La sede di Nogaredo della cantina cooperativa ha ospitato la conferenza stampa di presentazione della nuova direttrice che succede a chi ha guidato questa realtà per diciotto anni, da inizio millennio a oggi, e atteso alla meritata pensione.
La nuova direttrice (cinquantuno anni di età, sposata con due figli) è nata a Verona e ha sempre vissuto nella terra della Valpolicella, una delle “culle” della viticoltura di questo territorio.
“Da trent’anni mi occupo di vino – ha osservato – A partire dagli anni che hanno caratterizzato il mio percorso formativo in ambito universitario e, poi, quando ho iniziato a occuparmi professionalmente di questo mondo”.
E’ laureata in economia e commercio e ha due master. Il primo in “commercio esteriore del vino verso l’estremo oriente”, il secondo “in gestione integrale di impresa”.
“Assumere la direzione di Cantina Vivallis – ha aggiunto - significa assumere un ruolo di grande responsabilità perché l’incarico non si limita alla conduzione economica di una azienda ma è destinato ad andare oltre: alla gestione di un territorio e di tutti i soci che, grazie alla loro passione espressa nella quotidianità del loro lavoro, ci permettono di produrre vini di grande qualità”.
Prima della direzione di Cantina Vivallis, Paola Gregori ha lavorato diciassette anni al Gruppo Italiano Vini. Successivamente si è dedicata alla libera professione come Temporary Manager nelle aziende più rappresentative del panorama vitivinicolo italiano. “Il mio pallino - spiega – è sempre stata la valorizzazione del terroir non solamente il fine del business aziendale”.
Meritevole di una sottolineatura anche l’esperienza in terra d’oltralpe. “La mia formazione produttiva – ha precisato - l’ho maturata in Francia perché, durante il periodo universitario ho trascorso un biennio a École nationale de viticulture Montpellier’ (in sigla Ensam) e poi mi sono trasferita a Parigi per concludere la tesi di laurea alla Sorbonne Université a cui è seguito il primo dei due master. In Francia ho avuto modo di confrontare parecchie aziende vitivinicole locali e mettere a confronto il business e i bilanci economici delle aziende vitivinicole transalpine con quelle italiane”.
Mauro Baldessari, ha percorso il suo percorso professionale quasi interamente nella cooperazione vitivinicola trentina. “I primi passi li ho compiuti alla Cantina di Lavis, mio paese di origine - ha detto - Conclusa quella esperienza, ho trascorso i successivi ventidue anni alla Cantina Sociale di Isera per poi approdare, nel 2003, a Sav Vivallis. Lascio una Cantina che ha fatto parecchia strada negli ultimi anni e che ha saputo riconquistare la stima dei soci riflessa anche, ma non solo, nei 950 ettari di conferimento di oggi rispetto ai 600 dei momenti di avvio e nei 25 milioni di euro investiti negli ultimi quindici anni per ristrutturare la parte produttiva della Cantina, realizzare il nuovo punto vendita e la sala polifunzionale. Devo dire che ho avuto molto dalla Cooperazione vitivinicola trentina e sono molto grato per questo. Dall’altra parte devo anche dire di avere dato molto”.
L’occasione di oggi è servita per esprimere la propria gratitudine a chi ha ultimato il proprio percorso e augurare buon lavoro a chi ne raccoglie il testimone. “Al direttore Mauro Baldessari il grazie per la professionalità che ha dimostrato nei suoi diciotto anni di direzione – ha evidenziato Adriano Orsi, presidente di Cantina Vivallis - Paola Gregori trova una cantina tecnologicamente avanzata, a posto da un punto di vista edilizio e strutturale, con una ottima squadra di collaboratrici e di collaboratori”.
“Cantina Vivallis – ha precisato Manuela Serpelloni di Praxi spa (che ha curato la selezione dei dieci candidati) si è mossa per la selezione con un processo strutturato gestito in modo professionale”.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche Giulio Prosser, presidente dell’Apt Rovereto Vallagarina.
Ufficio Stampa Federazione Trentina della Cooperazione
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