Il “salto di specie” del Trentino: pianificare la riduzione del 55% delle emissioni climalteranti in tutti i settori.
Lo hanno chiamato “salto di specie” ed è lo sforzo che dobbiamo fare nel cambiare i nostri stili di vita per ripartire dopo la pandemia attivando una vera e propria evoluzione ecologica. E’ il tema del 2021 per “M’illumino di meno” la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2 nel 2005 e che cade oggi, 26 marzo.
La Provincia autonoma di Trento proprio in queste settimane ha messo nero su bianco quelle che sono le traiettorie e gli obiettivi di sviluppo sostenibile sul tema dell’energia per i prossimi 10 anni. Lo ha fatto redigendo il Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030, adottato in via preliminare e attualmente in consultazione pubblica. L’obiettivo previsto è molto alto e rispetta i più recenti obiettivi comunitari: arrivare al 2030 con il 55% delle emissioni climalteranti in meno rispetto a quelle del 1990. Per farlo è necessario agire in tutti i settori e formare cittadini responsabili.
La Provincia autonoma di Trento aderisce ormai da anni all’iniziativa “M’illumino di meno”. La giornata del risparmio energetico ideata e promossa dal programma “Caterpillar” di Rai Radio2, negli anni ha riscosso un successo sempre più ampio coinvolgendo cittadini e istituzioni di ogni livello. Il tema dell’edizione 2021, prendendo spunto dall’attualità, invita a raccontare i piccoli e grandi "salti di specie", fatti e programmati, che ci aiutino dopo il periodo pandemico a virare verso un futuro ecologicamente sostenibile.
La Provincia, ed in particolare l’Agenzia Provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia, è particolarmente sensibile al tema. Il 5 marzo è stato adottato in via preliminare con un'apposita delibera il Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030, per il quale è aperta fino all’11 aprile la consultazione pubblica. Il Piano ha un ruolo importante e strategico in quanto racchiude in sé le ambiziose azioni di mitigazione del cambiamento climatico: sia quelle previste dalla legislazione provinciale (-50% delle emissioni al 2030 rispetto al 1990) sia l’obiettivo europeo che innalza la riduzione delle emissioni a -55%.
Il Piano racconta quindi questo “salto di specie” che per il Trentino rappresenta un trend già avviato dai precedenti Piani energetici: ora ne è stata definita la traiettoria futura. Analizzando i consumi energetici nel periodo 2014-2016 si capisce che siamo quasi a metà strada: nel 2016 il Trentino ha ridotto le emissioni del 20,6% rispetto al 1990. Un buon punto di partenza, ma è la seconda metà e soprattutto la volata finale che richiede uno sforzo importante che coinvolge tutti i settori.
Nel definire il Piano, la Provincia ha delineato quelli che saranno gli scenari al 2030, tenendo conto delle previsioni legate al cambiamento climatico in termini di temperatura, precipitazioni e qualità dell’aria. Per ottenere la riduzione auspicata e raggiungere l’obiettivo che ci si è posti al 2030 è necessario agire in tutti i settori. Per questo il Piano Energetico Ambientale Provinciale ha indagato tutti i settori in termini di efficientamento e di aumento della produzione da fonti rinnovabili. Sono stati declinati gli scenari per il comparto edilizio privato e pubblico (responsabile del 40% delle emissioni), il settore industriale, la mobilità sostenibile, per fare in modo di efficientare in maniera intelligente i vari settori, lavorando sul patrimonio esistente e sulla transizione verso nuove abitudini. Sono anche state indagate le modalità di implementazione delle fonti di energia rinnovabile: la produzione dell’energia idroelettrica, l’estensione della distribuzione del gas naturale, la nascita di comunità energetiche, la valorizzazione della biomassa legnosa, la produzione di biogas e sono anche state tracciate proposte per azioni di governance territoriale.
Ne sono nate 12 strategie, poi declinate in 81 azioni che interessano trasversalmente i vari settori. E’ importante sottolineare che solo agendo assieme su tutti i fronti si possono raggiungere gli obiettivi pianificati.
“Affinché sia veramente efficace, il risparmio energetico non si deve limitare allo spegnere le lampadine un’ora al giorno, - spiega l’assessore all’ambiente Mario Tonina - sono necessarie scelte strategiche, a lungo raggio, coraggiose e innovative. Scelte che la Provincia sta facendo e può tracciare in termini di indirizzo generale, ma che si dimostrano davvero efficaci se si costruisce una consapevolezza energetica trasversale, che sia alla base delle decisioni grandi e piccole di politici, amministratori, imprese e cittadini. Per questo è fondamentale oltre ad un approccio tecnico anche curare l’aspetto divulgativo e formativo come previsto tra le azioni del Piano.”
In questo il Piano Energetico Ambientale Provinciale 2021-2030 delinea una strategia al 2030. Dopo oltre due anni di lavoro per la stesura ora il documento preliminare è pubblicato sul sito dell’Agenzia Provinciale per le Risorse Idriche e l’Energia per la consultazione pubblica. Chiunque ha tempo fino all’11 aprile per presentare osservazioni al documento all’indirizzo aprie@pec.provincia.tn.it. L’Agenzia sta anche svolgendo in queste settimane alcuni appuntamenti dedicati alle categorie più interessate dal piano le quali possono iscriversi a dei momenti di consultazione. I prossimi si terranno mercoledì 31 marzo (enti scientifici ed istruzione, Comuni e Comunità di valle) e il 7 aprile (imprese del settore energetico e strutture del sistema Provincia).
(us) Ufficio Stampa della Provincia autonoma di Trento
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