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La campagna di vaccinazione contro il Covid 19 prosegue a rilento. Il virus è più vivo che mai e l’immunità di gregge evocata da alcuni appare lontana.
La lotta contro la pandemia si annuncia come una percorso in salita e si deve cercare di uscire al più presto dalla mentalità dell'emergenza per mettere in campo strategie e politiche sostenibili e di lungo periodo.
I vaccini scarseggiano, l'organizzazione strutturale per la somministrazione vacilla. Ma un massiccio e celere programma vaccinale pare essere al momento l'unica soluzione per arginare il virus che nel frattempo muta velocemente e sembra essere più contagioso.
Lo Sputnik V è un vaccino sviluppato dal Gamaleya Research Institute of Epidemiology and Microbiology e registrato l’11 agosto 2020 dal Ministero della Salute russo come Gam-COVID-Vac.
Il 2 febbraio 2021 un’analisi intermedia della sperimentazione è stata pubblicata su The Lancet, indicando un’efficacia del 91,6%, senza effetti collaterali seri. Dopo un grande lavoro di studio e approfondimento l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani IRCCS ha concluso: il vaccino Sputnik V è caratterizzato da un approccio biotecnologico originale che utilizza due vettori adenovirali differenti tra la prima e la seconda somministrazione. I dati disponibili depongono per un ottimo profilo di sicurezza a breve termine. I dati di immunogenicità sono comparabili a quelli dai vaccini genetici già autorizzati per l'uso clinico. I dati di efficacia clinica, sia in termini di protezione dalla malattia sintomatica (superiore al 90‰) e dalla malattia grave (100%), sono paragonabili ai due vaccini più efficaci, attualmente disponibili e si sono dimostrati omogenei un tutte le fasce di età.
In base a tali considerazioni ritengono che il vaccino Sputnik V possa avere un ruolo importante nei programmi vaccinali contro SARS-COV-2.
Il direttore sanitario dello Spallanzani ha chiesto ai due organismi autorizzativi europeo ed italiano (EMA ed AIFA) di approvare a pieno titolo il farmaco e stringere un accordo con la Russia, al fine di approvvigionare adeguatamente il nostro parco vaccini. Quanto mai importante in un momento come quello attuale in cui le principali aziende farmaceutiche hanno drammaticamente ridotto le forniture concordate con l'Europa e pertanto anche con l'Italia.
Anche la Repubblica di San Marino sta partendo con una campagna di vaccinazioni con lo Sputnik V.

Tutto ciò premesso interrogo il Presidente della Provincia di Trento per sapere:

se intenda sollecitare il Ministero della Salute ad accelerare le procedure di verifica e controllo del vaccino Sputnik V al fine di poterne disporre quanto prima e in sicurezza, integrando la disponibilità attuale di vaccini.

Lucia Coppola

consigliera provinciale/regionale
Gruppo Misto/Europa Verde