Tre prorettrici e tre prorettori a fianco del nuovo rettore Flavio Deflorian. Nel suo primo giorno di lavoro in Rettorato prima una email a tutta comunità accademica, poi la conferenza stampa di presentazione della squadra. Avvio del mandato di sei anni per il rettore con un focus sulle persone. La squadra: Paola Venuti alla ricerca, Francesca Demichelis alla ricerca, Andrea Fracasso alla programmazione e risorse, Franco Fraccaroli al benessere organizzativo e ai rapporti con il personale, Maurizio Marchese alle relazioni internazionali, Barbara Poggio all’equità e diversità. Le priorità per i primi giorni di lavoro: riprendere prima possibile la normalità nelle attività didattiche in presenza, portare avanti i piani di sviluppo edilizio dell’Ateneo e completare la squadra con delegati e delegate.
Primo giorno di lavoro a Palazzo Sardagna, sede istituzionale dell’Ateneo trentino, per il rettore Flavio Deflorian, in carica da oggi e per sei anni alla guida dell’Università di Trento. Deflorian ha raccolto ieri il testimone da Paolo Collini nel corso di una cerimonia che ha simbolicamente concluso il mandato precedente. Primo atto del nuovo rettore Deflorian la presentazione pubblica: prima alla comunità dell’Ateneo che lo accoglie e a cui ha indirizzato la prima email da rettore in carica, e poi alla comunità trentina, incontrata per mezzo dei rappresentanti dei media in una conferenza stampa in collegamento dalla Sala Stucchi.
Prima di parlare dei progetti e dei piani di sviluppo, il rettore ha aperto l’incontro con i giornalisti e le giornaliste delle testate locali presentando la squadra di prorettori e prorettrici che lo affiancherà nel mandato. Un messaggio in linea con le intenzioni espresse in campagna elettorale di tenere il focus soprattutto sulle persone. E la squadra di Deflorian è un mix di riconferme ma anche di novità, nel segno dell’equilibrio delle rappresentanze e della valorizzazione delle competenze personali.
Tra le novità, proprio due delle deleghe più significative, che segnano gli ambiti strategici di interesse dell’Università: la ricerca e la didattica. La delega alla didattica è stata assegnata a Paola Venuti, ordinaria di Psicologia dinamica e attualmente direttrice del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive e dell’OdfLab di Rovereto. Quella alla ricerca è andata invece a Francesca Demichelis, ordinaria di Biologia molecolare al Dipartimento Cibio, scienziata impegnata da anni nella medicina di precisione e nello studio dei tumori. Entrambe le prorettrici erano presenti oggi al fianco del neorettore in conferenza stampa.
Altra novità, la nomina di un prorettore alla programmazione e risorse. Si tratta di Andrea Fracasso, ordinario di Politica economia al Dipartimento di Economia e Management e già direttore della Scuola di studi internazionali. Una scelta di continuità a cui viene dato maggiore slancio la nomina di un prorettore al benessere organizzativo e ai rapporti con il personale. Confermato Franco Fraccaroli, ordinario di Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, membro del Senato accademico che già si era occupato di questi temi ma solo come delegato.
Sempre nella linea della continuità due riconferme importanti. Quella di Maurizio Marchese, professore di Sistemi di elaborazione delle informazioni al Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell'Informazione come prorettore allo sviluppo delle relazioni internazionali. E quella di Barbara Poggio, ordinaria di Sociologia dei processi economici e del lavoro al Dipartimento e già prorettrice alle politiche di equità e diversità oltre che presidente del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG).
I delegati e le delegate che si occuperanno di altre questioni di interesse specifico per l’Ateneo saranno nominati nelle prossime settimane, così come il prorettore o la prorettrice vicario/a che farà le veci del rettore in caso di sua assenza e parteciperà alle sedute del Senato accademico. Oltre a completare la squadra, i primi obiettivi all’attenzione del rettore saranno la graduale ripresa delle attività didattiche in presenza, quando possibile, e il proseguimento del piano di sviluppo edilizio dell’Ateneo.
Primo atto della giornata di lavoro da rettore è stato l’invio di una email di benvenuto alla comunità accademica. «Oggi è il mio primo giorno come rettore della nostra Università, una carica alla quale mi avete eletto con un forte mandato, accordandomi una fiducia di cui sento tutta la responsabilità. Il mio primo pensiero va al rettore uscente Paolo Collini, che ringrazio per l’eccellente lavoro fatto in questi anni – ha scritto Deflorian.
Il ruolo del rettore non è facile. La complessità della struttura accademica, nelle sue articolazioni di didattica e ricerca e nella varietà delle componenti della comunità universitaria, impone spesso scelte difficili, che non sempre possono essere pienamente condivise, pur nella collegialità dei processi decisionali. Alcune scelte saranno controverse, ma vi prometto che cercherò di tenere sempre presente i vari punti di vista, e mi sforzerò di lavorare in un’ottica di partecipazione e di unità, se non di unanimità.
Entro in carica in un momento molto difficile. Grazie ai vaccini speriamo e crediamo di poter riprendere presto le nostre attività in presenza, ma per alcuni mesi dovremo navigare a vista.
Siamo però un’università in piena salute, una comunità forte, e sono certo che insieme sapremo superare questa fase così complicata: nell’interesse della nostra istituzione, delle studentesse e degli studenti, e della comunità trentina della quale facciamo parte. Vi saluto, augurando a voi e ai vostri cari mesi più sereni di quelli che abbiamo alle spalle».
(a.s.) Ufficio Stampa Università degli Studi di Trento
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