Premesso che:
• la Strategia Rifiuti Zero, adottata in diverse realtà nazionali e internazionali, risulta la corretta visione per attuare l’economia circolare e la conversione e transizione ecologica, in coerenza alle direttive della Comunità Europea;
• con deliberazione n. 2175 di data 9 dicembre 2014 della Giunta Provinciale la Provincia Autonoma di Trento ha adottato il 4° Aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti – Sezione Rifiuti Urbani;
• la decisione della necessità di un nuovo aggiornamento nasceva a fine 2013 dal riconoscimento che i risultati lusinghieri della raccolta differenziata avevano determinato un inevitabile cambio di scenario per quel che attiene al destino del rifiuto residuo, rappresentato da masse così limitate per le quali la realizzazione e gestione di un termovalorizzatore autonomo per “chiudere il ciclo” (previsto nel 3° Aggiornamento) si rivelava economicamente insostenibile.
• “Risultava di conseguenza improrogabile porre mano ad un nuovo aggiornamento (il quarto) della pianificazione, per rispondere in modo razionale alla gestione del segmento residuale indifferenziato dei rifiuti urbani, posto che la logica dello smaltimento in discarica si dimostra ormai superata, anche sotto il profilo economico, oltreché dal punto di vista della limitata vita residua delle piattaforme al momento operative”.
• nello specifico il 4° Aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti – Sezione Rifiuti Urbani, nel primo capitolo analizza la situazione attuale, nel secondo capitolo mette in evidenza e valuta le principali criticità, per arrivare poi, nel 3° capitolo conclusivo, alla individuazione delle azioni da attuare nel futuro, sia prossimo che di medio-lungo periodo.
Considerato:
• che alla data di oggi emergono più segnali ed informazioni a conferma che si è di fronte a forti criticità nell’attuare le azioni previste dal 4° Aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti – Sezione Rifiuti Urbani.
• i dati sui rifiuti riportati dal Rapporto sullo Stato dell'Ambiente 2020, dove con riferimento ai rifiuti urbani si riporta “che si riscontra una situazione positiva con i dati che permangono stabili nel quadriennio 2015-2018, salvo un lieve aumento della produzione e una lieve riduzione della percentuale di raccolta differenziata nell'ultimo anno considerato”;
• nel dettaglio si legge, tuttavia, che la produzione totale di rifiuti urbani indifferenziati nel 2018 è aumentata dell’8,3% rispetto al 2015, anno in cui aveva toccato il minimo storico dal 1991 e che per quanto riguarda la raccolta differenziata nel 2018 si è registrata la prima lieve flessione del dato dal 2001;
• il persistere di eterogeneità nei sistemi di raccolta nelle Comunità di Valle e nei comuni: ad oggi non risulta sia applicato il porta a porta spinto e la tariffa puntuale in tutte le realtà, inoltre si notano diversi risultati a Trento e nell’alto Trentino (valori di raccolta differenziata attorno all’ 80%) e nel Basso Trentino (in particolare Alto Garda, con valori del 60/65% e scarsa qualità delle frazioni differenziate);
• la mancata attivazione sperimentale della raccolta differenziata dei tessili sanitari (pannolini, pannoloni e assorbenti igienici) e loro riciclaggio previo trattamento in un impianto idoneo allo scopo con almeno un impianto di riciclaggio localizzato in provincia di Trento;
• la saturazione della discarica di Ischia Podetti nella quale vengono conferite anche 25.000 tonnellate di rifiuti speciali assimilabili agli urbani, oltre ai fanghi di depurazione;
• la mancata attivazione del Nuovo sistema di valorizzazione del rifiuto residuo con il previsto impianto di produzione del C.S.S. (Combustibile Solido Secondario).
Interrogo il Presidente della Provincia di Trento per:
1. conoscere la composizione merceologica dei rifiuti urbani e degli altri rifiuti recentemente conferiti alla discarica di Ischia Podetti, al fine di valutare eventuali altre future azioni per la loro riduzione in volume e massa, come concreta applicazione della Strategia Rifiuti Zero e dell'economia circolare;
2. se ritenga di presentare un quadro sullo stato di attuazione del capitolo 3 – Azioni per il futuro – del 4° Aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti – Sezione Rifiuti Urbani;
3. conoscere quali eventuali azioni non sono state attivate, motivando la causa;
4. sapere quali eventuali azioni alternative sono state messe in opera;
5. se ritenga che la strategia posta in essere dal 4° Aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti – Sezione Rifiuti Urbani, allo stato, sia uno strumento di pianificazione ancora utile ad incoraggiare il recupero di materia e a favorire lo sviluppo dell’economia circolare;
6. quale sia la volontà politica di procedere al 5° aggiornamento del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti – Sezione Rifiuti Urbani.
Lucia Coppola
consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde
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