi molti dubbi su come si possa erogare prestazioni della stessa alta qualità nelle due Stroke Unit che si verrebbero a creare.
Ciò premesso si interroga il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
1. quante trombolisi e trombectomie sono state eseguite a Trento presso la Stroke Unit nel 2020;
2. che intervallo di tempo deve intercorrere tra la diagnosi di ictus e la trombolisi e l' eventuale trombectomia;
3. se l’equipe di radiologia interventistica che ha eseguito a Trento le tromboctemie era in regime di reperibilità o di guardia attiva, dato che se fosse stata reperibile il tempo di chiamata e di arrivo avrebbe influito negativamente sull’intervallo di tempo stabilito per l'intervento di trombectomia;
4. da quanti medici è composta l'equipe di radiologia interventistica a Trento e da quanti medici sarà invece composta a Rovereto;
5. nel caso di Stroke Unit presso l'ospedale di Rovereto se la sua funzione sarà esclusivamente di passaggio per il trasferimento a Trento oppure verranno eseguiti anche a Rovereto i due principali interventi di trombolisi e di trombectomia;
6. quali sono le motivazioni per le quali è stata soppressa la neuro riabilitazione presso l'ospedale di Rovereto, nota in tutta Italia per la sua efficienza ed efficacia, e non si è preferito invece mantenerla e affiancarla alla nuova Stroke Unit. Questo avrebbe comportato enorme beneficio per i pazienti colpiti da ictus nel basso Trentino.
Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde
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