Ho letto con vivo interesse l’iniziativa dell’Associazione Selva Green e della Riserva delle Rete delle riserve del Brenta che hanno messo in campo un progetto innovativo. Hanno individuato a Grigno un'area di 3500 metri quadrati che sarà trasformata in un campo fiorito, un paradiso per le api e gli insetti impollinatori. Tutto ciò con lo scopo di contribuire ad evitarne l'estinzione e offrire loro un luogo dove vivere.
Quello delle api e in genere degli insetti impollinatori rappresenta un problema strategico, di sopravvivenza per l'uomo, cruciale per l'economia agro-alimentare, essenziale per l'equilibrio e la propagazione di specie vegetali indispensabili a sfamare il mondo.
Rappresentano il principale indicatore di salubrità dell'ambiente, ma tutti ormai sappiamo quanto sia esteso ed articolato il degrado dell'ecosistema. Per questo le api sono da anni in una condizione di progressiva sofferenza e, con loro, numerose altre specie di insetti, che si trovano a rischio di estinzione o sono già scomparse.
Si può affermare che, se non vi fossero ancora appassionati e benemeriti apicoltori, che ad ogni primavera lottano per riprodurre le famiglie di api e contrastarne il declino, esse certamente sarebbero scomparse da tempo. Dalla fine degli anni ’90, soprattutto in Europa e Nord America, gli apicoltori hanno iniziato a segnalare un'anomala e repentina diminuzione nelle colonie di api e degli insetti. I principali imputati del disastro sono i pesticidi, cui si aggiungono la perdita degli habitat naturali, malattie e parassiti, cambiamenti climatici e campi elettromagnetici.
Nel 2018 la Comunità Europea ha bandito alcuni dei pesticidi più tossici per le api. Si tratta di tre neonicotinoidi: l'imidacloprid e il clothianidin della Bayer e il tiamethoxam della Syngenta. Numerose altre molecole, tuttavia, sono tossiche per gli impollinatori e vengono largamente impiegate sia per uso sistematico nell’agricoltura convenzionale, sia per utilizzo hobbistico nei giardini e negli orti. Uno degli insetticidi più utilizzati nelle recenti campagne frutticole è il chlorpyrifos, un organofosforico tossico anche per l'uomo soprattutto durante il periodo fetale e nei primi anni di vita, impiegato per far fronte alla Cimice asiatica nei meleti e nei frutteti in genere. Le molecole che abbiamo citato paralizzano gli insetti bloccando la trasmissione dell'impulso neuromuscolare. Altri pesticidi agiscono invece indirettamente sulle api e sui pronubi in genere, interferendo sul loro microbiota (la flora microbica intestinale), alterandone l'equilibrio e favorendo la proliferazione di specie batteriche patogene. E’ il caso del glifosate, il diserbante della Bayer-Monsanto più impiegato al mondo, il quale possiede una comprovata azione antibiotica a largo spettro: antagonizza i batteri utili e seleziona specie batteriche resistenti. E’ ovvio che tale selezione batterica non danneggia soltanto gli insetti, ma si ripercuote anche sull’uomo.
Sembra un paradosso che le api e gli insetti oggi possano vivere meglio in città piuttosto che nelle campagne, ma è proprio così: in diverse metropoli, ad esempio Parigi e New York, ma anche in città italiane, si allevano famiglie di api mellifere su balconi, tetti e verande, con risultati sorprendenti per il benessere degli insetti e la produzione del miele. Tra le azioni concrete che si possono intraprendere, quella delle “api di città” viene proposta da qualche anno per iniziativa dei “Comuni amici delle api”, una campagna inserita nel più ampio progetto di cooperazione “Mediterranean CooBEEration – una rete per l’apicoltura, la biodiversità e la sicurezza alimentare”, finanziato dall'Unione Europea, al quale tutti i Comuni possono aderire.
Ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:
1. se intenda sollecitare i Comuni trentini ad aderire all'iniziativa “Comuni amici delle api”;
2. se ritenga utile sollecitare i Comuni trentini a seguire l’esempio dell’iniziativa promossa a Grigno, considerato che dal benessere di questi insetti, che tanto ci regalano, dipende anche la nostra vita e quella delle generazioni future;
3. se intenda rafforzare nella nostra provincia la ricerca sulle api e gli insetti impollinatori e le azioni di tutela di questi preziosi insetti operosi.
Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde
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