Il consiglio provinciale, riunito oggi in seduta, ha appena approvato all'unanimità, emendandola in accordo con il proponente, una mozione del consigliere Pietro De Godenz dedicata alle cosiddette opere paravalanghe. In particolare, nel dispositivo De Godenz impegnava la Giunta a considerare la possibilità di affidare la gestione e la manutenzione di tutte le opere paravalanghive di proprietà pubblica del territorio provinciale ad un nuovo servizio in capo alla Provincia Autonoma di Trento e considerare altresì la possibilità, in seguito al completamento dei lavori effettuati per la messa in sicurezza dei versanti valanghivi, di un aggiornamento automatico della Carta della pericolosità valanghiva.
L'assessore competente ha voluto accogliere solo parzialmente le richieste accordandosi con il consigliere per un cambio del dispositivo - primo punto - che prevedesse in carico alla PAT la sola manutenzione straordinaria. Allo stesso modo è stato rivisto il secondo punto del dispositivo che nella formulazione del consigliere impegnava a considerare la possibilità, in seguito al completamento dei lavori effettuati per la messa in sicurezza dei versanti valanghivi, di un aggiornamento automatico della Carta della pericolosità valanghiva. Qui l'emendamento ha riguardato la cancellazione del termine "automatico" prevedendo perciò per la modifica della carta di pericolosità ulteriori passaggi e controlli.
Il consigliere De Godenz ha ringraziato l'assessore ma ha voluto specificare come l'accoglimento della sua prima richiesta, senza modifiche, avrebbe potuto certamente aumentare l'efficienza della costruzione e manutenzione delle opere paravalaghive provinciali permettendo anche economie di scala e, quindi, un risparmio importante di tempi di gestione e di fondi per i contribuenti. Ha inoltre auspicato che la Provincia voglia in futuro tornare sulla questione, migliorando quanto approvato oggi.
"Quello fatto oggi è un passo avanti e una rassicurazione per le amministrazioni comunali coinvolte, ma non ancora la soluzione ideale" ha spiegato De Godenz "sono convinto della bontà della mia proposta, frutto di un continuo e proficuo confronto con gli addetti ai lavori e i tecnici, e certamente vi tornerò in futuro." ha concluso.
Ufficio stampa UpT
Di seguito il testo della mozione come emendato e approvato.
PROPOSTA DI MOZIONE
La sicurezza del territorio trentino, rispetto ai fenomeni ambientali di tipo geologico e idrogeologico, è un tema di grande attualità, sia a causa dei cambiamenti climatici avvenuti nel corso degli anni che a seguito della straordinaria tempesta Vaia dell’ottobre 2018.
La Provincia Autonoma di Trento da sempre segue questa questione, provvedendo negli anni a sviluppare e ad approfondire le conoscenze in questo settore e stilando regole per l'uso del territorio anche attraverso documenti appositi allegati al PUP (piano urbanistico provinciale).
Infatti, già nel 2003, la provincia ha introdotto la Carta di Sintesi Geologica (CSG), uno strumento specifico per la disciplina del pericolo idrogeologico.
Il nuovo PUP del 2008, invece, ha introdotto la Carta di Sintesi della Pericolosità, nella quale sono stati inseriti i fenomeni di tipo idrogeologico (processi fluviali e torrentizi, movimenti di versante) e di alcune altre tipologie (sismicità, presenza di ordigni bellici inesplosi, incendi boschivi); ancora a settembre del 2020 sono state approvate le Carte della pericolosità e la Carta di sintesi della pericolosità, valide per l'intero territorio provinciale - entrate in vigore il 2 ottobre 2020 - tra le quali troviamo le zone di schianto prodotte dalla tempesta Vaia.
In seguito a tutto ciò la provincia, tramite il servizio prevenzione rischi, ha predisposto un progetto di messa a sicurezza di varie zone del Trentino potenzialmente valanghive, per effetto anche dell’esbosco causato dalla suddetta tempesta, realizzando opere fermaneve - provvisorie e non - oltre a contestuali interventi selvicolturali di rimboschimento, finalizzati al ripristino della copertura boschiva, protezione naturale alle valanghe.
Le suddette opere sono andate ad aggiungersi alle innumerevoli già realizzate negli anni scorsi su tutto il territorio provinciale a protezione di centri abitati, viabilità ecc.
Una volta ultimati i lavori sianoessi reti da neve, ponti da neve in acciaio o altre opere di difesa dalle valanghe, la gestione di tali manufatti e la loro manutenzione ordinaria e straordinaria solo in alcuni casi resta in seno alla provincia mentre, la gran parte delle volte, passa ai comuni del territorio interessato; tale è il motivo per il quale il caso viene sollevato: i comuni non dispongono di un ufficio tecnico strutturato per tale gestione e verifica altamente specialistica. In aggiunta è importante specificare come non si tratti del controllo dei manufatti, ma anche dello stato di avanzamento dell'esecuzione del rimboschimento di talune zone.
Pertanto la soluzione ideale si rileverebbe l’affidamento della gestione post esecuzione, comprensiva delle eventuali verifiche manutentive ordinarie e straordinarie, ad uno specifico Servizio in capo alla provincia, la quale non solo ha gli strumenti adatti per effettuarla ma anche personale tecnico specializzato e formato.
Per quanto sopra espresso
Il Consiglio Provinciale impegna la Giunta Provinciale a:
- Considerare la possibilità di affidare la manutenzione straordinaria (testo proposto dal consigliere: la gestione e manutenzione) di tutte le opere paravalanghive di proprietà pubblica del territorio provinciale ad un servizio in capo alla Provincia Autonoma di Trento.
- Considerare la possibilità, in seguito al completamento dei lavori effettuati per la messa in sicurezza dei versanti valanghivi, un aggiornamento (testo proposto dal consigliere: aggiornamento automatico)della Carta della pericolosità valanghiva.
Cons. Pietro De Godenz
Upt
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